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Indice
Disdetta Contratto Pulizie
Recedere da un contratto di pulizie significa sciogliere in anticipo un rapporto d’opera disciplinato, di regola, dagli articoli 1655-1677 del Codice civile. La norma cardine è l’articolo 1671, che riconosce al committente la facoltà di recedere “anche se l’appalto è già iniziato”, purché ne indennizzi l’appaltatore “delle spese sostenute, del lavoro eseguito e del mancato guadagno”. La clausola contrattuale può però graduare o limitare questo diritto: per verificarne la portata è indispensabile leggere attentamente le condizioni sottoscritte, con particolare riguardo alla durata del contratto, al termine di preavviso e all’eventuale penale.
Se il servizio è reso a favore di un consumatore attraverso un accordo concluso a distanza o fuori dei locali commerciali, trovano applicazione anche gli articoli 52-59 del Codice del consumo. In tali ipotesi il recesso può essere esercitato entro quattordici giorni dalla stipula senza spese, salvo che l’esecuzione sia già iniziata con il consenso espresso dell’utente che ne abbia riconosciuto la conseguente perdita del diritto di recesso. Ben diversa è la situazione degli appalti di pulizia in ambito condominiale o aziendale, nei quali il contratto vincola un soggetto professionale e un committente altrettanto professionale; qui la disciplina dell’appalto resta prevalente e l’eventuale recesso del condominio deve fondarsi su una delibera assembleare che approvi, con la maggioranza ex articolo 1136 c.c., la sostituzione dell’impresa o la cessazione del servizio.
Sul piano operativo, la comunicazione di disdetta deve assumere la forma della diffida ad adempiere o del recesso unilaterale, indicando la volontà di sciogliere il rapporto e la data in cui la cessazione produrrà effetto. È opportuno rispettare il termine di preavviso indicato nel contratto; in mancanza di un accordo scritto, la giurisprudenza ritiene ragionevole un preavviso di quindici o trenta giorni, modulato sulla frequenza delle prestazioni e sull’organizzazione del personale impiegato. La lettera va inviata tramite raccomandata con ricevuta di ritorno o posta elettronica certificata, così da ottenere una prova certa del ricevimento e del dies a quo del preavviso. Nel testo occorre specificare il numero di contratto, la data di sottoscrizione, gli eventuali riferimenti alle clausole sull’interruzione del servizio e la manifestazione esplicita di volersi avvalere dell’articolo 1671 c.c.; l’appaltatore va inoltre diffidato a cessare le prestazioni dal giorno stabilito, a restituire eventuali chiavi o badge e a presentare fattura per i servizi effettivamente resi fino a quel momento.
Qualora si invochi una causa di recesso imputabile all’inadempimento dell’impresa, per esempio personale non assicurato, scarsa qualità del servizio, violazioni di norme in materia di sicurezza sul lavoro, il committente può invocare l’articolo 1453 c.c. e chiedere la risoluzione per grave inadempimento, senza corrispondere il mancato guadagno. In caso di grave inadempimento, il proprietario o il condominio hanno due opzioni
-Inviare una lettera di diffida alla ditta, concedendo un termine (non inferiore a 15 giorni) per rimediare. Se l’inadempimento persiste oltre tale termine, il contratto può essere considerato legalmente risolto, obbligando il fornitore a risarcire eventuali danni.
-Se previsto dal contratto, inviare una comunicazione per esercitare la clausola risolutiva espressa ai sensi dell’art. 1456 c.c. In tal caso è prudente descrivere con dovizia di particolari le manchevolezze, allegare verbali di contestazione o report fotografici e fissare un termine breve (di solito dieci giorni) perché il contraente elimini le irregolarità; se il termine trascorre inutilmente, la risoluzione diventa automatica. Nelle forniture condominiali, la scelta di percorrere la via della risoluzione esige una deliberazione dell’assemblea, giacché l’amministratore non può incidere unilateralmente su un contratto pluriennale salvo urgente tutela dell’igiene o della sicurezza.
