In questa pagina è possibile trovare un fac simile lettera all’amministratore di condominio per piccioni da scaricare e compilare.
Indice
Lettera all’Amministratore Di Condominio Per Piccioni
Segnalare all’amministratore un problema di piccioni in condominio significa attivare i doveri di conservazione e tutela igienico-sanitaria sulle parti comuni, senza invadere la sfera privata dei singoli proprietari oltre quanto consente la legge. Il riferimento di base è l’articolo 1130 del codice civile, che impone all’amministratore di curare la manutenzione delle parti comuni e l’osservanza del regolamento, e l’articolo 1135 che gli consente di disporre lavori urgenti con successiva ratifica assembleare. Quando la presenza di volatili e deiezioni interessa tetto, facciate, gronde, cornicioni, cortili o vani scala, il tema rientra a pieno titolo nella sua competenza e una segnalazione formale, inviata via PEC o raccomandata con foto e indicazione dei punti critici, lo obbliga a istruire la pratica, chiedere eventuali preventivi e convocare l’assemblea se occorrono misure straordinarie o spese significative.
La gestione non è solo edilizia ma anche sanitaria. Le deiezioni deteriorano superfici e possono creare rischi per scivolamento o contaminazione; in presenza di accumuli o colonie stabili l’amministratore dovrebbe interfacciarsi con l’ASL per gli aspetti igienico-sanitari e con la polizia locale per l’eventuale applicazione di ordinanze comunali che, in molte città, vietano l’alimentazione dei piccioni e sanzionano chi la pratica. Se il problema origina da comportamenti di singoli condòmini che somministrano cibo o ostacolano gli interventi, entrano in gioco le regole sull’uso della cosa comune e le immissioni intollerabili: l’articolo 1102 vieta usi che alterino la destinazione o impediscano pari uso agli altri, l’articolo 844 consente di inibire immissioni che superano la normale tollerabilità. Una diffida formale dell’amministratore, seguita se necessario dall’intervento del legale su mandato dell’assemblea, è il percorso corretto; quando il regolamento contrattuale prevede espressamente il divieto di alimentare la fauna sinantropa, possono scattare sanzioni interne oltre al profilo amministrativo previsto dal Comune.
Gli interventi di dissuasione devono rispettare la normativa sulla protezione della fauna e il divieto di maltrattamento. I sistemi ammessi sono quelli passivi e non cruenti, come reti, picchi, cavi ballerini, chiusura dei sottotetti e dei fori di aerazione, protezioni delle gronde e dei cornicioni, fino all’uso, in contesti idonei, di falconeria o altri metodi di allontanamento professionale. Veleni o gel adesivi lesivi non sono utilizzabili, e la rimozione di nidi o uova va valutata con attenzione: i piccioni urbani non sono generalmente specie protette come fauna selvatica ai sensi della legge 157/1992, ma è comunque prudente coinvolgere ditte specializzate e verificare eventuali limiti locali o flussi migratori di specie diverse che possano aver occupato gli stessi siti. L’amministratore sceglie il fornitore con affidabilità tecnica e polizza RC, acquisisce i preventivi, valuta i capitolati con eventuale supporto di un tecnico e sottopone all’assemblea le soluzioni con il riparto delle spese secondo millesimi, essendo interventi sulle parti comuni. Se l’urgenza è manifesta, può ordinare opere provvisionali immediatamente e riferire alla prima riunione utile per la ratifica. La ripartizione delle responsabilità tra condominio e proprietari richiede di distinguere con cura i luoghi e le cause. Se l’infestazione insiste su facciate, tetto, gronde o cavedi condominiali, la spesa grava sul condominio; se riguarda balconi aggettanti, davanzali, tende e fioriere del singolo, le opere di pulizia e dissuasione spettano al proprietario dell’unità, salvo concorso del condominio quando la nidificazione è favorita da difetti delle parti comuni. In caso di danni a terzi da caduta di deiezioni o materiali staccati da cornicioni degradati, può attivarsi la responsabilità da cosa in custodia dell’articolo 2051, con riflessi sia sul condominio sia sul singolo se il punto di caduta è nella sua esclusiva disponibilità. Anche per questo la segnalazione tempestiva è rilevante: documenta che il condominio era a conoscenza del rischio e consente all’amministratore di intervenire prima che si consolidino profili di colpa per omessa manutenzione.
Sul piano probatorio la buona pratica è costruire un fascicolo ordinato. La prima segnalazione del condomino, con immagini datate e descrizione delle aree interessate, avvia il procedimento interno; l’amministratore raccoglie eventuali ulteriori segnalazioni, chiede sopralluoghi a ditte qualificate, documenta preventivi, relazioni e decisioni assembleari, conserva le autorizzazioni comunali eventualmente necessarie per ponteggi o occupazione suolo e le attestazioni di corretta esecuzione. Se l’ASL interviene per profili igienici, i rilievi entrano agli atti e rafforzano la legittimità degli interventi approvati. La trasparenza verso i condòmini, con comunicazioni chiare su costi, tempi e regole d’uso degli spazi interessati, riduce opposizioni pretestuose e responsabilizza tutti a mantenere le condizioni di pulizia dopo l’installazione dei dissuasori.
Quando il fenomeno è alimentato da comportamenti individuali, la linea d’azione deve essere proporzionata e progressiva. Un richiamo scritto al rispetto del regolamento condominiale e delle ordinanze comunali, con l’indicazione delle ragioni igienico-sanitarie e dei possibili profili sanzionatori, è il primo passo. Se l’alimentazione dei piccioni prosegue e l’infestazione è documentata, l’assemblea può incaricare un legale di agire in giudizio per ottenere un’inibitoria e, se del caso, il risarcimento; parallelamente l’amministratore può segnalare alla polizia locale la violazione dell’ordinanza sul divieto di alimentazione. Non è necessario assumere investigazioni invasive: bastano fotografie, testimonianze e riscontri oggettivi della presenza massiva di volatili e deiezioni in rapporto temporale con i comportamenti vietati.
