In questa pagina è possibile trovare un fac simile lettera di diffida per aggressione verbale da scaricare e compilare.
Indice
Lettera Di Diffida Per Aggressione Verbale
Redigere una diffida per aggressione verbale significa mettere per scritto, con valore giuridico, la propria reazione alle offese o alle minacce ricevute. L’atto serve a intimare all’autore la cessazione immediata di ogni comportamento denigratorio, a chiedere un rimedio concreto (ad esempio pubbliche scuse o un risarcimento) e ad avvertire che, in caso di mancato adempimento, si aprirà un percorso civile e penale. La diffida non ha natura punitiva ma preventiva: punta a ripristinare un clima di rispetto prima che la controversia degeneri in un procedimento giudiziario.
Il punto di partenza è la ricostruzione dettagliata dell’episodio incriminato. Occorre annotare la data, l’ora, il luogo e riprodurre, per quanto possibile, le parole pronunciate o scritte. Se l’aggressione è avvenuta in presenza di altre persone è utile registrare i loro dati perché potranno testimoniare; se si è verificata su un social network, conviene salvare lo screenshot completo di url e data di acquisizione. Questa fase documentale non va sottovalutata: nell’eventuale causa, il danneggiato dovrà dimostrare la lesione subita, e pochi elementi certi raccolti fin dall’inizio fanno spesso la differenza. Una volta fissati i fatti, si individuano le norme violate. Nel nostro ordinamento l’insulto rivolto a tu per tu non è più un reato, perché l’antico delitto di ingiuria è stato depenalizzato dal Decreto Legislativo 7/2016, ma resta un illecito civile risarcibile in base all’articolo 2043 del codice. Se l’offesa è proferita davanti a terzi o diffusa sul web assume invece i connotati della diffamazione, sanzionata penalmente dall’articolo 595. Quando al disprezzo si aggiunge la prospettazione di un male ingiusto subentra l’articolo 612 sul reato di minaccia. In ambito lavorativo interviene inoltre l’articolo 2087, che obbliga il datore a garantire l’integrità fisica e psichica dei dipendenti e lo espone a responsabilità se tollera l’aggressione. Nel testo della diffida queste norme vanno citate in modo puntuale: non si tratta di sfoggiare erudizione, ma di far capire al destinatario che la controparte conosce i propri diritti e li eserciterà.
La parte centrale della lettera deve contenere l’intimazione a cessare qualunque condotta verbale offensiva e a porre rimedio. Normalmente si chiede di astenersi da ulteriori insulti, di presentare scuse formali e, se il danno è già evidente, di risarcire. Il termine di adempimento dev’essere ragionevole: una prassi consolidata indica sette giorni lavorativi quando si chiedono scuse o la rimozione di un post, dieci o quindici giorni se si intende risarcire. Un termine eccessivamente breve può essere considerato pretestuoso, uno troppo lungo vanifica la funzione deterrente della diffida. Nel fissare la scadenza è bene ricordare che, per la querela relativa a diffamazione o minaccia, il limite è di tre mesi dal fatto: un preavviso prolungato potrebbe erodere il tempo utile per l’azione penale. Il passaggio successivo mette in mora l’autore, avvertendolo che, se non risponderà nei termini, l’interessato presenterà querela alla Procura della Repubblica e agirà in sede civile per il ristoro del danno morale. L’articolo 82 del regolamento europeo 679/2016 non si applica, perché il danno da aggressione verbale non attiene al trattamento dei dati personali; il riferimento corretto rimane l’articolo 2059 del codice civile, che riconosce il danno non patrimoniale nei casi previsti dalla legge, tra cui i reati. Questo avvertimento non rappresenta una minaccia illegittima ma un atto di leale informazione: lo scopo è sollecitare l’autore ad attivarsi spontaneamente.
