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Indice
Lettera di Richiesta Chiarimenti
Scrivere una lettera di richiesta chiarimenti significa costruire un documento che, oltre a soddisfare un’esigenza informativa, assume valore probatorio nell’eventuale sviluppo di un contenzioso. Per questo motivo ogni fase del testo, dall’intestazione alla chiusura, deve essere calibrata sul duplice obiettivo di rendere immediatamente comprensibile la domanda e di collocarla in un quadro normativo riconoscibile. La lettera inizia con l’indicazione puntuale di mittente e destinatario: ragione sociale, indirizzo completo, codice fiscale o partita IVA, recapiti telematici. Questa scelta, invariata anche quando la comunicazione viaggia via posta elettronica certificata, consente di associare senza incertezze la missiva al fascicolo giusto e, al tempo stesso, di agevolare chi dovrà replicare. Il formato rimane degno di nota perché la traccia documentale è ciò che trasforma la richiesta in elemento spendibile avanti a un’autorità, pubblica o privata.
L’oggetto viene spesso liquidato in poche parole, ma in realtà incide sulla rapidità con cui la controparte individuerà gli atti da esaminare. Una stringa come «Richiesta chiarimenti su fattura n. 215/2025 del 7 maggio 2025» o «Richiesta spiegazioni in merito a procedura disciplinare prot. 34/24» circoscrive l’area tematica e impedisce equivoci derivanti da numerazioni simili o da questioni pendenti su più fronti. Oggetto conciso non significa criptico: l’inserimento di data e numerazione ufficiale è la bussola che orienta immediatamente il lettore.
Il corpo della lettera rappresenta la sezione decisiva. È consigliabile iniziare con un inquadramento cronologico degli eventi che hanno originato il dubbio, alternando periodi brevi a costrutti più densi quando occorre spiegare norme o clausole contrattuali. La ricostruzione sequenziale riduce il rischio di salti logici; soprattutto, evita che il destinatario, nel fornire risposta, aggiri i punti chiave. Nel descrivere i fatti occorre mantenere un registro neutro, privo di valutazioni soggettive. Si citano date di ricezione documenti, riferimenti di protocollo e passaggi essenziali, ma si tralasciano opinioni e formulazioni assertive: lo scopo è esporre circostanze verificabili, non convincere sul piano emotivo. Giunti alla formulazione della richiesta, la precisione diventa imperativa. È opportuno chiedere chiarimenti su aspetti specifici, indicando i punti che appaiono discordanti: l’applicazione di una voce di spesa non prevista, la base giuridica di una sanzione, la ragione di un ritardo rispetto a un termine contrattuale. La domanda circoscritta produce due effetti benefici: obbliga l’interlocutore a una risposta circostanziata e riduce lo spazio per repliche generiche. Se da quella risposta dipende un termine amministrativo o di prescrizione, conviene richiamare la norma che impone alla pubblica amministrazione di concludere i procedimenti entro tempi certi, come l’articolo 2 della legge 241/1990, che impone l’obbligo di fissare e rispettare la durata massima dei procedimenti e rende illegittimo l’aggravamento ingiustificato delle fasi istruttorie. Accanto ai riferimenti di legge, vale la pena menzionare gli strumenti tecnologici che conferiscono data certa. La posta elettronica certificata, disciplinata dal D.P.R. 68/2005, garantisce tracciabilità perché le ricevute di accettazione e di avvenuta consegna attestano rispettivamente l’invio e l’arrivo del messaggio, come sancito dall’articolo 6 dello stesso decreto. Chi sceglie invece la raccomandata si avvale della presunzione di conoscenza stabilita dall’articolo 1335 del codice civile, purché conservi la cartolina o le evidenze di tracciamento. In entrambi i casi la forma rafforza la sostanza: dimostra che il mittente ha adempiuto correttamente al dovere di comunicare.
Gli allegati giocano d’anticipo sulle eventuali obiezioni. Una copia della fattura contestata, del verbale disciplinare o della comunicazione precedente evita che la controparte invochi la mancanza di elementi. È buona prassi citare gli allegati nel testo, per esempio «Allego copia del contratto quadro del 10 gennaio 2024, art. 12», affinché l’interlocutore sappia quale documento consultare. Sul piano probatorio, l’allegato “ancorato” alla lettera impedisce manipolazioni: le due parti di un unico corpus si rafforzano a vicenda.
