In questa pagina è possibile trovare un fac simile dichiarazione di estraneità al debito del precedente intestatario Word e PDF da scaricare e compilare.
Indice
Dichiarazione Di Estraneità Al Debito Del Precedente Intestatario
La dichiarazione di estraneità al debito è innanzitutto un atto sostitutivo di notorietà, cioè una dichiarazione resa sotto la propria responsabilità ai sensi dell’articolo 47 del D.P.R. 445 del 2000. Firmandola, il cliente afferma fatti che riguardano la propria posizione rispetto all’immobile e al precedente intestatario del contratto e si assume le conseguenze previste dalla legge in caso di falsità, comprese quelle penali richiamate dagli articoli 75 e 76 dello stesso testo unico. Questo inquadramento spiega perché i fornitori la considerino uno strumento essenziale nei casi in cui emergano morosità del vecchio cliente: l’autodichiarazione serve a distinguere il nuovo richiedente che subentra nella disponibilità dell’immobile e desidera intestarsi il contratto da chi, al contrario, tenti di aggirare il pagamento delle bollette arretrate intestando l’utenza a un convivente o a un congiunto pur rimanendo di fatto il reale utilizzatore del servizio.
Il momento in cui questa dichiarazione viene in rilievo coincide con la richiesta di voltura, cioè il cambio dell’intestatario con continuità della fornitura. Se in capo al precedente cliente risultano fatture insolute, il fornitore può chiedere al nuovo richiedente di attestare formalmente l’estraneità a quei debiti e, soprattutto, di chiarire che non sussistono legami personali o di convivenza tali da far presumere una continuità sostanziale del rapporto. Lo scopo è prevenire pratiche elusive in cui il debitore, senza estinguere gli arretrati, trasferisce nominalmente il contratto a soggetti della stessa famiglia o comunque collegati alla sua sfera personale.
Il contenuto della dichiarazione ruota attorno a due nuclei di fatto: la disponibilità dell’immobile e l’assenza di legami con il precedente intestatario. Nel primo caso, si chiarisce che il richiedente ha la proprietà, il possesso o la detenzione qualificata dell’unità immobiliare in cui si chiede l’intestazione della fornitura, indicando i riferimenti che rendono verificabile questa circostanza. Nel secondo caso, si afferma di non avere alcun rapporto personale o familiare con chi ha lasciato morosità, precisando che non vi è convivenza e comunanza di interessi tale da far pensare a un mero travaso formale del contratto. Queste affermazioni sono decisive perché sorreggono l’interesse legittimo del nuovo cliente a ottenere l’utenza senza farsi carico di debiti altrui e, allo stesso tempo, consentono al fornitore di esercitare i controlli minimi di coerenza prevenendo abusi. In questo quadro, non basta un generico “non c’entro”: è opportuno descrivere con chiarezza da quando e a che titolo si dispone dell’immobile e perché non esiste continuità soggettiva con il debitore precedente.
Perché la dichiarazione sia utile anche sul piano operativo conviene inserirvi le informazioni tecniche e identificative che il fornitore utilizza per istruire la pratica. Nel corpo del testo devono comparire i dati anagrafici e di contatto del richiedente, l’indicazione puntuale dell’indirizzo dell’immobile, i riferimenti catastali quando sono richiesti per allineare le banche dati, e soprattutto i codici che identificano i punti di prelievo delle forniture. Per l’energia elettrica il riferimento è il codice POD, per il gas naturale è il codice PDR; questi codici sono riportati sulle bollette e sul display del contatore e permettono di evitare errori di abbinamento tra immobile e contratto. È utile annotare nel testo anche la lettura del contatore rilevata al momento della richiesta, poiché la voltura con continuità prevede la distinzione dei consumi tra il precedente e il nuovo intestatario e il dato di lettura iniziale agevola la corretta fatturazione, riducendo contestazioni future.
