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Indice
Richiesta Cancellazione Ipoteca
L’articolo 792 del Codice di procedura civile rientra nella disciplina che regola il procedimento di liberazione degli immobili dalle ipoteche, tema trattato sia negli articoli 2889 e seguenti del Codice civile, sia negli articoli 792 e seguenti del Codice di procedura civile. L’istituto in questione è stato concepito per garantire a chi acquista un immobile gravato da ipoteca, avendo trascritto il proprio titolo ed essendo privo di qualunque obbligo personale verso i creditori ipotecari, la possibilità di liberare il bene offrendo il prezzo indicato nel contratto di acquisto o, in mancanza, un corrispettivo pari al valore dichiarato. Questa procedura si applica alle ipoteche iscritte prima della trascrizione del titolo di acquisto del terzo e prevede che il valore proposto non sia mai inferiore a quello che, in caso di espropriazione, verrebbe stabilito come base d’asta. In tal modo, i creditori ipotecari possono ottenere un importo certo, seppure potenzialmente inferiore al loro credito integrale, rinunciando a tempi e oneri di un’esecuzione forzata dall’esito incerto. Riguardo alla natura giuridica del procedimento, una parte della dottrina lo considera ascrivibile alla volontaria giurisdizione, visto che non vi sarebbe un vero e proprio conflitto di interessi. Altri invece lo interpretano come una forma di esecuzione volontaria, in cui, pur in assenza di una lite nel senso tradizionale, sussiste una divergenza di posizioni rispetto a un unico risultato finale, tant’è che le forme tipiche dell’esecuzione sono utilizzate per uno scopo diverso dalla classica procedura di pignoramento e vendita. Una tesi minoritaria ritiene che si tratti di un procedimento contenzioso di carattere esecutivo, seppur con peculiarità che lo distinguono dal normale giudizio esecutivo.
La legittimazione attiva appartiene soltanto a colui che ha acquistato e trascritto l’atto di acquisto, a condizione che non sia personalmente obbligato nei confronti dei creditori ipotecari. A tale proposito, il Codice civile chiarisce che il terzo datore di ipoteca e il fideiussore dell’alienante non possono avvalersi di questa procedura. Un limite temporale alla presentazione dell’istanza emerge dal secondo comma dell’articolo 2889 del Codice civile, che consente al terzo acquirente di avviare la procedura anche successivamente al pignoramento, purché entro trenta giorni da esso, termine perentorio che, se non rispettato, rende irrealizzabile la liberazione.
L’istanza di liberazione va notificata ai creditori e al precedente proprietario, ossia la persona che ha concesso l’ipoteca, e deve indicare con precisione il titolo, la data di trascrizione, la descrizione del bene con i riferimenti catastali e il prezzo pattuito o il valore stimato, secondo le prescrizioni fissate dal Codice civile. A seguito di questa notifica e della pubblicazione di un estratto dell’istanza nel giornale degli annunci giudiziari, l’acquirente deve proporre ricorso al presidente del tribunale del luogo in cui si trovano i beni, affinché vengano stabilite le modalità di deposito del prezzo offerto. Il presidente provvede con decreto senza contraddittorio, cioè inaudita altera parte, determinando come e dove l’acquirente debba depositare la somma.
La legge non fissa un termine tassativo per la presentazione del ricorso, ma è consigliabile attendere l’eventuale richiesta di espropriazione forzata da parte dei creditori, entro quaranta giorni dalla notifica della dichiarazione di liberazione, prima di chiedere che il tribunale fissi le modalità di deposito. Se infatti i creditori o i fideiussori ne fanno richiesta, si apre la fase regolata dall’articolo 795 del Codice di procedura civile, e il decreto del tribunale relativo al deposito del prezzo non avrebbe utilità effettiva. Qualora non vi siano istanze di espropriazione, l’acquirente deve depositare la somma offerta entro sessanta giorni dalla notifica del suo atto o dalla pubblicazione dell’estratto in giornale, attenendosi alle modalità stabilite dal presidente del tribunale; con tale deposito l’offerta diviene irrevocabile. Egli deve presentare anche tutta la documentazione necessaria in cancelleria, compresi il titolo di acquisto trascritto, il certificato di stato ipotecario e la prova dell’avvenuta notifica di cui sopra, per consentire al giudice di verificare la correttezza del contraddittorio e l’esistenza dei presupposti di legge.