La chiusura della lettera, lungi dall’essere un dettaglio, completa l’architettura argomentativa. Dopo una sintesi che ribadisce l’oggetto e la richiesta di un riscontro tempestivo, conviene specificare i recapiti a cui indirizzare la risposta e il mezzo preferito. Quando non esistono termini di legge analitici, si può indicare un orizzonte temporale ragionevole: trenta giorni sono la soglia adottata dall’Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente (ARERA) per i reclami dei clienti, che impone agli operatori di rispondere entro un mese. Se il destinatario non rientra in un settore regolato, basta ricordare che il silenzio protratto oltre un termine congruo potrà indurre il mittente a percorrere le vie stragiudiziali o giudiziarie.
Sul fronte alternativo al contenzioso, il decreto legislativo 28/2010 disciplina la mediazione civile e commerciale, prevedendo all’articolo 5 l’obbligo di esperire un tentativo di conciliazione, o la facoltà del giudice di ordinarlo, per numerose materie. Rammentare in chiusura che si resterà disponibili ad attivare la procedura di mediazione dimostra buona fede e, ove la materia lo richieda, costituisce condizione di procedibilità dell’azione in tribunale. Il Codice del consumo, pur non fissando un termine unico per la risposta ai reclami, prevede che le procedure di risoluzione alternativa delle controversie (ADR) si concludano entro novanta giorni dal ricevimento del fascicolo completo, come stabilito dall’articolo 141-quater. Fare riferimento a tale arco temporale rafforza la legittimità della pretesa di un feedback in tempi certi.
Dopo avere ringraziato per l’attenzione, la lettera si chiude con la firma autografa, se spedita su carta, oppure con la firma digitale qualificata, se trasmessa via PEC. La firma non è un ornamento, bensì l’elemento che conferisce al documento paternità e opponibilità. Conservare copia della missiva e della prova di invio permette, in caso di inerzia del destinatario, di inoltrare un sollecito che richiami gli estremi della precedente comunicazione. Qualora il silenzio persista, la documentazione prodotta costituirà prova di un comportamento omissivo utile sia in fase di mediazione sia davanti al giudice.
Esempio di Lettera Richiesta Chiarimenti
MODELLO 1 – LETTERA GENERICA DI RICHIESTA CHIARIMENTI
Oggetto: Richiesta chiarimenti in merito a ___________________________________________
Spett.le _______________________________,
con riferimento a ______________________________________________ (indicare atto, documento o circostanza),
Vi/Le chiedo cortesemente di fornire i chiarimenti necessari relativamente a ____________________________________________
(specificare con precisione il punto o i punti che risultano poco chiari).
Ai sensi dell’art. 2 L. 241/1990 chiedo che il riscontro pervenga entro ________ giorni dal ricevimento della presente; resto comunque disponibile a
qualsiasi ulteriore confronto o invio di documentazione utile.
In attesa di un Vostro/di un Suo cortese riscontro, porgo cordiali saluti.
Firma ______________________________________
Allegati (eventuali): _________________________________________________
MODELLO 2 – CHIARIMENTI SU FATTURA / DOCUMENTO COMMERCIALE
Oggetto: Richiesta chiarimenti su fattura n. ______ del ____
Spett.le _______________________________,
abbiamo esaminato la fattura in oggetto, relativa a __________________________________ (descrizione fornitura / servizio) e,
al fine di procedere al regolare pagamento entro le scadenze pattuite, Vi chiediamo di precisare quanto segue:
– Voce di spesa «___________________» di € __________ non presente nel preventivo n. ______ del __;
– Indicazione dell’aliquota IVA pari al ____% anziché % prevista dal contratto sottoscritto il ______ ;
– Eventuale nota di credito da emettere in caso di correzione.
Gradiremmo ricevere riscontro entro ___ giorni dal ricevimento della presente; trascorso tale termine, sospenderemo il pagamento fino alla completa
ricezione dei chiarimenti.
Ringraziando per la collaborazione, porgiamo distinti saluti.
