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Indice
Notifica di Interrogatorio Formale
Nel processo civile italiano la prova è in larga parte rimessa alla prudente valutazione del giudice, ma vi sono ipotesi in cui il legislatore predetermina il valore dimostrativo di un fatto: la confessione giudiziale è l’esempio paradigmatico. Quando una delle parti riconosce in udienza la verità di circostanze che le siano sfavorevoli e, allo stesso tempo, utili alla controparte, la dichiarazione acquista forza vincolante e diventa prova legale, a condizione che provenga da soggetto capace di disporre dei diritti sui quali verte la lite o dal relativo rappresentante entro i limiti del mandato. L’interrogatorio formale è lo strumento pensato per sollecitare proprio quella confessione che, se resa, cristallizza il fatto storico e sottrae al giudice la possibilità di apprezzarlo diversamente.
La richiesta di sottoporre la controparte a interrogatorio formale non può nascere d’ufficio: spetta esclusivamente alla parte interessata formulare capitoli articolati in proposizioni distinte e specifiche. Nel farlo l’avvocato deve già immaginare la scena processuale, perché le domande delimitano rigidamente il perimetro del contraddittorio; al giudice è infatti precluso estendere l’interrogazione a circostanze diverse da quelle capitolate, salvo che le parti concordino un ampliamento ritenuto utile dal magistrato. L’orientamento prevalente ammette che i capitoli attingano non solo a fatti di diretta percezione dell’interrogando, ma anche a eventi appresi in via mediata o conosciuti ex post per mezzo di indagini o ricerche: ciò rende l’interrogatorio un mezzo dal raggio d’azione più ampio di quanto l’etichetta “confessione” potrebbe far pensare.
La decisione sull’ammissibilità compete al giudice istruttore, il quale, con ordinanza, valuta pertinenza, rilevanza e non contrarietà a norme imperative o al buon andamento del processo. Una volta ammesso, l’interrogatorio deve essere notificato alla parte da interrogare con congruo anticipo sull’udienza fissata, indicando data, ora, luogo e testo integrale dei capitoli. La notifica segue le forme previste per gli atti processuali: consegna a mani tramite ufficiale giudiziario, invio a mezzo posta raccomandata o via PEC per i difensori costituiti, osservando gli articoli 137 e seguenti del codice di rito. La completezza dell’avviso è essenziale, perché la mancata indicazione dei capitoli o l’assegnazione di un termine incompatibile con il diritto di difesa possono determinare la nullità dell’atto, da far valere con le tempestive eccezioni in udienza.
Nel giorno stabilito la parte deve presentarsi personalmente; non può delegare a sostituti processuali né limitarsi a produrre dichiarazioni scritte. Il codice vieta l’uso di appunti preconfezionati, a meno che il giudice, per ragioni oggettive – si pensi a nomi o cifre di difficile memorizzazione – autorizzi la consultazione di note. Se l’interrogato non compare o rifiuta di rispondere senza un impedimento apprezzabile, l’articolo 232 consente al giudice di ritenere provati i fatti dedotti, sempre all’esito di una valutazione complessiva di tutte le altre risultanze istruttorie. Il silenzio, dunque, non equivale automaticamente a confessione, ma diventa indizio di significativa gravità, che, sommato agli altri elementi, può chiudere il cerchio probatorio.
Durante l’interrogatorio il magistrato assolve un ruolo di garante, legge ogni capitolo, invita la parte a rispondere con chiarezza e può formulare domande di precisazione quando le risposte appaiano ellittiche o allusive. Lo scopo non è mettere l’interrogando alle strette con trabocchetti oratori, bensì guidarlo verso un’affermazione inequivoca che, se confermativa del fatto, produrrà la confessione ex articolo 2733; se invece neghi o circoscriva le circostanze, costituirà valutazione liberamente apprezzabile dal giudice insieme agli altri elementi di prova.
La parte che ha deferito l’interrogatorio conserva la facoltà di rinunciarvi fino all’istante precedente l’escussione, senza necessità di consenso della controparte o del giudice. La giurisprudenza ravvisa in questa possibilità il riflesso speculare del divieto per ciascuno di sollecitare il proprio interrogatorio formale, in ossequio al principio nemo se detegere tenetur. Rinunciando, tuttavia, la parte perdesse l’occasione di ottenere la prova privilegiata della confessione e non potrebbe poi dolersi delle omissioni istruttorie.
