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Indice
Patto di non Concorrenza Dipendente
La disciplina dei patti di non concorrenza è regolata principalmente dall’articolo 2596 del Codice Civile, il quale stabilisce che tali patti devono essere stipulati per iscritto e risultano validi solo se circoscritti a una specifica zona o attività e non eccedono una durata di cinque anni. Se il termine temporale non è indicato o supera i cinque anni, la durata è automaticamente ridotta a un quinquennio, nel rispetto delle disposizioni di legge.
La normativa generale impone, inoltre, che la concorrenza tra operatori economici sia esercitata in modo da non ledere l’interesse pubblico, conformemente all’articolo 2595 del Codice Civile, che dispone che questa deve svolgersi in modo da non ledere gli interessi dell’economia nazionale e nei limiti stabiliti dalla legge.
Il patto di non concorrenza è, pertanto, un accordo con cui le parti possono limitare la concorrenza reciproca, entro i limiti consentiti dalla legge, nel rispetto del principio costituzionale della libertà di iniziativa economica. Tale patto può essere accessorio o autonomo rispetto al rapporto giuridico principale tra le parti, imponendo un’obbligazione di non fare al soggetto che accetta il vincolo.
Per la validità del patto di non concorrenza, la legge impone specifici requisiti: deve essere redatto in forma scritta, delimitare chiaramente il divieto di concorrenza in termini di attività e area di applicazione, e rispettare una durata massima di cinque anni. In mancanza di un termine temporale, o se eccede il limite previsto, il patto resta valido solo per cinque anni.
Una regolamentazione più rigorosa è prevista per il patto di non concorrenza tra datore di lavoro e dipendente, ai sensi dell’articolo 2125 del Codice Civile. Tale norma dispone che il patto, per essere valido, deve essere stipulato per iscritto, prevedere un corrispettivo per il lavoratore e limitare il vincolo in termini di oggetto, tempo e luogo. La durata massima, in questo caso, è differenziata: per i lavoratori subordinati è di tre anni, mentre per i dirigenti può estendersi a cinque. Anche in questi casi, se la durata supera i limiti, il patto si riduce automaticamente alla durata massima consentita.
Questa disciplina si applica esclusivamente ai rapporti di lavoro subordinato; in altre forme di lavoro, anche parasubordinato, valgono le regole generali previste dall’articolo 2596 del Codice Civile.
Esempio di Patto di non Concorrenza Dipendente
Di seguito è possibile trovare un esempio di patto di non concorrenza dipendente.
Con la presente scrittura privata da valere ad ogni effetto di legge, tra l’azienda ………………………….. in persona del suo legale rappresentante sig.. ………………….. con sede in …………………………………….. via ……………………………………………
E
Il sig. …………………… nato a ……………….. il ……………………………., e residente in ………………………………………… via ………………………………….,
si conviene e si stipula ad ogni effetto di legge, il seguente patto di non concorrenza ex art. 2125 C.C. per il periodo successivo alla risoluzione del rapporto di lavoro con il sig. ………………………… .
Premessa
Premesso che tra le parti è in corso un rapporto di lavoro a tempo indeterminato avente decorrenza dal ../../…., e che il sig. ………………….riveste la qualifica di ……………………………………………….,
Premesso che, ai sensi dell’art. 2105 del Codice Civile il prestatore di lavoro non deve trattari affari, per conto proprio o di terzi, in concorrenza con l’imprenditore, né divulgare notizie attinenti all’organizzazione e ai metodi di produzione dell’impresa, o farne uso in modo da poter recare ad essa pregiudizio. L’articolo 2105 del Codice civile, in merito all’obbligo di fedeltà, individua due distinti doveri: il divieto di concorrenza e l’obbligo di riservatezza. Il primo consiste nell’obbligo di astenersi dal trattare affari in concorrenza con l’imprenditore, sia per conto proprio che di terzi, mentre il secondo vieta al lavoratore di divulgare o di utilizzare, a vantaggio proprio o altrui, informazioni attinenti l’impresa, in modo da poterle arrecare danno. A differenza del divieto di concorrenza, che cessa al momento dell’estinzione del rapporto, l’obbligo di riservatezza permane intatto anche successivamente alla cessazione del rapporto, per tutto il tempo in cui resta l’interesse dell’imprenditore a tale segretezza;
Tutto ciò premesso
Si conviene e si stipula ad ogni effetto di legge il seguente patto di non concorrenza ex art. 2125 C.C. per il periodo successivo alla risoluzione del rapporto con il sig. …………………………………;
PATTO DI NON CONCORRENZA
1) DELIMITAZIONI DELL’OBBLIGO DI NON CONCORRENZA
a) Limite di oggetto:
Il sig. ………………….. si asterrà dal prestare opera quale dipendente, consulente o in qualsiasi altra forma( parasubordinato o autonomo, agente, amministratore, o socio) occasionalmente e saltuariamente, con o senza vincoli di subordinazione, con o senza retribuzione o profitto, presso o a favore di persone, imprese o enti, che svolgono attività identiche o similari a quelle della ns. azienda.
