In questa pagina è possibile trovare un fac simile esposto per piccioni da scaricare e compilare.
Indice
Esposto Piccioni
L’esposto è una segnalazione amministrativa con cui chiedi a un’autorità di verificare fatti potenzialmente lesivi dell’igiene, della sicurezza o del decoro e di adottare i provvedimenti di competenza. Non è una querela penale contro qualcuno e non è un ricorso giurisdizionale: serve quando la presenza stabile o massiva di piccioni crea condizioni oggettive di degrado (guano su marciapiedi e facciate, occlusione di pluviali, danneggiamenti a beni pubblici e parti comuni) o rischi igienici in aree sensibili come scuole, ospedali e RSA. È lo strumento giusto anche quando esistono divieti locali di alimentare la fauna urbana e desideri che vengano fatti rispettare con sopralluoghi, diffide, sanzioni e piani di pulizia o mitigazione. Se il problema sorge da comportamenti di privati (per esempio il vicino che alimenta regolarmente i piccioni o lascia aree idonee alla nidificazione), l’esposto resta utile per attivare i controlli sul rispetto dei regolamenti comunali, ma non sostituisce le tutele civili contro le immissioni oltre la normale tollerabilità: in parallelo puoi muoverti ex art. 844 c.c. con diffida, domanda inibitoria e richiesta di risarcimento.
Il Comune è il primo referente, tramite Ufficio Ambiente/Igiene urbana e Polizia Locale, perché divieti di alimentazione, obblighi di pulizia e misure ordinarie nascono da regolamenti comunali o ordinanze del Sindaco. Ogni città ha testi propri: nell’esposto è fondamentale citare l’articolo esatto del regolamento o dell’ordinanza del tuo Comune che vieta di nutrire la fauna urbana, impone la pulizia o dispone misure di prevenzione (cartellonistica, chiusura varchi, dissuasori). Quando descrivi rischi ignieici, ha senso inviare l’esposto per conoscenza all’ASL (Dipartimento di Prevenzione – Igiene pubblica/Veterinaria), perché può supportare il Comune nelle valutazioni tecniche e nelle prescrizioni. Il Sindaco, quale autorità sanitaria locale, può adottare ordinanze contingibili e urgenti (art. 50 TUEL), ma solo se c’è un pericolo attuale per l’igiene e la salute e se gli strumenti ordinari non bastano; sono misure eccezionali e motivate, non scorciatoie per situazioni ordinarie. Impostare l’esposto chiedendo prima l’uso dei poteri ordinari (sopralluogo, sanzioni, ordini di pulizia, posa di dissuasori su beni comunali) rende più probabile una risposta rapida e legittima.
Le fonti sanitarie indicano che i rischi connessi ai colombi urbani dipendono dal contesto: densità elevate, accumuli di deiezioni, ambienti chiusi o frequentati da soggetti fragili. La priorità amministrativa è rimuovere attrattori (cibo e ripari), limitare il contatto in aree sensibili, programmare pulizie/bonifiche e adottare dissuasori fisici. Nella redazione dell’esposto conviene mantenere un linguaggio fattuale, evitando allarmismi generici: indica dove si concentra il problema, da quando avviene, con quale frequenza e quali effetti concreti produce (scivolosità, odori, ostruzioni, impossibilità di usare balconi o ingressi), allegando fotografie datate e, se possibile, una nota tecnica dell’amministratore o del manutentore. Catture, abbattimenti o trattamenti farmacologici non sono interventi fai da te e, quando rilevano ai sensi della L. 157/1992, richiedono piani di controllo approvati a livello regionale con parere ISPRA, privilegiando metodi ecologici e incruenti. Molte Regioni e Città metropolitane hanno atti o piani che disciplinano anche il colombo urbano/domestico. Nell’esposto è opportuno chiedere misure immediatamente lecite e applicabili (dissuasori, chiusura varchi, pulizie in danno ai proprietari inadempienti, sanzioni per alimentazione vietata) e rinviare agli enti competenti la valutazione di eventuali piani di controllo, segnalando se nel tuo territorio esistono già piani regionali/provinciali a cui agganciare gli interventi.