Il dialogo con il fornitore, a partire dalla presentazione della dichiarazione, segue la logica della buona fede e della collaborazione: l’azienda ha interesse a ripristinare in tempi brevi un rapporto regolare con un soggetto solvibile e il cliente ha interesse a ottenere l’attivazione senza vedersi addebitare morosità che non gli appartengono. Proprio per questo le strutture commerciali e di gestione del credito chiedono quasi sempre di allegare alla dichiarazione i documenti che corroborano quanto affermato, come il titolo che giustifica la disponibilità dell’immobile e un documento di identità, oltre agli estremi tecnici della fornitura. Sebbene la forma sia quella dell’autodichiarazione, l’istruttoria del fornitore può includere verifiche a campione e richieste di integrazione: è utile rispondere con puntualità e coerenza, perché ogni incongruenza rispetto ai dati dichiarati può tradursi in un rigetto della voltura o nella richiesta di ulteriori garanzie.
Accade spesso che il cliente si domandi se questa dichiarazione “elimini” il problema delle morosità pregresse e consenta di ottenere la fornitura senza ulteriori passaggi. La risposta, in termini giuridici, è che la dichiarazione serve a tracciare confini di responsabilità, ma non cancella né ridetermina i rapporti di credito tra fornitore e precedente intestatario. Se chi chiede la voltura è davvero un soggetto nuovo e indipendente, l’azienda non può pretendere da lui il pagamento di periodi di consumo anteriori alla sua intestazione; allo stesso tempo, se emergessero elementi che denotano una mera continuità soggettiva mascherata, la dichiarazione potrebbe non bastare e il fornitore potrebbe legittimamente subordinare l’intestazione alla definizione delle pendenze o alla prestazione di garanzie, oltre a valutare le responsabilità per dichiarazioni infedeli. Proprio per questo, nelle situazioni di confine come le convivenze pregresse, è importante essere trasparenti sin dall’inizio e, se necessario, fornire elementi che dimostrino la reale discontinuità, ad esempio il diverso titolo di occupazione dell’immobile e la diversa composizione del nucleo familiare.
Una menzione a parte merita il rapporto tra voltura e subentro, concetti spesso confusi ma non sovrapponibili. La voltura mantiene la continuità della fornitura e cambia solo l’intestatario; il subentro presuppone un contratto cessato e comporta un nuovo avvio dell’erogazione. Nella pratica, la dichiarazione di estraneità al debito è tipica delle volture perché la continuità impone di distinguere consumi e responsabilità tra due soggetti che si succedono senza soluzione di continuità. Quando invece il contatore è stato disattivato e si procede a un subentro, la verifica sulle morosità del passato assume un peso diverso, anche se il fornitore può comunque richiedere garanzie o acconti secondo le condizioni generali applicate e la storia creditizia associata al punto di fornitura.
Sul piano redazionale, è consigliabile che la dichiarazione sia chiara, contestualizzata e completa. Il testo dovrebbe indicare con precisione l’immobile interessato, riportare i codici tecnici della fornitura, specificare i dati del precedente intestatario nella misura in cui sono noti e contenere un’affermazione espressa di estraneità alle morosità maturate prima della data di subentro anagrafico. Andrebbe poi precisato che non sussistono rapporti di parentela, convivenza o altri legami con il debitore, quando questa è la situazione; qualora vi siano stati legami in passato, è opportuno spiegare perché non vi è continuità attuale nell’uso dell’utenza. La sottoscrizione deve essere apposta dal dichiarante con allegazione del documento di identità in corso di validità; in caso di persona giuridica firma il legale rappresentante, specificando la qualifica. Trattandosi di una dichiarazione resa ai sensi del D.P.R. 445 del 2000, il tono non deve essere formulaico ma preciso e veritiero, perché le sanzioni per false attestazioni non si limitano alla sfera amministrativa ma possono coinvolgere quella penale.
Può capitare che il cliente desideri una traccia o un fac simile da cui partire. I modelli più efficaci sono quelli che, oltre alla formula di legge e ai dati personali, incorporano in modo narrativo le informazioni essenziali: la qualità di proprietario, conduttore o detentore qualificato dell’immobile, la data a partire dalla quale si è in possesso dell’unità, l’indicazione del codice POD per l’elettrico o del codice PDR per il gas, la lettura di contatore rilevata alla data della richiesta e l’esplicita dichiarazione di estraneità alle morosità pregresse con l’assenza di legami con il precedente intestatario. Una chiusura che contenga la formula di responsabilità ex articolo 47 del D.P.R. 445 del 2000 e l’autorizzazione al trattamento dei dati per le finalità di gestione della pratica completa il quadro e facilita il lavoro dell’ufficio competente.
