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Anticresi
Ai sensi dell’articolo 1960 del Codice Civile, l’anticresi è il contratto con il quale il debitore o un terzo si obbliga a consegnare un immobile al creditore a garanzia del credito, per fare in modo che il creditore ne percepisca i frutti, imputandoli agli interessi, se dovuti, e quindi al capitale. Questo contratto, sebbene poco diffuso, svolge una duplice funzione di garanzia e adempimento. Di seguito esamineremo i principali aspetti della disciplina dell’anticresi, dalla sua costituzione fino alla sua estinzione.
L’anticresi è un contratto che, nell’ambito di un rapporto patrimoniale, garantisce al creditore la soddisfazione del proprio credito attraverso la detenzione di un bene immobile appartenente al debitore. Il debitore cede in godimento al creditore un immobile, permettendogli di percepirne i frutti per tutta la durata del contratto. L’anticresi funge dunque da garanzia, poiché il diritto conferito al creditore di godere dei frutti dell’immobile è opponibile ai terzi grazie alla trascrizione nei registri immobiliari. Ciò significa che i creditori del debitore, o un eventuale acquirente dell’immobile, non possono essere soddisfatti se il diritto del creditore anticretico di percepire i frutti dell’immobile viene loro opposto. Sebbene tale diritto non conferisca al creditore un diritto di prelazione in caso di espropriazione, prevale comunque sui diritti di altri creditori e degli acquirenti.
Oltre alla funzione di garanzia, il contratto di anticresi ha un’altra funzione fondamentale: permette al creditore anticretico di soddisfare il proprio credito mediante l’imputazione al capitale dei frutti percepiti dall’immobile. La Cassazione, con una sentenza risalente al 1969 (n. 2548), ha chiarito la natura dell’anticresi definendola come una misura di rafforzamento dell’obbligazione, che crea un rapporto accessorio di garanzia. In questo contesto, il creditore acquisisce il diritto di ritenzione sull’immobile fino a quando il suo credito non è completamente soddisfatto, potendo nel frattempo far propri i frutti dell’immobile fino a coprire l’intero importo dovuto.
Nonostante l’anticresi rappresenti una valida forma di garanzia, è un contratto poco utilizzato a causa della sua scarsa convenienza per entrambe le parti. Da un lato, il debitore viene privato del possesso dell’immobile, mentre dall’altro, il creditore deve assumersi l’onere della gestione dell’immobile stesso, che può comportare costi e responsabilità significativi. Gli obblighi del creditore anticretico e le eventuali complicazioni nella gestione dell’immobile saranno approfonditi nei paragrafi successivi.
L’anticresi ha generato un dibattito in dottrina circa la sua natura giuridica, se cioè costituisca un diritto reale o un diritto personale di godimento. Sebbene non vi sia un consenso unanime, la maggior parte delle opinioni tende a considerare l’anticresi come un diritto personale di godimento. Coloro che sostengono la tesi del diritto reale basano la loro argomentazione sul fatto che l’anticresi è soggetta a trascrizione, ai sensi dell’articolo 2643 del Codice Civile. Però, la trascrizione di un contratto non implica necessariamente la costituzione di un diritto reale; può anche riferirsi a diritti di godimento o a diritti di credito. L’opinione prevalente che considera l’anticresi un diritto personale di godimento trova fondamento nella collocazione del contratto nel Codice Civile. Il legislatore del 1942 ha inserito l’anticresi tra i contratti obbligatori, piuttosto che tra i diritti reali di garanzia. Di conseguenza, si ritiene che il diritto derivante dall’anticresi sia un diritto personale di godimento, che attribuisce al creditore anticretico la qualifica di detentore del bene immobile, ma non di possessore.
Nel contratto di anticresi, le parti coinvolte sono il debitore, denominato anticresista, e il creditore, definito creditore anticretico. Il debitore può essere il proprietario dell’immobile, un usufruttuario o un enfiteuta. Tuttavia, i titolari di diritti reali minori, come quelli di uso e abitazione, nonché gli affittuari e lo stesso creditore anticretico, non possono concedere immobili in anticresi. Questi ultimi possono cedere immobili solo se i contratti di affitto e di anticresi prevedono espressamente tale possibilità.
L’anticresi rientra tra i contratti elencati all’articolo 1350, numero 7, del Codice Civile, per i quali è richiesta la forma scritta ad substantiam. Ciò significa che, in assenza di forma scritta, il contratto è considerato nullo.