Un esposto efficace dev’essere preciso, verificabile e ancorato alle norme locali. Inserisci i dati del segnalante, i luoghi esatti (via, civico, scala, parti comuni), una cronologia comprensibile, la quantificazione del fenomeno (giorni/orari, numero indicativo di volatili, altezza dello strato di guano, frequenza di pulizie necessarie), gli effetti pratici sul pubblico passaggio o sulla fruizione degli spazi, l’eventuale condotta attrattiva di soggetti identificabili (senza attribuire reati se non ne ricorrono gli estremi) e la richiesta di sopralluogo. Collega le richieste alle basi normative: cita l’articolo del regolamento che vieta di alimentare i piccioni o impone obblighi di pulizia e prevenzione, chiedi l’applicazione di sanzioni ove necessario, l’ordinanza di rimozione del guano e la posa di dissuasori sui beni comunali, nonché la diffida ai proprietari di immobili con varchi o nicchie idonei alla nidificazione a chiuderli entro un termine, con eventuale esecuzione in danno. Se l’area è sensibile, sollecita il coinvolgimento dell’ASL per valutazioni igienico-sanitarie. Chiudi offrendo disponibilità a un sopralluogo congiunto e indicando un recapito PEC per gli atti.
Nel perimetro condominiale l’amministratore è il perno organizzativo. Può segnalare formalmente al Comune criticità su parti comuni, deliberare (o proporre all’assemblea) la posa di dissuasori e la chiusura di varchi in sottotetti e cornicioni, diffidare i condomini che alimentano i piccioni in violazione del regolamento condominiale o dell’ordinanza comunale e incaricare pulizie straordinarie. Se la condotta di un singolo attira sistematicamente i volatili generando immissioni intollerabili, l’azione ex art. 844 c.c. resta percorribile in parallelo all’esposto, con richiesta di inibitoria e ripristino. Mantieni nell’esposto un tono neutro e collaborativo, limitandoti a segnalare comportamenti contrari a regolamenti o ordinanze senza anticipare qualificazioni penali.
Esempio di Esposto Per Piccioni
Modello GENERICO (aree pubbliche o private aperte al pubblico)
Oggetto: Esposto per proliferazione di piccioni e inconvenienti igienico-sanitari in [via/civico/zona]
Il/La sottoscritto/a espone che, da [mese/anno], nell’area di [via/civico/zona] si registra una presenza massiva e continuativa di piccioni, con accumulo di deiezioni su [marciapiedi/rampe/ingressi], occlusione dei pluviali di [civico/scala] e danneggiamento/alterazione di [facciata/infissi/aree comuni]. La situazione comporta rischio di scivolamento, odori persistenti e degrado del contesto urbano, come documentato nelle fotografie datate allegate.
Si chiede:
– sopralluogo congiunto di Ufficio Ambiente e Polizia Locale;
– applicazione delle norme locali (es. divieto di alimentazione fauna urbana ex art. [n] Regolamento/Ordinanza n. [n]/[anno]) con eventuali sanzioni;
– pulizia/bonifica delle superfici imbrattate e rimozione del guano con procedure idonee;
– posa di dissuasori fisici e chiusura dei varchi idonei alla nidificazione sui beni di competenza comunale;
– diffida ai proprietari frontisti a prevenire la nidificazione e mantenere pulite le parti private visibili dal pubblico, con eventuale esecuzione in danno se persiste l’inottemperanza.
Si dichiara disponibilità per sopralluogo e si richiede riscontro via PEC. La presente sollecita misure lecite e proporzionate nel rispetto del benessere animale.
Cordiali saluti.
[Firma]
Allegati: foto datate; eventuali segnalazioni pregresse/protocolli; copia di cartelli/regolamenti se disponibili.
Modello per violazione del divieto di alimentare i piccioni (segnalazione mirata)
Oggetto: Esposto per alimentazione illecita di piccioni in [via/civico] – richiesta accertamenti e sanzioni
Rappresento che in [via/civico/zona], [giorni/orari], il/la Sig./Sig.ra [se noto, altrimenti: “soggetto identificabile in …”] alimenta regolarmente i piccioni, distribuendo [pane/grani/scarti] sul suolo pubblico e su [balconi/cortili aperti]. Il comportamento attinge/contrasta con l’art. [n] del Regolamento comunale e/o Ordinanza n. [n]/[anno], determinando assembramenti, imbrattamenti e degrado in danno dei residenti e dei passanti (v. fotografie e rilievi allegati).
Chiedo di:
– effettuare sopralluoghi e contestare la violazione, con applicazione delle sanzioni previste;
– ordinare la rimozione del cibo e, se del caso, cartellonistica che ricordi il divieto;
– sollecitare la pulizia delle aree imbrattate e, ove necessario, la chiusura di nicchie/varchi idonei alla nidificazione.
Resto a disposizione per dichiarazioni e riconoscimenti. La presente ha finalità collaborative e non accusatorie, nel rispetto del benessere animale.
Distinti saluti.
[Firma]
Allegati: foto datate (con indicazione orario/luogo), eventuali testimonianze, copia del regolamento/ordinanza.