Firma (Legale Rappresentante) _______________________________
Allegati: copia fattura, copia preventivo / contratto
MODELLO 3 – CHIARIMENTI SU PROCEDIMENTO DISCIPLINARE (LAVORATORE)
Oggetto: Richiesta chiarimenti in merito alla contestazione disciplinare prot. n. _____ del ______ ____
Egregio/a _______________________________,
facendo seguito alla comunicazione indicata in oggetto con la quale mi è stata contestata la presunta infrazione di cui all’art. ___ CCNL/Regolamento
aziendale, con la presente richiedo di conoscere in dettaglio:
a) Le circostanze di tempo e luogo del fatto addebitato;
b) I nominativi dei colleghi o dei soggetti terzi che avrebbero assistito all’evento;
c) Gli eventuali documenti o rapporti ispettivi posti a fondamento della contestazione.
La presente si rende necessaria per esercitare il mio diritto di difesa ai sensi dell’art. 7 L. 300/1970. Resto quindi in attesa dei chiarimenti
richiesti, che Vi prego di inviarmi entro ___ giorni onde poter formulare le mie memorie difensive nei termini di legge.
Distinti saluti.
Firma ______________________________________
Allegati: copia contestazione disciplinare
MODELLO 4 – CHIARIMENTI SU PROVVEDIMENTO AMMINISTRATIVO
Oggetto: Richiesta di chiarimenti ai sensi dell’art. 2 L. 241/1990 – Provvedimento prot. n. _____ del __________
Alla cortese attenzione del Responsabile del Procedimento,
ho ricevuto il provvedimento indicato in oggetto, con il quale mi viene comunicato __________________________________ (breve descrizione).
Poiché dal testo non emergono i motivi puntuali che hanno determinato la decisione ex art. 3 L. 241/1990, Vi invito a fornire entro 30 giorni le
informazioni e i documenti che hanno inciso sulla valutazione istruttoria, in particolare:
– Norme o criteri applicati;
– Relazioni tecniche o pareri interni ed esterni;
– Eventuali atti richiamati ma non allegati.
Resto a disposizione per ogni ulteriore confronto e, se necessario, per accedere agli atti ai sensi degli artt. 22 ss. L. 241/1990.
In attesa di cortese riscontro, porgo distinti saluti.
Firma ______________________________________
Allegati: copia provvedimento, documento d’identità
MODELLO 5 – CHIARIMENTI SU CLAUSOLA CONTRATTUALE / PENALITÀ
Oggetto: Richiesta chiarimenti su applicazione penale ex art. ___ contratto n. ___ del _________
Spett.le ___________________________,
nel corso dell’esecuzione del contratto citato, con Vostra nota prot. n. _____ del ______ ci avete addebitato una penale pari a € __________
per presunto ritardo nella consegna del lotto n. ____.
Alla luce della documentazione che Vi abbiamo trasmesso (si veda DDT n. ___ del ______ ), riteniamo che il ritardo sia imputabile a cause di forza
maggiore ex art. ___ del contratto. Chiediamo quindi di conoscere:
i criteri con cui avete quantificato la penale;
le ragioni per cui non sono state considerate le circostanze esimenti comunicate il ________;
l’eventuale disponibilità a rivedere l’importo o sospenderne l’applicazione in attesa di confronto.
Gradiremmo un Vostro riscontro entro ___ giorni, trascorsi i quali valuteremo il ricorso agli strumenti di mediazione previsti dal D.Lgs 28/2010.
Restiamo fiduciosi nella Vostra collaborazione e porgiamo cordiali saluti.
Firma (Legale Rappresentante) _______________________________
Allegati: DDT, corrispondenza precedente, documentazione giustificativa
Fac Simile Lettera di Richiesta Chiarimenti Word da Scaricare
In questa sezione è presente un modello lettera richiesta chiarimenti da scaricare. Il modulo lettera richiesta chiarimenti compilabile messo a disposizione è in formato DOC, può quindi essere aperto e compilato utilizzando Word o un altro programma che supporta questo formato.
La compilazione è molto semplice, basta infatti inserire i dati mancanti negli spazi presenti nel documento.
Una volta compilato, il fac simile lettera richiesta chiarimenti può essere convertito in PDF o stampato.