In tutti gli scenari la disdetta non libera il committente dall’obbligo di corrispondere le somme dovute per le prestazioni eseguite, né l’impresa dalle responsabilità per eventuali danni arrecati agli ambienti o a terzi durante il periodo di attività. Se il contratto contiene clausole penali esse diverranno esigibili solo se la parte che si ritiene danneggiata dimostrerà che l’altra ha receduto senza giusta causa o senza rispettare il preavviso pattuito; viceversa, un recesso conforme alle condizioni contrattuali o fondato su inadempimento grave non dà luogo a penalità.
Quando l’impresa contesta la legittimità della disdetta o pretende somme che il committente reputa indebite, la controversia rientra nell’ambito dell’appalto di servizi e, se il valore non supera 50 000 euro, si apre la via obbligatoria della mediazione ai sensi del d.lgs. 28/2010. L’attivazione della procedura presso un organismo accreditato costituisce condizione di procedibilità prima di adire il giudice civile; in mediazione è essenziale produrre copia della lettera di disdetta, delle ricevute di invio e di ogni documento che dimostri la dinamica contrattuale e l’eventuale cattiva esecuzione.
Una corretta gestione della disdetta, dunque, passa attraverso la verifica preventiva delle clausole contrattuali, la puntuale applicazione delle norme codicistiche e la scrupolosa raccolta di prove documentali. Solo una comunicazione formale, chiara nei tempi e nelle ragioni, consente di porre termine al rapporto di pulizie senza esporsi a pretese risarcitorie e, nello stesso tempo, di preservare il diritto a contestare forniture non conformi o prestazioni carenti.
Esempio di Disdetta Contratto Pulizie
Di seguito è possibile trovare un esempio di disdetta contratto pulizie.
Oggetto: Recesso anticipato dal contratto di servizi di pulizia n. _________ stipulato il _________
Egregi Signori,
Il sottoscritto ____________________________________________ in qualità di committente del contratto di servizi di pulizia indicato in oggetto, esercita con la presente il diritto di recesso previsto dall’art. 1671 c.c. e dalle condizioni contrattuali sottoscritte, disdicendo il rapporto con effetto dal ___________, nel rispetto del preavviso pattuito di _____ giorni.
Si invitano, pertanto, i Vostri operatori a cessare le prestazioni alla data sopra indicata e a non intraprendere ulteriori attività che potrebbero generare costi aggiuntivi. Resta fermo l’impegno a corrispondere quanto maturato sino alla data di efficacia del recesso, previa presentazione di regolare fattura.
Si richiede contestualmente la restituzione di eventuali chiavi in Vostro possesso e la consegna di qualsiasi documentazione riguardante il servizio (registro interventi, schede di sicurezza dei prodotti utilizzati, certificazioni).
Ai sensi dell’articolo 1219 c.c., la presente costituisce formale messa in mora per ogni adempimento ancora pendente. In mancanza di riscontro entro _____ giorni dal ricevimento, ci si riserva di tutelare i propri diritti nelle sedi competenti.
La comunicazione viene inviata a mezzo ________________________ affinché resti prova dell’avvenuta notifica.
Distinti saluti.
________________________
Fac Simile Disdetta Contratto Pulizie Word da Scaricare
In questa sezione è presente un modello disdetta contratto pulizie da scaricare. Il modulo disdetta contratto pulizie compilabile messo a disposizione è in formato DOC, può quindi essere aperto e compilato utilizzando Word o un altro programma che supporta questo formato.
La compilazione è molto semplice, basta infatti inserire i dati mancanti negli spazi presenti nel documento.
Una volta compilato, il fac simile disdetta contratto pulizie può essere convertito in PDF o stampato.
Modulo Disdetta Contratto Pulizie PDF
Di seguito viene messo a disposizione un modulo disdetta contratto pulizie PDF editabile.