La forma è decisiva. La diffida deve essere datata e firmata in modo autografo o digitale, poi inviata con PEC, se il destinatario dispone di casella certificata, oppure con raccomandata con ricevuta di ritorno. Entrambi i mezzi rilasciano una prova certa di spedizione e di consegna; ls mail ordinaria o i messaggi social non offrono lo stesso livello di opponibilità in giudizio. Quando si sceglie la raccomandata è buona prassi firmare ogni pagina che contenga correzioni, allegare copia del documento di identità e, se l’offesa è stata resa pubblicamente, stampare il materiale diffamatorio. Se si desidera data certa anche sulla copia trattenuta, basta inviarsela via PEC.
Il tono deve essere fermo ma non intimidatorio. Espressioni ingiuriose potrebbero ritorcersi contro il mittente; d’altro canto un linguaggio incerto svuota la diffida di efficacia. L’equilibrio consiste nel descrivere il fatto, indicare la norma violata, chiedere una condotta precisa e prefigurare le conseguenze secondo legge. Così strutturata, la lettera diventa un atto giuridico compiuto, capace di produrre effetti anche se il destinatario la ignora: in sede giudiziaria dimostrerà che il danneggiato ha tentato una composizione bonaria e che l’autore ha colpevolmente perseverato.
Quando l’aggressione si colloca in luoghi di relazione continuativa, come l’ufficio o il condominio, la diffida può essere indirizzata, in copia, a chi ha poteri di intervento: il responsabile delle risorse umane, l’amministratore condominiale, il dirigente scolastico. Questa strategia serve a informare l’ente della tensione in atto e a sollecitare misure disciplinari o preventive. Se l’offesa è on-line, la diffida andrà anche alla piattaforma, richiamando le sue condizioni d’uso e il Digital Services Act: la rimozione dei contenuti denigratori è spesso l’unica tutela rapida per limitare il danno reputazionale.
Se il termine scade senza risposta, la parte lesa deposita la querela in Procura o presso un ufficio di polizia giudiziaria e può contestualmente citare in giudizio l’autore per ottenere il risarcimento dei danni non patrimoniali che il giudice liquiderà in via equitativa. In entrambi i procedimenti la diffida svolgerà un ruolo probatorio cruciale: testimonia che l’autore conosceva il disvalore delle proprie parole e ha scelto di perseverare.
Esempio di Lettera Di Diffida Per Aggressione Verbale
Di seguito è possibile trovare un esempio di lettera di diffida per aggressione verbale.
MODELLO 1 – GENERICO
Oggetto: diffida a cessare condotte di aggressione verbale ai sensi degli artt. 2, 2043 e 2059 c.c.
Con la presente contesto quanto avvenuto in data ___/___/_____ presso ____________________, allorché Lei mi ha rivolto
espressioni ingiuriose e minacciose del tenore «___________________________________________», lesive della mia dignità
e integrità psichica. Tali condotte integrano un illecito civile e, per i contenuti di minaccia, profilano gli estremi
dell’art. 612 c.p.
La diffido pertanto:
– a cessare immediatamente ogni comportamento offensivo o intimidatorio nei miei confronti;
– a formulare per iscritto le dovute scuse entro 7 (sette) giorni dal ricevimento della presente.
In difetto mi vedrò costretto a tutelare i miei diritti nelle sedi civili e penali, chiedendo altresì il risarcimento di tutti i
danni subiti e subendi.
Distinti saluti.
Luogo __________, data ___/___/___ Firma _______________________
MODELLO 2 – AMBIENTE DI LAVORO (diffida al collega / superiore)
Oggetto: formale diffida per reiterate offese verbali sul luogo di lavoro ex art. 2087 c.c.
Nel corso del rapporto di lavoro, in particolare nelle giornate del ___/___/____ e del ___/___/____, Lei mi ha
indirizzato le seguenti frasi offensive «________________________________», pronunciate in presenza di altri
colleghi, con evidente intento denigratorio.
