In questa pagina è possibile trovare un fac simile verbale di sequestro amministrativo Art. 193 CDS da scaricare e compilare.
Indice
Verbale Sequestro Amministrativo Art. 193 Cds
Il verbale di sequestro amministrativo redatto per la violazione dell’articolo 193 del Codice della Strada è l’atto con cui l’organo accertatore documenta la circolazione, o la sosta su area pubblica, di un veicolo privo di copertura assicurativa obbligatoria e applica la misura del sequestro del mezzo ai sensi dell’articolo 213. L’effetto pratico è immediato: il veicolo non può più circolare, viene affidato in custodia e resta vincolato fino a quando il proprietario non regolarizza la posizione oppure, se non adempie, fino alla confisca. La legittimità e l’efficacia della misura dipendono dalla correttezza del verbale e dalla rigorosa osservanza della procedura che segue.
Nella contestazione l’agente identifica conducente e proprietario, descrive tempo e luogo dell’accertamento, indica i dati del veicolo con targa e telaio, richiama espressamente l’articolo 193 per la mancanza di assicurazione e l’articolo 213 per il sequestro, spiega lo stato dei documenti ritirati e come viene eseguito il vincolo. Il sequestro viene di regola eseguito sul posto: se il mezzo può essere avviato in sicurezza viene scortato fino a un’area di custodia autorizzata o a un luogo privato non aperto al pubblico indicato e idoneo a impedirne l’uso; se non è in grado di muoversi o costituisce pericolo, si procede alla rimozione e al trasporto con carro attrezzi. Contestualmente l’organo di polizia nomina un custode, che può essere il proprietario o un terzo autorizzato, raccoglie l’accettazione di custodia e gli notifica per iscritto gli obblighi: il veicolo non va spostato né utilizzato, devono essere preservati eventuali sigilli o sistemi di blocco, ogni violazione integra un’ulteriore infrazione con conseguenze più gravi. L’affidamento in custodia è parte integrante del verbale e ne condiziona la validità: l’atto deve consentire di capire dove si trova il bene, chi lo custodisce e quali prescrizioni sono state impartite.
Dal momento della contestazione il procedimento ha due sbocchi. Se il proprietario vuole rientrare in possesso del veicolo, deve provare di aver stipulato una polizza di responsabilità civile con copertura effettiva per un periodo minimo non inferiore a quello richiesto dalla prassi applicativa (in genere sei mesi), deve pagare la sanzione pecuniaria nelle forme e misure previste per l’articolo 193 e deve corrispondere le spese di rimozione, trasporto ed eventuale custodia maturate. Solo quando l’organo accertatore verifica questi adempimenti emette il provvedimento di dissequestro e autorizza la restituzione. Se invece il proprietario non regolarizza entro i termini impartiti, il sequestro diventa il preludio alla confisca amministrativa: la proprietà del bene viene acquisita allo Stato e il veicolo è destinato alla vendita o alla distruzione secondo le regole del Codice della Strada. L’uso del mezzo in violazione del vincolo fa scattare sanzioni aggiuntive e accelera la confisca. È importante ricordare che la copertura assicurativa successiva all’accertamento non elimina la violazione pregressa ma serve esclusivamente a ottenere il dissequestro.
Il verbale produce effetti anche sul piano documentale. L’agente può ritirare la carta di circolazione quando la normativa lo prevede e apporre segni di vincolo sul veicolo o applicare dispositivi di blocco; tutte queste operazioni devono essere annotate, perché l’assenza di tracciabilità espone a contestazioni sulla tenuta della misura. La redazione accurata del verbale è quindi fondamentale: un atto incompleto o contraddittorio non annulla automaticamente la sanzione, ma indebolisce la posizione dell’amministrazione in caso di ricorso. In questa prospettiva l’interessato ha diritto a riceverne copia, a sapere a chi è affidato il mezzo e dove si trova, a conoscere le somme per spese di custodia e i termini per adempiere, e a chiedere chiarimenti scritti all’ufficio verbalizzante per ogni profilo operativo.
Contro la contestazione e la misura accessoria si possono utilizzare i rimedi ordinari del Codice della Strada. Entro sessanta giorni dalla notifica del verbale si può presentare ricorso al Prefetto del luogo della violazione oppure, in alternativa, entro trenta giorni, opposizione al Giudice di Pace competente; i due rimedi non sono cumulabili. Se l’amministrazione adotta anche un provvedimento autonomo in materia di sequestro o di confisca, gli atti successivi sono impugnabili nei modi e nei termini che seguono la decisione principale. In pendenza del ricorso la misura resta efficace, salvo che l’autorità adita disponga diversamente, sicché la scelta di impugnare non sospende da sola gli obblighi di custodia e il divieto d’uso.
Vi sono casi particolari che meritano attenzione. La sosta su area pubblica è equiparata alla circolazione ai fini dell’obbligo assicurativo, quindi il sequestro può essere disposto anche se il veicolo non era in movimento; il proprietario che intenda “metterlo fuori uso” può valutare, prima della restituzione, la rottamazione con radiazione presso un centro autorizzato, ma la scelta va coordinata con l’organo accertatore perché la rottamazione in costanza di sequestro richiede un’autorizzazione specifica ed è subordinata al pagamento delle spese maturate. I veicoli immatricolati all’estero, se privi di valida assicurazione per la circolazione in Italia, seguono la stessa logica con l’onere di esibire una copertura valida sul territorio nazionale; l’assenza di documenti o la mancata identificazione del proprietario può indurre a scegliere la custodia in depositeria piuttosto che l’affidamento al trasgressore. La prova dell’assicurazione scaduta da poco può incidere solo sulla misura della sanzione pecuniaria ma non elimina il presupposto del sequestro, che resta finalizzato a impedire la prosecuzione della circolazione priva di copertura.
