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Quietanza Liberatoria Pagamento Assegno
La quietanza liberatoria relativa a un assegno circolare o bancario è la dichiarazione con cui il prenditore attesta di avere ricevuto integralmente la somma portata dal titolo e dichiara di non avere più nulla a pretendere nei confronti dell’emittente o dei giranti. Nel sistema italiano svolge una duplice funzione: certifica l’avvenuto pagamento ai sensi dell’articolo 1199 del codice civile, liberando il debitore dall’obbligazione cartolare, e costituisce il documento indispensabile per ottenere la cancellazione del protesto o per evitare le misure sanzionatorie previste dalla legge 386 del 1990 in caso di emissione senza provvista.
Sul piano normativo il riferimento di base è il Regio decreto 21 dicembre 1933 n. 1736 (legge assegni). Dopo che l’assegno è stato protestato o comunque dichiarato non pagato, il traente può estinguere la propria posizione pagando l’importo facciale, le spese di protesto e gli interessi di mora direttamente al beneficiario; quest’ultimo, una volta incassata la somma, rilascia la quietanza liberatoria. Il documento deve indicare in modo puntuale gli estremi del titolo (numero di assegno, data, banca trattaria, importo in cifre e in lettere) e contenere la formula con la quale il beneficiario “dichiara di aver ricevuto integralmente la somma e di nulla più pretendere a qualunque titolo”. La firma va autenticata, di regola dal notaio oppure, per prassi bancaria, dall’istituto presso cui il beneficiario detiene il conto, perché l’atto diventa opponibile a terzi.
Quando l’obiettivo è fare cancellare il protesto, la quietanza deve essere accompagnata dall’originale dell’assegno e dal certificato di protesto rilasciato dal notaio o dall’ufficiale levatore. L’interessato deposita i documenti presso l’Ufficio Protesti della Camera di commercio competente entro dodici mesi dalla levata: l’ente, verificata la completezza, dispone l’immediata cancellazione dall’elenco informatico dei protesti amministrativi. Oltre tale termine, la cancellazione resta possibile, ma il debitore deve rivolgersi al tribunale con ricorso ai sensi dell’articolo 512 del codice di procedura civile.
La quietanza liberatoria assume rilievo anche nella procedura di riabilitazione ex legge 386/90: se il traente paga entro sessanta giorni dal preavviso il valore dell’assegno, le penali e la commissione di incasso, allega la quietanza (con firma autenticata) alla domanda che presenta al Prefetto per estinguere le sanzioni amministrative accessorie e ottenere la revoca dell’iscrizione nella CAI (Centrale d’allarme interbancaria). Il certificato di avvenuta riabilitazione che il Prefetto rilascia viene poi trasmesso alla banca e alla Banca d’Italia, consentendo la restituzione dell’operatività sui libretti di assegni.
Sul piano fiscale la quietanza, in quanto ricevuta liberatoria, sconta l’imposta di bollo nella misura fissa di sedici euro se redatta su foglio separato; è esente da imposta di registro salvo che venga allegata a un atto soggetto a registrazione. Non richiede particolari formalità di deposito, ma il traente farà bene a conservarne copia e a trasmetterla alla propria banca perché aggiorni gli archivi interni ed eviti segnalazioni errate.
Dal punto di vista sostanziale la quietanza libera il debitore non soltanto dall’obbligazione cartolare ma anche dagli obblighi cambiali derivanti dal protesto: una volta pagato e quietanzato, l’assegno perde efficacia esecutiva nei confronti del traente. In caso di azione cambiaria già intrapresa, la quietanza produce effetti liberatori se notificata al portatore o depositata agli atti del giudizio; la giurisprudenza ritiene che essa valga come prova di estinzione del credito e consenta la declaratoria di cessazione della materia del contendere.
Una quietanza priva di autentica non può essere opposta alla Camera di commercio per la cancellazione del protesto, né al Prefetto per la riabilitazione: l’autenticazione è dunque il passaggio cruciale che trasforma la mera dichiarazione unilaterale in documento idoneo a estinguere gli effetti pubblicistici del protesto. Chi riceve l’assegno farebbe bene a conservare copia dell’atto, poiché la quietanza non toglie valore di titolo di credito all’assegno verso eventuali giranti: solo la restituzione dell’originale cautela il traente da possibili azioni di terzi in mala fede.
Esempio di Quietanza Liberatoria Assegno
Di seguito è possibile trovare un esempio di quietanza liberatoria assegno.
Il/La sottoscritt_ Cognome:_________________________________ Nome:____________________________ Nat_ a ____________________________________________ il_________________________________ Residente nel Comune di ________________________________, Via____________________________ N._____
nella qualità di CREDITORE,
consapevole delle sanzioni penali richiamate dall’articolo 76 del D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445, in caso di dichiarazioni mendaci e della decadenza dei benefici eventualmente conseguiti al provvedimento emanato sulla base di dichiarazioni non veritiere, di cui all’articolo 75 del D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445;
ai sensi e per gli effetti dell’articolo 47 del citato D.P.R. n. 445 del 2000;
sotto la propria responsabilità
DICHIARA
Che il/la Sig/S.ra Cognome:___________________________________ Nome:____________________________
Nat_ a _________________________________________________ il___________________________________
Codice Fiscale: ______________________________________________________________________________
Ha provveduto al pagamento dei seguenti titoli protestati:
1. assegno di euro __________________ data protesto _____________ data pagamento ___________
2. assegno di euro __________________ data protesto _____________ data pagamento ___________
3. assegno di euro __________________ data protesto _____________ data pagamento ___________
4. assegno di euro __________________ data protesto _____________ data pagamento ___________
5. assegno di euro __________________ data protesto _____________ data pagamento ___________
6. assegno di euro __________________ data protesto _____________ data pagamento ___________
7. assegno di euro __________________ data protesto _____________ data pagamento ___________
Che il debitore ha provveduto, altresì, al pagamento delle spese di protesto ed ogni altro onere connesso.
Pertanto, il debitore nulla più deve al sottoscritto.
DATA__________________
FIRMA DEL CREDITORE_________________________
Fac Simile Quietanza Liberatoria Assegno Word da Scaricare
In questa sezione è presente un modello quietanza liberatoria assegno da scaricare. Il modulo quietanza liberatoria assegno compilabile messo a disposizione è in formato DOC, può quindi essere aperto e compilato utilizzando Word o un altro programma che supporta questo formato.
La compilazione è molto semplice, basta infatti inserire i dati mancanti negli spazi presenti nel documento.
Una volta compilato, il fac simile quietanza liberatoria assegno può essere convertito in PDF o stampato.
Modulo Quietanza Liberatoria Assegno PDF
Di seguito viene messo a disposizione un modulo quietanza liberatoria assegno PDF editabile.