Fac Simile Contratto di Conto Corrente Ordinario

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Indice

Contratto di Conto Corrente Ordinario

L’art. 1823 c.c. stabilisce che Il conto corrente è il contratto col quale le parti si obbligano ad annotare in un conto i crediti derivanti da reciproche rimesse, considerandoli inesigibili e indisponibili fino alla chiusura del conto.
Il saldo del conto è esigibile alla scadenza stabilita. Se non è richiesto il pagamento, il saldo si considera quale prima rimessa di un nuovo conto e il contratto si intende rinnovato a tempo indeterminato.

L’articolo 1823 del Codice Civile fornisce quindi una chiara definizione del contratto di conto corrente, con l’obiettivo di specificarne gli elementi costitutivi, i presupposti tecnico-economici e le caratteristiche distintive. Questa chiarezza serve a evitare le ambiguità e le incertezze che caratterizzavano le vecchie disposizioni, come l’articolo 345 del Codice di Commercio del 1882.
Il contratto di conto corrente è un contratto nominato, che può essere stipulato in forma libera, derivando sia dal consenso espresso delle parti, sia da fatti concreti e comportamenti (ex factis et rebus). La sua validità e i suoi effetti sono subordinati alla dimostrazione dell’accordo tra le parti.

Nonostante la norma non specifichi espressamente il numero delle parti coinvolte, il contratto di conto corrente si configura come un contratto bilaterale tra due soggetti. Non è pensabile un contratto plurilaterale in cui più soggetti agiscano reciprocamente in posizione antagonista; ciò porterebbe a una serie di contratti bilaterali collegati.
Gli obblighi principali delle parti consistono nel registrare nel conto le reciproche prestazioni o crediti (definiti “rimesse”), che rimangono inesigibili e indisponibili fino alla scadenza stabilita per la liquidazione del conto. La normativa non prevede il trasferimento della proprietà dei crediti annotati, eliminando così ogni riferimento a effetti novativi delle annotazioni in conto, che in passato avevano suscitato discussioni dottrinali.

La caratteristica dell’inesigibilità e indisponibilità dei crediti annotati nel conto corrente è centrale nella struttura del contratto. Questa nozione implica che le rimesse di entrambe le parti confluiscano in una massa omogenea, da cui emergerà un saldo unico al termine del periodo di liquidazione. L’effetto principale è che i crediti registrati non possono essere richiesti né ceduti prima della chiusura del conto.
Il contratto di conto corrente ha una natura normativa, ossia regola in anticipo le modalità con cui i futuri rapporti tra le parti saranno gestiti. Questo tipo di contratto prevede la compensazione generale dei crediti annotati, che si compensa al termine del rapporto. La compensazione è implicita e automatica, derivante dalla struttura stessa del contratto e dal regime di inesigibilità dei crediti.
Il contratto di conto corrente non deve essere inteso come una serie di singoli rapporti, ma come un rapporto unitario e indivisibile, in cui i crediti non perdono la loro individualità, ma vengono trattati in maniera omogenea fino alla liquidazione finale. Durante la vigenza del contratto, i crediti inclusi nel conto mantengono le loro caratteristiche giuridiche e le azioni relative a questi crediti restano valide fino alla chiusura del conto.

Le parti hanno l’obbligo di annotare nel conto le reciproche rimesse. Questo obbligo sorge al momento della stipulazione del contratto e serve a registrare le partite contabili attive e passive. Una volta annotati i crediti, questi diventano inesigibili fino alla chiusura del conto, momento in cui avviene la liquidazione finale.
Alla scadenza del contratto, il saldo del conto diventa esigibile. Però, l’articolo 1823 prevede anche la possibilità di una proroga tacita del contratto, nel caso in cui le parti non richiedano la liquidazione del conto. Questa norma si basa su prassi consolidate nel settore bancario e commerciale, favorendo la continuità del rapporto tra le parti e tutelando i loro diritti.

Esempio di Contratto di Conto Corrente Ordinario

Di seguito è possibile trovare un esempio di contratto di conto corrente ordinario.

Con la presente scrittura, formalizzata in base all’art. 1823 c.c., redatta in due originale; i sottoscritti:

—….., nato a ….. , il ….. , residente a ….. , via ….. , c.f ….. , da una parte;
—società ….. , con sede in ….. , via ….. , c.f ….. , nella persona di ….. , dall’altra parte;

convengono il presente contratto di conto corrente alle condizioni che seguono

1) I contraenti, in considerazione degli stretti e frequenti rapporti d’affari tra loro intercorsi in questi ultimi tempi, e della piena correttezza da entrambi dimostrata nel far fronte ai loro reciproci impegni, convengono di iscrivere in conto corrente i crediti che a loro favore deriveranno da reciproche rimesse, alle condizioni sotto specificate.
2) Tali crediti sono inesigibili ed indisponibili fino alla chiusura del conto. Sono esclusi dal conto i crediti che non sono suscettibili di compensazione.
3) Sulle rimesse decorrono gli interessi nella misura del ….. %.
Per le operazioni di rimessa sono calcolati i diritti per commissioni ed il rimborso spese.
4) La chiusura del conto con la liquidazione del saldo deve essere effettuata ogni semestre.
5) Il contratto di conto corrente avrà decorrenza dal 1° gennaio p.v. e termina al 31 dicembre dell’anno successivo. Qualora, a tale scadenza, il correntista creditore del saldo non ne richieda il pagamento nel termine di mesi due, tale saldo si intenderà costituire la prima rimessa di un nuovo conto ed il contratto si considererà rinnovato a tempo indeterminato. In tal caso, la chiusura del conto avverrà ad ogni fine d’anno successivo, salva la facoltà delle parti di recedere dal contratto stesso ad una di tali successive scadenze, mediante preavviso di almeno un mese.
6) L’estratto conto trasmessa dall’una delle parti all’altra alla scadenza, pattuita o prorogata, dal contratto, si intenderà approvata quando non sia contestata entro due mesi dal ricevimento, salvo il disposto dell’art. 1832, 2° comma, c.c., per quanto concerne l’impugnativa del conto per i motivi indicati in tale norma di legge.
7) I creditori verso terzi dell’uno o dell’altro dei correntisti potranno essere inclusi nel conto soltanto sotto riserva di incasso, e si presumeranno pertanto sempre iscritti nel conto con la clausola relativa.
8) Per quanto non esplicitamente disposto nella presente scrittura, le parti fanno riferimento alle norme relative del codice civile.
9) Le spese della presente scrittura sono a carico delle parti in eguale misura.

Letto, approvato e sottoscritto a

Ai sensi e per gli effetti dell’art. 1341, secondo comma, codice civile, si approvano specificamente le clausole contenute ai punti 5) e 7) del presente contratto di conto corrente.

Letto, approvato e sottoscritto a …..