Nel caso in cui non si proceda al deposito nel termine stabilito, la dichiarazione di liberazione diviene inefficace. Può però essere rinnovata se interviene prima del pignoramento del bene. In presenza di un procedimento di liberazione, l’espropriazione rimane sospesa e riprende il suo corso solo se la liberazione si conclude senza successo, mentre l’instaurazione della liberazione stessa impedisce che abbia inizio un nuovo procedimento esecutivo. L’articolo 792 c.p.c., in sintesi, si colloca all’interno di questa cornice, regolamentando un meccanismo essenziale per favorire la celerità nelle transazioni immobiliari e l’efficacia delle garanzie ipotecarie, bilanciando l’interesse del terzo acquirente e quello dei creditori che intendono recuperare il proprio credito.
Esempio di Richiesta Cancellazione Ipoteca
Di seguito è possibile trovare un esempio di richiesta cancellazione ipoteca.
DICHIARAZIONE DI VOLER LIBERARE L’IMMOBILE DALLE IPOTECHE EX ARTT. 2890 C.C. E 792 C.P.C.
* * *
Il Sig. …., residente in …., via …., n. …. in proprio (oppure) domiciliato in …., via …., n. …., presso lo studio dell’Avv. ….
PREMESSO
— che ha acquistato un immobile sito in …., via …., n. …. composto da …., contraddistinto in catasto alla partita catastale n. …., foglio n. …., confinante: …. con atto pubblico del …., rogato dal dott. …. Notaio in …. e trascritto presso la Conservatoria dei Registri Immobiliari di …. in data …. dal Sig. …., nato a …., il …., residente in …., via …., n. …. per il prezzo di € ….;
— avendo intenzione di voler liberare l’immobile suddetto dalle ipoteche esistenti;
tutto ciò premesso
DICHIARA
al precedente proprietario Sig. …., nato a …., via …., n. …. e al creditore iscritto Sig. …., residente in …., via …., n. …., di voler liberare l’immobile suddetto dalle ipoteche iscritte e a tale scopo offre di pagare agli stessi il prezzo di acquisto sopra indicato con gli interessi dal …., detratte le spese del giudizio di liberazione dell’immobile dalle ipoteche e quelle relative alla cancellazione delle ipoteche stesse.
…., lì ….
firma ….
RELAZIONE DI NOTIFICAZIONE
Ad istanza del Sig. …., residente in …., via …., n. …., (oppure) domiciliato in …., via …., n. …., presso lo studio dell’Avv. …., io sottoscritto Ufficiale Giudiziario del …. di …., dato atto che l’istante fa richiesta di pagare ai creditori iscritti il prezzo di acquisto dell’immobile sopra indicato che ammonta a € …. con gli interessi dal …., detratte le spese del giudizio di liberazione dell’immobile dalle ipoteche e quelle relative alla cancellazione delle ipoteche stesse, ho notificato l’atto suesteso come segue:
1) al precedente proprietario dell’immobile sopra descritto Sig. …., nel suo domicilio sito in …., via …., n. …., ivi consegnandone copia conforme al suo originale a mani di ….
2) al creditore ipotecario Sig. …., nel suo domicilio sito in …., via …., n. …., ivi consegnandone copia conforme al suo originale a mani di ….
…., lì ….
L’AIUTANTE UFFICIALE
GIUDIZIARIO
….
Modello Richiesta Cancellazione Ipoteca Editabile da Scaricare
In questa sezione è presente un modello richiesta cancellazione ipoteca da scaricare. Il modulo richiesta cancellazione ipoteca compilabile messo a disposizione è in formato DOC, può quindi essere aperto e compilato utilizzando Word o un altro programma che supporta questo formato.
La compilazione è molto semplice, basta infatti inserire i dati mancanti negli spazi presenti nel documento.
Una volta compilato, il fac simile richiesta cancellazione ipoteca può essere convertito in PDF o stampato.