Conclusa l’udienza, le risposte vengono verbalizzate integrando il fascicolo processuale. Se dai chiarimenti emerge l’ammissione di fatti sfavorevoli, il giudice li considererà acquisiti come piena prova contro la parte che ha confessato; se, al contrario, emergono elementi favorevoli alla stessa, questi resteranno comunque sottoposti al vaglio critico insieme alle altre risultanze. L’interrogatorio formale, perciò, è una lama a doppio taglio: chi lo chiede scommette sulla caduta della controparte in contraddizione e sulla conseguente confessione, ma deve fare i conti con l’imprevedibilità delle risposte e con la possibilità che, da quell’escussione, scaturiscano argomenti utili al rivale.
Alla luce di questa dinamica, la predisposizione e la notifica dell’interrogatorio formale richiedono attenzione strategica. Vanno redatti capitoli circostanziati, evitando formule meramente esplorative che il giudice potrebbe ritenere irrilevanti. Deve osservarsi il termine minimo tra notifica e udienza per consentire alla controparte di prepararsi, pena la nullità. Occorre ponderare l’opportunità di sfidare l’avversario sul terreno della verità processuale, sapendo che una sua ammissione risolverebbe definitivamente il punto controverso, ma un suo diniego potrebbe spostare l’asse istruttorio su altri mezzi di prova e dilatare i tempi del giudizio.
La prassi dimostra, infine, che l’interrogatorio formale non è un adempimento meramente ceremoniale: quando ben calibrato, soprattutto in cause in cui la controparte detenga conoscenze esclusive su fatti determinanti – si pensi, a titolo esemplificativo, alla consegna o al pagamento di una somma senza quietanza – può rivelarsi decisivo e condurre a sentenza di condanna in ragione diretta dell’avvenuta confessione. Per contro, se richiesto con leggerezza o per finalità defatigatorie, rischia di trasformarsi in un boomerang istruttorio o di subire l’estrema sanzione dell’inammissibilità per irrilevanza.
Esempio di Notifica Interrogatorio Formale
Di seguito è possibile trovare un esempio di notifica di interrogatorio formale.
OGGETTO: INVITO A PRESENTARSI AD INTERROGATORIO A PERSONA NEI CUI CONFRONTI VENGONO SVOLTE INDAGINI – (Art. 375 C.P.P.).
Il sottoscritto Ufficiale di polizia giudiziaria ___________________________________________________, appartenente all’intestato Comando, a ciò delegato in data ____________________ dal Sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di ____________________________________, nel procedimento nei confronti di ___________________________ nat___ a ________________________ il ________________, residente in _____________________________ Via _________________________________ n. ________, difensore di fiducia _______________________________________________________________________, indagato del reato di cui a____ art___ ________ del___ __________________________________________ commesso/accertato il _________________, in _________________________________________________
I N V I T A
___l___ Sig.___ ____________________________________________, sopra meglio generalizzat___, a presentarsi il giorno ___________________, alle ore ____________, presso __________________________ _______________________________________________________________________________________, per essere interrogat___, in qualità di persona sottoposta alle indagini per i___ reat___ di cui sopra.
La S.V. dovrà comparire unitamente ad un difensore di fiducia, con avviso che, in difetto, viene nominato sin d’ora difensore d’ufficio L’Avv. ________________________, del Foro di __________________________, con studio in _______________________________________, come indicato dall’apposito servizio del competente Ordine Forense. Al difensore è data comunicazione di quanto sopra mediante notifica di apposito avviso.
A V V I S A
che, in assenza di legittimo impedimento, in caso di mancata presentazione, il Pubblico Ministero potrà disporre l’accompagnamento coattivo ai sensi dell’art. 132 del Codice di Procedura Penale.
Data _______________________ ___________________________________
L’UFFICIALE DI POLIZIA GIUDIZIARIA
____________________________________________________________________
R E L A T A D I N O T I F I C A
L’anno __________, addì __________, del mese di _________________, presso ______________________ ________________________________, si procede alla notifica del presente atto mediante consegna di una copia dello stesso nelle mani di ______________________, nella sua qualità di ______________________.
LA PARTE
IL NOTIFICATORE
Modello Notifica Interrogatorio Formale Word da Scaricare
In questa sezione è presente un modello notifica interrogatorio formale da scaricare. Il modulo notifica interrogatorio formale compilabile messo a disposizione è in formato DOC, può quindi essere aperto e compilato utilizzando Word o un altro programma che supporta questo formato.
La compilazione è molto semplice, basta infatti inserire i dati mancanti negli spazi presenti nel documento.
Una volta compilato, il fac simile notifica interrogatorio formale può essere convertito in PDF o stampato.
Fac Simile Notifica Interrogatorio Formale PDF Editabile
Di seguito viene messo a disposizione un modello notifica interrogatorio formale PDF editabile.