Il sig. ……………………….. si asterrà, inoltre, dall’intraprendere o comunque svolgere in proprio, né per interposta persona né per conto terzi, attività identiche o similari a quelle della ns. azienda.
b) Limite di tempo:
Il vincolo derivante dalla firma del presente patto di non concorrenza avrà la durata massima di anni 3 (dicasi tre) a partire dalla cessazione del rapporto di lavoro;
c) Limite di luogo:
Tutto il territorio italiano: in ogni caso, la società si riserva la facoltà di restringere o modificare detto limite, con l’unico divieto di ampliarlo quantitativamente.
2) CORRISPETTIVO:
La società……………….. a fronte del vincolo di cui al punto 1, verserà un corrispettivo di euro ……… lorde mensili a titolo di patto di non concorrenza, a decorrere dalla mensilità del ………………….. La voce indicata entrerà nelle voci fisse di paga retribuite mensilmente ed esposte nel LUL. Il pagamento, pertanto, avverrà mensilmente con la normale retribuzione.
3) RESPONSABILITA’ PER INADEMPIENZA:
Nel caso di inadempienza anche parziale del sig. ……………………….., delle obbligazioni assunte con il presente patto, la Società è legittimata a pretendere la restituzione delle somme eventualmente già corrisposte in esecuzione del presente patto di non concorrenza, nonché ad esigere il pagamento di una penale pari al triplo dell’intero corrispettivo, di cui al precedente punto 2), fermo restando e impregiudicato, in ogni caso, il diritto della Società di prendere il risarcimento dell’ulteriore maggior danno sofferto in conseguenza di tale inadempimento.
4) RISOLUZIONE ANTICIPATA DEL CONTRATTO:
Il presente patto di non concorrenza potrà essere risolto in qualsiasi momento, previo accordo delle parti, ma l’anticipata risoluzione dovrà risultare da atto scritto.
5) EVENTUALI CONTROVERSIE:
Per qualsiasi controversia relativa al patto di non concorrenza, sarà competente il foro di ………… che le parti indicano in via esclusiva, con esclusione di qualsiasi altro foro eventualmente competente.
Letto, confermato e sottoscritto
Data, ………………………..
Firme
Io sottoscritto sig. …………… dichiaro di approvare, ai sensi e agli effetti di cui agli artt. 1341 e 1342 c.c., la clausola n. 3 (responsabilità per inadempienza).
Firma
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Modello Patto di non Concorrenza Dipendente Word da Scaricare
In questa sezione è presente un modello patto di non concorrenza dipendente da scaricare. Il modulo patto di non concorrenza dipendente compilabile messo a disposizione è in formato DOC, può quindi essere aperto e compilato utilizzando Word o un altro programma che supporta questo formato.
La compilazione è molto semplice, basta infatti inserire i dati mancanti negli spazi presenti nel documento.
Una volta compilato, il fac simile patto di non concorrenza dipendente può essere convertito in PDF o stampato.
Fac Simile Patto di non Concorrenza Dipendente PDF
Di seguito viene messo a disposizione un fac simile patto di non concorrenza dipendente PDF editabile.