Esempio di Dichiarazione Di Estraneità Al Debito Del Precedente Intestatario
Di seguito è possibile trovare un esempio di dichiarazione di estraneità al debito del precedente intestatario.
DICHIARAZIONE DI ESTRANEITÀ AL DEBITO DEL PRECEDENTE INTESTATARIO
Io sottoscritto/a ____________________________________ C.F. ________________________, nato/a a _________________________ il __________ e residente in ____________________________________________, Comune _________________________________ CAP ________, recapito telefonico _________________________, e-mail ______________________________, documento di identità (tipo/numero/autorità e data rilascio): _____________________________________________.
In qualità di
O titolare del nuovo contratto di fornitura
O legale rappresentante della Società/Ente ______________________________, C.F. ____________________, P. IVA ____________________, con sede legale in _____________________________
espongo quanto segue.
Ai fini della voltura del contratto di fornitura di _________________________ con riferimento a
O POD (energia elettrica) _________________________________
O PDR (gas naturale) _________________________________
lettura del/dei contatore/i alla data della richiesta __________________, immobile sito in via/piazza ____________________________________ n. _____, Comune _______________________, Prov. ____, dati catastali: Foglio ______, Mappale ______, Sub ______ (ove disponibili).
Precedente intestatario se noto: Cognome/Nome o Denominazione ____________________________, C.F. ____________________________, periodo di intestazione ____________.
Ai sensi degli artt. 46, 47, 75 e 76 del D.P.R. 445/2000, consapevole delle responsabilità e delle sanzioni penali previste in caso di dichiarazioni mendaci, dichiaro sotto la mia responsabilità di avere la disponibilità dell’immobile sopra indicato a far data dal _________ a titolo di __________________________________; di essere estraneo/a a tutte le morosità pregresse riferite al precedente intestatario della fornitura sopra identificata; di non convivere con il precedente intestatario, di non far parte del suo nucleo familiare e di non essere legato/a allo stesso da rapporti personali o economici idonei a configurare una continuità soggettiva nella fruizione della medesima utenza; di non essere stato/a in precedenza intestatario/a o cointestatario/a della medesima fornitura e di non avere beneficiato dei relativi consumi nel periodo oggetto di morosità; di impegnarmi a consentire eventuali verifiche e a fornire, su richiesta, la documentazione utile a comprovare quanto sopra.
Si chiede la voltura dei punti di fornitura sopra indicati con decorrenza dalla data di richiesta, ferma la distinta imputazione dei consumi sulla base della lettura iniziale indicata.
Allegati: documento di identità in corso di validità del dichiarante; eventuale titolo che giustifica la disponibilità dell’immobile (rogito/contratto di locazione/comodato o altro); ogni ulteriore documento utile.
Informativa privacy (art. 13 Reg. UE 2016/679): dichiaro di aver ricevuto l’informativa sul trattamento dei dati personali e di essere consapevole che i dati saranno trattati ai fini della gestione della presente pratica, su basi giuridiche di adempimento contrattuale e obbligo di legge; ove richiesto per finalità ulteriori, presto il consenso nei limiti indicati nell’informativa.
Luogo ______________________ Data ___________
Firma del dichiarante _____________________________________________.
Fac Simile Dichiarazione Di Estraneità Al Debito Del Precedente Intestatario Word da Scaricare
In questa sezione è presente un modello dichiarazione di estraneità al debito del precedente intestatario da scaricare. Il modulo dichiarazione di estraneità al debito del precedente intestatario compilabile messo a disposizione è in formato DOC, può quindi essere aperto e compilato utilizzando Word o un altro programma che supporta questo formato.
La compilazione è molto semplice, basta infatti inserire i dati mancanti negli spazi presenti nel documento.
Una volta compilato, il fac simile dichiarazione di estraneità al debito del precedente intestatario può essere convertito in PDF o stampato.
Modello Dichiarazione Di Estraneità Al Debito Del Precedente Intestatario PDF Editabile
Di seguito viene messo a disposizione un fac simile dichiarazione di estraneità al debito del precedente intestatario PDF editabile.