Modello condominiale (condomino – Amministratore + Comune/Polizia Locale)
Oggetto: Esposto/Segnalazione – infestazione di piccioni su parti comuni e pertinenze in [indirizzo]
Segnalo che nel Condominio [denominazione], [indirizzo], da [mese/anno] si registrano nidificazioni e stazionamenti di piccioni su [tetti/sottotetti/cornicioni/cavedii] con deiezioni su [androne/scale/marciapiede], occlusione dei pluviali e impossibilità d’uso di [balconi/terrazzi] (v. report fotografico allegato). Si evidenziano disagi igienico-sanitari e pericoli per l’utenza (scivolosità/odori).
Chiedo all’Amministratore di:
– attivare bonifica/pulizia straordinaria e programma di manutenzione;
– proporre e/o deliberare posa di dissuasori e chiusura varchi (abbaini/sottotetti) con ditta qualificata;
– diffidare eventuali condomini che alimentino i piccioni in violazione del regolamento condominiale e delle ordinanze comunali.
Chiedo al Comune/Polizia Locale di:
– effettuare sopralluogo e verificare il rispetto del divieto di alimentazione (art. [n] Regolamento/Ordinanza n. [n]/[anno]), applicando sanzioni se del caso;
– indicare prescrizioni per prevenire la nidificazione e l’imbrattamento delle aree comuni e pubbliche prospicienti.
Resto disponibile per sopralluogo. Sollecito misure lecite e proporzionate.
Cordiali saluti.
[Firma]
Allegati: foto datate; verbali condominiali (se esistenti); preventivi tecnici/ditte; estratto regolamento condominiale.
Modello per aree sensibili con coinvolgimento ASL
Oggetto: Esposto per rischio igienico-sanitario da piccioni presso [Scuola/Ospedale/RSA] in [indirizzo]
Si segnala che, presso [nome struttura] in [indirizzo], si rilevano assembramenti di piccioni con accumulo di deiezioni su [ingressi/rampe/cortili], contaminazione di [banchi/serramenti/attrezzature esterne] e occlusione di [pluviali/griglie], con rischi per [studenti/pazienti/anziani/personale]. La documentazione fotografica allegata evidenzia l’attualità del fenomeno.
Si chiede:
– sopralluogo urgente di Comune e ASL;
– bonifica e pulizia straordinaria delle superfici e ripristino della sicurezza d’uso;
– posa di dissuasori e chiusura dei varchi idonei alla nidificazione;
– cartellonistica e controlli su eventuale alimentazione illecita nelle pertinenze;
– valutazione ASL di prescrizioni igienico-sanitarie e, se necessario, proposte di misure contingibili all’Autorità comunale.
Si richiede cortese riscontro via PEC e ci si rende disponibili per il sopralluogo.
Distinti saluti.
[Firma – qualifica]
Allegati: foto datate; planimetrie/aree interessate; relazioni interne su pulizie e criticità.
Modello per centri storici/monumenti (con eventuale Soprintendenza)
Oggetto: Esposto per danni da piccioni a [monumento/edificio storico] in [luogo] – richiesta interventi conservativi e prevenzione
Si espone che [monumento/edificio] sito in [indirizzo] è interessato da stazionamento e nidificazione di piccioni, con imbrattamento da guano, deterioramento di superfici lapidee/intonaci e occlusione di gronde. La condizione, documentata nelle fotografie allegate, compromette decoro e conservazione del bene e costituisce pericolo per i passanti.
Si chiede:
– sopralluogo tecnico e bonifica;
– installazione di dissuasori compatibili con la tutela del bene e chiusura dei varchi;
– vigilanza sul divieto di alimentare i piccioni (art. [n] Regolamento/Ordinanza n. [n]/[anno]) con sanzioni se del caso;
– coordinamento con la Soprintendenza per le soluzioni più idonee alla conservazione del bene.
Si resta a disposizione per contatti e sopralluogo, chiedendo riscontro via PEC.
Cordiali saluti.
[Firma]
Allegati: foto datate; eventuali relazioni tecniche/associative; rassegna segnalazioni pregresse.
Modello Esposto Per Piccioni Word da Scaricare
In questa sezione è presente un modello esposto per piccioni da scaricare. Il modulo esposto per piccioni compilabile messo a disposizione è in formato DOC, può quindi essere aperto e compilato utilizzando Word o un altro programma che supporta questo formato.
La compilazione è molto semplice, basta infatti inserire i dati mancanti negli spazi presenti nel documento.
Una volta compilato, il fac simile esposto per piccioni può essere convertito in PDF o stampato.