Tali condotte integrano violazione degli obblighi di correttezza di cui all’art. 2104 c.c. e dell’art. 2087 c.c., oltre a
configurare fattispecie di mobbing. La invito pertanto a:
1. cessare immediatamente ogni forma di aggressione verbale;
2. evitare qualunque riferimento denigratorio alla mia persona;
3. comunicare per iscritto, entro 5 giorni, le misure che intende adottare per prevenire ulteriori episodi.
Comunico fin d’ora che, in mancanza di riscontro, inoltrerò segnalazione formale alla Direzione Risorse Umane, al
Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza e, se del caso, alla competente ITL, riservandomi azione risarcitoria.
Luogo __________, data ___/___/___ Firma _______________________
MODELLO 3 – CONDOMINIO / VICINATO
Oggetto: diffida a cessare ingiurie e minacce ex art. 612 c.p. – richiesta convocazione assemblea
Il giorno ___/___/____, sul pianerottolo del __________ piano, Lei mi ha rivolto frasi gravemente offensive e
minacciose («_____________________________________»), provocando turbamento a me e a miei familiari.
Analogo episodio si è verificato il ___/___/____ nel cortile condominiale.
La invito ad astenersi da qualunque ulteriore aggressione verbale. Qualora tali comportamenti si ripetano sarò
costretto a sporgere querela e a chiedere al Giudice la tutela inibitoria ex art. 700 c.p.c.
Contestualmente chiedo all’amministratore di iscrivere all’ordine del giorno della prossima assemblea la questione
relativa alle liti condominiali, affinché siano adottate le misure opportune.
Luogo __________, data ___/___/20___ Firma _______________________
MODELLO 4 – ISTITUTO SCOLASTICO
Oggetto: diffida per aggressione verbale avvenuta presso l’Istituto ____________ in data ___/___/____
In occasione dell’uscita degli studenti, Lei mi ha rivolto insulti («____________________________») e
minacce di percosse davanti a minori, compreso mio/a figlio/a. Il comportamento lede il decoro e la serenità
dell’ambiente scolastico.
Diffido pertanto a cessare immediatamente simili atteggiamenti e La invito a presentare scuse scritte entro 7 giorni.
Diversamente segnalerò l’episodio alla Dirigenza scolastica e alle autorità competenti, riservandomi azione per i
danni psicologici arrecati a mio/a figlio/a.
Luogo __________, data ___/___/___ Firma _______________________
MODELLO 5 – DIFFIDA PER AGGRESSIONE VERBALE ONLINE
Oggetto: diffida e richiesta rimozione insulti pubblicati su __________ (piattaforma) il ___/___/____
Sul profilo/pagina __________________________ ha pubblicato post/commenti contenenti espressioni diffamatorie
nei miei confronti («____________________________________________»). Tali affermazioni, rese visibili a un numero
indeterminato di utenti, integrano diffamazione aggravata ai sensi dell’art. 595 c.p.
La diffido a cancellare immediatamente i contenuti in questione, a cessare ogni ulteriore pubblicazione denigratoria
e a pubblicare, entro tre giorni, un messaggio di scuse avente analoga evidenza.
In difetto, mi riservo di inoltrare tempestiva querela all’Autorità giudiziaria, di segnalare l’abuso alla piattaforma e di
richiedere il risarcimento di tutti i danni subiti.
Luogo __________, data ___/___/___ Firma _______________________
testo
Fac Simile Lettera di Diffida per Aggressione Verbale Word da Scaricare
In questa sezione è presente un modello lettera di diffida per aggressione verbale da scaricare. Il modulo lettera di diffida per aggressione verbale compilabile messo a disposizione è in formato DOC, può quindi essere aperto e compilato utilizzando Word o un altro programma che supporta questo formato.
La compilazione è molto semplice, basta infatti inserire i dati mancanti negli spazi presenti nel documento.
Una volta compilato, il fac simile lettera di diffida per aggressione verbale può essere convertito in PDF o stampato.