Esempio di Lettera all’Amministratore Di Condominio Per Piccioni
Modello 1 – Segnalazione ordinaria con richiesta sopralluogo e pulizia
Oggetto: Segnalazione presenza piccioni e deiezioni su parti comuni – richiesta sopralluogo e interventi
Gentile Amministratore,
segnalo la costante presenza di piccioni e l’accumulo di deiezioni su [tetto/gronde/cornicioni/vani scala/cortile/locale contatori] del Condominio in oggetto, con ricadute su igiene e conservazione delle superfici.
Chiedo di calendarizzare un sopralluogo tecnico e di attivare le necessarie operazioni di pulizia/sanificazione e verifica delle gronde, valutando eventuali misure di dissuasione non cruente (reti, picchi, cavi). Gradirei riscontro scritto con tempi e modalità previste, nonché l’inserimento del punto all’ordine del giorno della prossima assemblea per eventuali lavori programmati.
Allego documentazione fotografica datata a supporto.
Luogo e data: [____]
Firma: [____]
Allegati: [foto/relazione]
Modello 2 – Segnalazione urgente per rischio igienico-sanitario e sicurezza
Oggetto: Urgente – Infestazione piccioni e caduta materiali – richiesta misure provvisorie
Gentile Amministratore,
nelle ultime [giorni/settimane] si sono registrati accumuli di deiezioni e presenza massiva di piccioni su [gronde/cornicioni/ballatoi], con episodi di caduta su marciapiede/autorimesse e rischio per i condomini. In data [__] alle ore [__] ho rilevato [descrizione del fatto: es. distacco di guano/parasiti/odori, scivolamento, ostruzione pluviali], come da foto allegate.
Le chiedo di disporre con urgenza:
1) pulizia/sanificazione dell’area interessata e ripristino del deflusso acque;
2) misure provvisorie di sicurezza (transennamento/avvisi) fino all’intervento definitivo di dissuasione;
3) richiesta di preventivi a ditte specializzate per sistemi passivi non cruenti (reti/picchi/protezioni gronde), con convocazione assembleare straordinaria.
Qualora nel Comune vigano ordinanze sul divieto di alimentazione della fauna sinantropa, chiedo di richiamarne il rispetto con avviso condominiale. Resto in attesa di un suo riscontro entro [__] giorni.
Luogo e data: [____]
Firma: [____]
Allegati: [foto/video; eventuale breve nota sanitaria del medico/ASL se disponibile]
Modello 3 – Segnalazione su condotta del vicino che alimenta i piccioni (richiesta diffida)
Oggetto: Alimentazione piccioni da parte del sig./sig.ra [____] – richiesta diffida e applicazione regolamento
Gentile Amministratore,
segnalo che il sig./la sig.ra [nome cognome, interno/piano], da tempo lascia volontariamente cibo su [balcone/davanzale/aree comuni], richiamando colonie di piccioni. La condotta causa immissioni intollerabili (deiezioni, rumori, odori) e degrado su parti comuni e proprietà contigue, in violazione del regolamento condominiale e, ove vigente, dell’ordinanza comunale che vieta l’alimentazione dei piccioni.
Chiedo di:
– diffidare formalmente l’interessato/a a cessare l’alimentazione, richiamando regolamento e ordinanze;
– informare i condomini con avviso sulle norme igienico-sanitarie e sui divieti;
– inserire la questione all’ordine del giorno della prossima assemblea per eventuali sanzioni ex regolamento e per la deliberazione di sistemi di dissuasione sulle parti comuni.
Allego foto e annotazioni datate a supporto. Resto a disposizione per eventuali chiarimenti.
Luogo e data: [____]
Firma: [____]
Allegati: [foto/testimonianze; estratto regolamento/ordinanza comunale]
Modello 4 – Segnalazione con proposta tecnica e richiesta preventivi/assemblea
Oggetto: Piccioni su tetto/gronde – proposta interventi e richiesta preventivi
Gentile Amministratore,
a seguito delle ripetute presenze di piccioni su [tetto, cornicioni, gronde lato ___], propongo di valutare l’installazione di sistemi di dissuasione non cruenti (reti ornitologiche/picchi/cavi) e la chiusura dei varchi di accesso ai sottotetti, con pulizia e sanificazione iniziale.
Le chiedo di richiedere almeno n. 3 preventivi a ditte specializzate con polizza RC, capitolato tecnico e garanzia di durata, nonché di convocare l’assemblea per deliberare l’intervento e il riparto delle spese. Allego un primo preventivo e un breve rilievo fotografico dei punti critici per facilitare l’istruttoria.
Resto in attesa del suo riscontro con indicazione dei tempi dell’iter (sopralluogo, raccolta preventivi, assemblea).
Luogo e data: [____]
Firma: [____]
Allegati: [preventivo/e; foto; eventuale nota tecnica]
Fac Simile Lettera all’Amministratore Di Condominio Per Piccioni Word da Scaricare
In questa sezione è presente un modello lettera all’amministratore di condominio per piccioni da scaricare. Il modulo lettera all’amministratore di condominio per piccioni compilabile messo a disposizione è in formato DOC, può quindi essere aperto e compilato utilizzando Word o un altro programma che supporta questo formato.
La compilazione è molto semplice, basta infatti inserire i dati mancanti negli spazi presenti nel documento.
Una volta compilato, il fac simile lettera all’amministratore di condominio per piccioni può essere convertito in PDF o stampato.