Sul piano delle responsabilità l’amministratore del procedimento risponde della corretta custodia e della gestione dei tempi. Il deposito deve essere idoneo, i costi devono essere tracciati e commisurati alle tariffe applicabili, l’utente deve essere messo in grado di adempiere. Il custode, quando è il proprietario, assume obblighi reali: l’uso del mezzo sequestrato o la manomissione dei sigilli integrano un’ulteriore violazione e possono comportare la revoca dell’affidamento e il trasferimento del veicolo in depositeria, con aggravio di costi. Anche per questo, al momento della nomina, è buona prassi che il verbale gli faccia sottoscrivere una dichiarazione di consapevolezza delle conseguenze e che l’organo operi un minimo riscontro sull’idoneità del luogo indicato come custodia.
Esempio di Verbale Di Sequestro Amministrativo Art. 193 Cds
Di seguito è possibile trovare un esempio di verbale di sequestro amministrativo Art. 193 CDS.
N. Verbale: __________
Data: ___ / ___ / _____
Ora: ______
Luogo: _______________________________
Agente/i accertatore/i: (appartenente/i a ____________________________)
Dati del veicolo
Targa: ___________________________
Marca/Modello: ___________________________
Colore: ___________________________
Intestatario: ___________________________
Assicurazione RCA: X Non attiva / assente al momento del controllo (verificato tramite banca dati PORTALE AUTOMOBILISTA)
Luogo del rinvenimento/accertamento
Il veicolo si trovava in area privata (specificare natura): ☐ parcheggio aziendale ☐ area condominiale ☐ cortile ☐ altra area privata (descrivere): ___________________________
L’area è risultata accessibile a: ☐ clienti ☐ dipendenti ☐ residenti ☐ pubblico indifferenziato.
Pertanto l’area è equiparata ad area di uso pubblico ai sensi dell’art. 122 d.lgs. 209/2005, art. 2 D.P.R. 973/1970 e della giurisprudenza di legittimità (Cass. civ. Sez. II, 26712/2025; Cass. S.U. 21983/2021).
Stato del veicolo
Condizione: ☐ integro ☐ funzionante ☐ in grado di muoversi autonomamente.
Motore / batteria / pneumatici: ______________________________________
Non radiato né dichiarato fuori uso.
Pertanto, ai sensi della normativa vigente, il veicolo è idoneo alla circolazione e soggetto all’obbligo di assicurazione RCA, anche se temporaneamente in sosta.
Violazione accertata
Il/la sottoscritto/a agente accertatore, durante il servizio di controllo in data e luogo sopra indicati, accertava che il veicolo di cui sopra era privo della prescritta copertura assicurativa RCA, in violazione dell’art. 193, comma 1, del Codice della Strada.
Riferimenti giurisprudenziali e motivazione integrativa
Conformemente all’interpretazione della Corte di Cassazione (Sez. II Civile, 26712/2025) e delle Sezioni Unite n. 21983/2021, l’obbligo di assicurazione RCA sussiste anche per i veicoli in sosta su area privata idonea alla circolazione, a prescindere dalla natura del suolo.
L’assenza di copertura assicurativa integra pertanto la violazione di cui all’art. 193 C.d.S. anche in tali circostanze.
Dichiarazioni del trasgressore (eventuali)
_______________________________________________________________________________________________________________________________________________
(eventuale giustificazione: “il veicolo era fermo in area privata”) → motivazione non idonea a escludere la violazione, come da giurisprudenza citata.
Provvedimenti accessori
☐ sequestro amministrativo del veicolo ai sensi dell’art. 193, comma 4, C.d.S.
☐ affidamento in custodia a __________________________________________________________
☐ trasporto a deposito autorizzato ____________________________________________________
Annotazioni ulteriori
_______________________________________________________________________________________________________________________________________________
Firma dell’agente accertatore
Firma: ______________________________
Grado / Qualifica: ___________________________
Matricola: _____________
NOTE OPERATIVE
Fotografare il veicolo e documentare visivamente l’area per dimostrare l’accessibilità.
Annotare nel verbale se l’area è aperta o delimitata, e se vi è transito abituale di terzi.
Non accogliere dichiarazioni di buona fede basate sulla natura privata dell’area.
In caso di veicolo in garage chiuso e inservibile, valutare l’assenza di obbligo assicurativo (Cass. UE C-383/19).
Fac Simile Verbale Di Sequestro Amministrativo Art. 193 Cds Word da Scaricare
In questa sezione è presente un modello verbale di sequestro amministrativo Art. 193 CDS da scaricare. Il modulo verbale di sequestro amministrativo Art. 193 CDS compilabile messo a disposizione è in formato DOC, può quindi essere aperto e compilato utilizzando Word o un altro programma che supporta questo formato.
La compilazione è molto semplice, basta infatti inserire i dati mancanti negli spazi presenti nel documento.
Una volta compilato, il fac simile verbale di sequestro amministrativo Art. 193 CDS può essere convertito in PDF o stampato.
Fac Simile Verbale Di Sequestro Amministrativo Art. 193 Cds PDF Editabile
Di seguito viene messo a disposizione un modello verbale di sequestro amministrativo Art. 193 CDS PDF editabile.