Oggetto del contratto di anticresi possono essere esclusivamente i beni immobili. Secondo l’opinione prevalente, il contratto non può riguardare beni mobili o beni mobili registrati. I frutti derivanti dai beni immobili percepiti dal creditore anticretico includono sia i frutti naturali che quelli civili. Se i frutti percepiti eccedono il valore del credito garantito, l’eccedenza deve essere restituita al debitore.
Il contratto di anticresi può risultare economicamente vantaggioso per il creditore, specialmente se quest’ultimo è un imprenditore capace di gestire il bene in modo profittevole. Però, comporta anche una serie di oneri di gestione che lo rendono spesso poco conveniente. Prima di approfondire gli obblighi del creditore anticretico, è utile chiarire quelli del debitore. Il principale obbligo del debitore è la consegna dell’immobile al creditore anticretico. Però, è importante notare che la consegna dell’immobile non è un requisito per il perfezionamento del contratto.
Per quanto riguarda gli obblighi del creditore anticretico, l’articolo 1961 del Codice Civile stabilisce che, salvo diverso accordo tra le parti, il creditore è tenuto a pagare i tributi e gli oneri annui gravanti sull’immobile ricevuto in anticresi. Egli ha anche il dovere di conservare, amministrare e coltivare il fondo come un “buon padre di famiglia”. Le spese sostenute per tali obblighi devono essere prelevate dai frutti dell’immobile. Questi obblighi implicano che, al momento della restituzione dell’immobile, il bene debba essere restituito nello stato originario. Qualora l’immobile risultasse deteriorato, il creditore è responsabile e risponde per i danni. Inoltre, il creditore ha l’obbligo di non modificare la destinazione economica del bene ricevuto in anticresi. Se il creditore apporta migliorie all’immobile, la giurisprudenza prevalente sostiene che, in assenza di autorizzazione preventiva da parte del debitore proprietario, egli non ha diritto a nessun indennizzo per tali migliorie.
In caso di inadempimento degli obblighi da parte del creditore, alcuni ritengono che il debitore possa richiedere la risoluzione del contratto per inadempimento. La maggioranza della dottrina ritiene che il debitore debba ricorrere a misure alternative, come il sequestro del bene, o procedere all’estinzione anticipata dell’anticresi attraverso il pagamento anticipato della sua obbligazione. Questa interpretazione è motivata dalla natura di garanzia accessoria del contratto di anticresi, che rende preferibile la risoluzione anticipata piuttosto che l’annullamento del contratto stesso.
Esempio di Contratto di Anticresi
Di seguito è possibile trovare un esempio di contratto di anticresi.
Con la presente scrittura privata tra il sig. ____________, nato il ______________, residente in ______________, cod. fisc. ______________ ed il sig. _____________________, nato il ______________, residente in ______________, cod.fisc. _____________________
PREMESSO
che il sig. _____________________ è creditore del sig. _____________________ della somma di euro ______________ in forza del seguente titolo: ____________________________ e che quest’ultimo è nell’impossibilità di adempiere l’obbligazione alla scadenza stabilita,
SI CONVIENE
di stipulare un contratto di anticresi a norma dell’art. 1960 c.c., disciplinato dai seguenti patti e condizioni:
1) II sig. _____________________, debitore, si obbliga, a garanzia del credito predetto, a consegnare al sig. _____________________ creditore, il seguente bene immobile: ___________________________________.
2) Il creditore viene immesso immediatamente nel possesso del bene prelato con diritto di percepire i frutti che saranno imputati agli interessi od al capitale.
3) Il creditore anticretico è obbligato a pagare i tributi ed i pesi dell’immobile.
4) Il presente contratto dura finché il creditore sia stato interamente soddisfatto del suo credito: la durata comunque non può superare i dieci anni ex art. 1962 c.c.
5) Ogni fine anno le parti procederanno a conteggi e rendiconto.
6) Si rinvia, per quanto non previsto, al codice civile.
7) Le spese del presente contratto sono a carico di ____________________________.
Letto. approvato e sottoscritto.
_____________________, li ____________________________
__________________________________________
Modello Contratto di Anticresi Word da Scaricare
In questa sezione è presente un modello contratto di anticresi da scaricare. Il modulo contratto di anticresi compilabile messo a disposizione è in formato DOC, può quindi essere aperto e compilato utilizzando Word o un altro programma che supporta questo formato.
La compilazione è molto semplice, basta infatti inserire i dati mancanti negli spazi presenti nel documento.
Una volta compilato, il fac simile contratto di anticresi può essere convertito in PDF o stampato.
Fac Simile Contratto di Anticresi PDF Editabile
Di seguito viene messo a disposizione un fac simile contratto di anticresi PDF editabile.