In questa pagina è possibile trovare un fac simile intervento del terzo nella mediazione da scaricare e compilare.
Intervento del Terzo nella Mediazione
Nel caso di litisconsorzio necessario, disciplinato dall’articolo 102 del Codice di Procedura Civile (CPC), se il procedimento di mediazione è stato avviato solo nei confronti di alcuni dei litisconsorti, la tesi prevalente suggerisce che non sia necessario un nuovo tentativo di conciliazione. Questo perché la possibilità di un esito positivo della mediazione viene meno quando una parte della controversia, inscindibile dal punto di vista soggettivo, è già stata sottoposta alla decisione di un giudice.
Diversamente, nel caso di litisconsorzio facoltativo, regolato dall’articolo 103 CPC, si ritiene che, qualora tutti i rapporti giuridici coinvolti siano soggetti a mediazione obbligatoria, ciascun rapporto debba soddisfare la condizione prevista dall’articolo 5 del Decreto Legislativo n. 28/2010 nei confronti di tutti i potenziali convenuti
Per quanto riguarda l’intervento di un terzo, alcuni sostengono che, nel caso di un intervento adesivo autonomo, in cui il terzo interviene per sostenere le ragioni di una delle parti, non sia necessario ripetere il tentativo di conciliazione già esperito dalle parti, soprattutto se il titolo dell’interveniente è collegato al titolo dedotto in giudizio. Diversamente, nell’ipotesi di intervento principale (articolo 105, primo comma, CPC), dove il terzo fa valere un diritto incompatibile con quelli già oggetto della controversia, è necessario ripetere il tentativo di mediazione.
Un’altra teoria distingue tra domande tra loro connesse propriamente o impropriamente, sostenendo che solo nel secondo caso è possibile escludere che la mediazione svolta per una delle cause connesse soddisfi la condizione di procedibilità anche per le altre.
Per quanto concerne l’intervento di terzo su istanza di parte, la dottrina distingue tra le due ipotesi previste dall’articolo 106 CPC: la chiamata del terzo per comunanza di causa e la chiamata in garanzia. Nel primo caso, similmente ad altre situazioni precedentemente esaminate, il tentativo di conciliazione è richiesto solo se la questione riguarda uno dei rapporti disciplinati dall’articolo 5, comma 1-bis del Dlgs 28/2010, e solo qualora il terzo rivendichi un diritto incompatibile con quello già oggetto della causa.
Nel caso della chiamata in garanzia del terzo che coinvolge un rapporto soggetto a mediazione obbligatoria, la dottrina sopra citata distingue tra garanzia propria e garanzia impropria. La garanzia impropria non si basa sullo stesso rapporto giuridico sostanziale dedotto in giudizio, ma deriva da una connessione di mero fatto senza una connessione sostanziale tra le domande. Soltanto nel caso di garanzia propria si può escludere la necessità di un nuovo tentativo di mediazione, qualora questo sia già stato svolto rispetto alla domanda principale.
In tutti i casi in cui si rende necessario un nuovo tentativo di mediazione per una delle domande o dei rapporti processuali cumulati, è consigliabile che l’intera controversia sia sottoposta a mediazione. Solo in questo modo si può sperare di risolvere la questione in via conciliativa.
La giurisprudenza ha adottato un approccio pragmatico a questo problema, disponendo la mediazione per tutte le controversie coinvolte, in applicazione del comma 2 dell’articolo 5 del Dlgs 28/2010, al fine di promuovere la conciliazione.
Esempio Intervento del Terzo nella Mediazione
Di seguito è possibile trovare un esempio di intervento del terzo nella mediazione .
INTERVENTO DEL TERZO NELLA MEDIAZIONE
Nel procedimento iscritto al n. …/… pendente tra … e …
Il Sig. ……, nato a …… il ……, Codice Fiscale ……, residente in …… via ……, n. ……, rappresentato, giusta procura speciale in calce, dall’avv. …, del Foro di …, P.E.C.
…, FAX n. …, con studio in … via ……, n. ……, presso il quale elegge domicilio ai fini delle comunicazioni inerenti al procedimento in epigrafe;
PREMESSO CHE
– con atto di chiamata ricevuto in data …, il sig. …, nato a …… il …, residente in …, via …, n. …, difeso dall’avv. …, nella sua qualità di parte di nel procedimento di
mediazione iscritto al n. …/… del Registro degli affari di mediazione istituito e tenuto dall’Organismo di mediazione …, con sede in … via … n. …, pendente con il
sig. …, nato a …… il …, residente in …, via …, n. …, per la risoluzione della controversia avente ad oggetto …, fermo l’accordo tra le parti ed il consenso
dell’organismo di mediazione, chiedeva all’istante di intervenire nel suddetto procedimento per i seguenti motivi: …;
– la data dell’incontro tra le parti e il terzo veniva fissata per il giorno … alle ore …… presso la sede dell’organismo … in … via … n. …, alla presenza del mediatore
designato …;
Ciò premesso, l’istante, come sopra rappresentato,
DICHIARA
di aderire al procedimento di mediazione in epigrafe indicato per i seguenti motivi …
(descrizione delle ragioni e delle finalità dell’adesione).
Ai sensi e per gli effetti del D. Lgs. 30 giugno 2003, n. 196, dichiara di conoscere l’informativa resa dall’intestato organismo di mediazione e di accettarne il
contenuto e, in particolare, ai sensi e per gli effetti del D. Lgs. 30 giugno 2003, n. 196 art. 7 e 13, autorizza il trattamento dei dati per le finalità di cui alla presente
procedura e alle finalità ad essa connesse.
Luogo … data …
Firma
….
Modello Intervento del Terzo nella Mediazione Editabile da Scaricare
In questa sezione è presente un modello di intervento del terzo nella mediazione da scaricare. Il modulo intervento del terzo nella mediazione compilabile messo a disposizione è in formato DOC, può quindi essere aperto e compilato utilizzando Word o un altro programma che supporta questo formato.
La compilazione è molto semplice, basta infatti inserire i dati mancanti negli spazi presenti nel documento.
Una volta compilato, il fac simile intervento del terzo nella mediazione può essere convertito in PDF o stampato.