In questa pagina è possibile trovare un fac simile lettera di risposta a recupero crediti da scaricare e compilare.
Indice
Lettera Di Risposta A Recupero Crediti
Una lettera di risposta a recupero crediti è un documento formale che un debitore invia a una società di recupero crediti o al creditore originale in risposta a una richiesta di pagamento di un debito. Questa lettera è particolarmente importante quando il debitore contesta la validità del debito richiesto o ha delle obiezioni riguardo alle modalità di recupero. Contestare un’azione di recupero crediti significa, in concreto, trasformare la pretesa di pagamento in un procedimento regolato, e, se occorre, fermarla finché il creditore non dimostri la propria ragione. In Italia la difesa del debitore poggia su tre pilastri: il diritto a conoscere l’origine e la certezza del debito, la possibilità di sospendere l’azione finché la contestazione non sia risolta e, da ultimo, il controllo giudiziale su eventuali clausole abusive che abbiano generato il credito.
Il primo passo è domandare prova formale dell’esistenza del debito e della legittimazione di chi lo esige. L’art. 1264 c.c. impone infatti che la cessione del credito sia notificata o accettata: senza quel passaggio la società di recupero non può pretendere alcunché. Una richiesta scritta, raccomandata o PEC, rivolta sia al creditore originario che all’agenzia incaricata deve chiedere copia del contratto, storico dei pagamenti, estratto conto certificato e atto di cessione. Finché questi documenti non arrivano la pretesa resta “inesigibile” e qualunque sollecito successivo rischia di trasformarsi in pratica commerciale aggressiva perseguita dall’Autorità garante della concorrenza e del mercato, che ha sanzionato società incaricate di recuperare somme mai dimostrate, per condotte ingannevoli e intimidatorie.
Una volta spedita la contestazione, l’agenzia deve sospendere l’attività di riscossione: lo ricorda l’Unione Nazionale Consumatori, spiegando che la società di recupero «ha l’onere di attendere indicazioni sulla fondatezza o meno dei rilievi del consumatore» e non può proseguire finché la verifica non è conclusa. Se invece prosegue con telefonate insistenti, visite a domicilio o minacce di azioni inesistenti (carcere, pignoramenti immediati, segnalazioni improprie nelle banche dati), il debitore può segnalare l’abuso ad AGCM e al Garante Privacy, perché la Corte di cassazione qualifica tali condotte come violazioni della dignità e della riservatezza del consumatore.
Sul piano difensivo conviene esaminare subito la prescrizione: per i debiti derivanti da somministrazioni periodiche (utenze, canoni, quote associative) il termine è di cinque anni; per bollette di luce e gas emesse dopo il 2018 la legge di bilancio ha ridotto la prescrizione a due anni; per i mutui bancari è di dieci anni, mentre i premi assicurativi si prescrivono in un anno (due per rami vita). Se il creditore non ha interrotto i termini con una diffida valida, la sola eccezione di prescrizione davanti al giudice fa cadere la pretesa. Quando all’origine del credito vi è un contratto stipulato con un consumatore, il giudice ha il dovere di esaminare d’ufficio la presenza di clausole vessatorie. Le Sezioni Unite, con la sentenza 9479/2023, hanno imposto la sospensione dell’esecuzione anche se il decreto ingiuntivo è passato in giudicato, finché non sia accertata la nullità della clausola che ha generato il debito. In pratica, se la contestazione solleva l’argomento delle condizioni abusive (interessi usurari, penali sproporzionate, foro derogatorio), l’azione di recupero deve arrestarsi in attesa della decisione sul punto.
Se, nonostante la contestazione, l’agenzia prosegue, il debitore può: presentare reclamo all’ufficio interno del creditore (obbligatorio per banche e finanziarie, con risposta entro 30 giorni); attivare l’Arbitro Bancario Finanziario o la conciliazione ARERA per utenze; oppure rivolgersi al giudice con opposizione a decreto ingiuntivo o con azione di accertamento negativo del credito. Documentare ogni passaggio, ricevute PEC, registrazioni delle chiamate, sms, screenshot, è essenziale per dimostrare la condotta illegittima e ottenere risarcimenti o l’annullamento degli oneri di recupero.
Esempio di Lettera Di Risposta A Recupero Crediti
Di seguito è possibile trovare un esempio di lettera di risposta a recupero crediti.
Oggetto: Contestazione pretesa di pagamento e richiesta sospensione attività di recupero – pratica n. __________
Spett.le [Società],
con la presente, in qualità di [tipologia di rapporto: “consumatore”, “cliente”, “ex intestatario di contratto n. ___ del ___”], contesto formalmente la Vostra comunicazione del __________ relativa alla richiesta di pagamento dell’importo di € __________ asseritamente dovuto a [creditore originario].
Premetto che, allo stato, non mi risulta né dimostrata l’esistenza del debito né la Vostra legittimazione a pretenderlo. Ai sensi dell’art. 1264 c.c. Vi invito pertanto a trasmettere, entro 15 (quindici) giorni dal ricevimento della presente, la seguente documentazione probatoria:
• copia integrale del contratto che avrebbe originato il presunto credito;
• estratto conto cronologico analitico con indicazione di addebiti e pagamenti;
• atto di cessione o mandato che comprovi la Vostra titolarità/legittimazione alla riscossione;
• dettaglio di eventuali interessi, spese o penali applicate, con relativa clausola contrattuale.
Fino a quando non avrò potuto esaminare i documenti richiesti, il credito deve ritenersi inesigibile e vi diffido dal proseguire o avviare qualunque ulteriore iniziativa di recupero (telefonate, sms, visite domiciliari, segnalazioni a sistemi di informazione creditizia). Ogni ulteriore sollecito privo di fondamento sarà considerato pratica commerciale aggressiva ai sensi degli artt. 20 ss. d.lgs. 206/2005 e verrà prontamente segnalato all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato nonché al Garante per la protezione dei dati personali.
Decorsi inutilmente i termini sopra indicati mi riservo di adire l’Autorità giudiziaria competente per l’accertamento negativo del credito, con richiesta di risarcimento dei danni subiti a causa dei Vostri comportamenti.
In attesa di sollecito riscontro scritto, porgo distinti saluti.
[Firma autografa]
[Nome e Cognome]
Allegati:
Copia documento d’identità;
Copia della comunicazione contestata in data __________;
Ulteriore documentazione probatoria (eventuale).
Fac Simile Lettera Di Risposta A Recupero Crediti Word da Scaricare
In questa sezione è presente un modello lettera di risposta a recupero crediti da scaricare. Il modulo lettera di risposta a recupero crediti compilabile messo a disposizione è in formato DOC, può quindi essere aperto e compilato utilizzando Word o un altro programma che supporta questo formato.
La compilazione è molto semplice, basta infatti inserire i dati mancanti negli spazi presenti nel documento.
Una volta compilato, il fac simile lettera di risposta a recupero crediti può essere convertito in PDF o stampato.