In questa pagina è possibile trovare un fac simile relazione annuale sul carattere mutualistico di una cooperativa da scaricare e compilare.
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Relazione Annuale Sul Carattere Mutualistico Di Una Cooperativa
La relazione annuale sul carattere mutualistico è il documento con cui l’organo amministrativo dimostra, insieme al bilancio, che la cooperativa ha mantenuto nell’esercizio la propria natura di impresa mutualistica e, se qualificata, i presupposti della “mutualità prevalente”. Non è un allegato di cortesia: completa la nota integrativa e, di fatto, è il luogo in cui si rendono trasparenti la misura e le modalità degli scambi con i soci, i vantaggi mutualistici praticati, il rispetto delle clausole statutarie protettive e le condizioni oggettive di prevalenza. La base normativa è nel titolo VI del codice civile e nelle disposizioni speciali richiamate dall’articolo 2513 per la verifica della prevalenza, dall’articolo 2514 per le clausole mutualistiche protette, dall’articolo 2428 per gli elementi di governo che confluiscono nella relazione sulla gestione e nel regolamento ministeriale che definisce criteri e parametri di calcolo della prevalenza. Dentro questa cornice si collocano le indicazioni dell’Albo delle società cooperative, che utilizza la relazione e i numeri del bilancio per verificare l’iscrizione nella sezione “a mutualità prevalente” e la permanenza dei requisiti.
Sul piano contenutistico la relazione deve innanzitutto ricondurre l’attività svolta ai fini mutualistici dichiarati nello statuto, mostrando come la cooperativa abbia scambiato prevalentemente con i propri soci utenti o conferenti, ovvero si sia avvalsa prevalentemente della loro prestazione lavorativa, oppure abbia ricevuto da loro beni o servizi in misura superiore alla metà dei corrispondenti flussi complessivi. Non bastano formule generiche: occorre indicare i criteri usati, i riferimenti contabili e la percentuale di prevalenza riscontrata nell’esercizio, distinguendo la tipologia di rapporto mutualistico. Nelle cooperative di utenza o consumo la misura corretta è il rapporto tra vendite e prestazioni rese ai soci e il totale delle vendite e prestazioni; nelle cooperative di lavoro la chiave è il rapporto tra costo del lavoro dei soci e il costo del lavoro complessivo; nelle cooperative agricole o di conferimento è il valore dei conferimenti dei soci rapportato al totale dei conferimenti o della produzione movimentata. I criteri tecnici fissati dal regolamento attuativo aiutano a leggere correttamente le voci di bilancio da porre a numeratore e denominatore, escludendo componenti straordinarie e assicurando omogeneità di perimetro. È buona prassi che la relazione espliciti i conti o le sezioni del bilancio da cui sono tratti i dati e, quando la struttura dei ricavi o dei costi non consente una lettura diretta, illustri gli assestamenti di calcolo che conducono al risultato percentuale.
Il carattere mutualistico non è solo un fatto di numeri, ma anche di regole statutarie osservate in concreto. La relazione dovrebbe dare conto del rispetto delle clausole protettive che connotano la mutualità prevalente: l’indivisibilità delle riserve, la limitazione alla remunerazione del capitale sociale e degli eventuali strumenti finanziari, la devoluzione del patrimonio ai fondi mutualistici in caso di scioglimento oltre il rimborso del capitale effettivamente versato. Questo passaggio, per quanto sintetico, rende verificabile la coerenza tra pratica e statuto e rafforza la legittimazione a beneficiare del regime proprio delle cooperative prevalenti. Nello stesso capitolo trova posto la descrizione dei vantaggi mutualistici concreti praticati ai soci rispetto ai terzi, ad esempio condizioni economiche di miglior favore, accesso preferenziale ai servizi, ristorni deliberati in proporzione agli scambi ai sensi dell’articolo 2545-sexies. Se sono stati riconosciuti ristorni, la relazione ne indica i criteri di imputazione e l’eventuale destinazione, anche per chiarire la coerenza con il risultato d’esercizio e con le destinazioni a riserva. La funzione di della relazione emerge quando, oltre a registrare il risultato di prevalenza, si raccontano in modo comprensibile le scelte gestionali che hanno sostenuto o messo in discussione il carattere mutualistico. È utile spiegare, in coerenza con la relazione sulla gestione, come l’organo amministrativo abbia bilanciato l’interesse dei soci cooperatori con quello della società e con gli interessi degli altri stakeholder; quali politiche commerciali o di approvvigionamento abbiano incentivato gli scambi con i soci; come siano stati gestiti eventuali afflussi di attività verso terzi senza compromettere la prevalenza; quali controlli interni e sistemi informativi si siano adottati per misurare tempestivamente i flussi mutualistici e correggere la rotta in corso d’anno. La trasparenza organizzativa qui non è ornamentale, perché la perdita dei requisiti di prevalenza per due esercizi consecutivi comporta l’uscita dalla relativa sezione dell’Albo, con il venir meno delle agevolazioni collegate e l’obbligo di adeguare l’informativa sociale; la capacità di spiegare le cause di eventuali scostamenti e le misure correttive adottate è quindi parte della responsabilità degli amministratori verso soci e terzi.
La relazione ha anche una dimensione di conformità documentale. Per le cooperative che redigono bilancio ordinario o abbreviato, la nota integrativa deve riportare criteri e risultati della prevalenza ai sensi dell’articolo 2513, mentre la relazione annuale sul carattere mutualistico rende intellegibile la base di tali affermazioni e, di norma, viene allegata al bilancio depositato nel Registro delle imprese insieme agli altri atti di esercizio. L’Albo delle cooperative, nella prassi, richiede che l’informazione sulla prevalenza sia coerente tra nota integrativa, modulistica di deposito e relazione, e utilizza questi elementi anche in sede di revisione cooperativa. Un’attenzione particolare va riservata alle cooperative sociali, per le quali la mutualità si intreccia con finalità di interesse generale; la struttura della relazione non cambia, ma la descrizione dei vantaggi mutualistici comprende anche profili di inserimento lavorativo o di servizi alla persona che richiedono indicatori qualitativi accanto a quelli quantitativi. Nulla impedisce di integrare, quando utile, un prospetto di dettaglio sugli scambi con i soci per tipologia, accompagnato da una descrizione delle politiche di ammissione e di esclusione e dei criteri di partecipazione alla vita sociale, così da fornire alla revisione un quadro completo e facilmente verificabile.
Sul versante dei rischi la relazione è il primo presidio contro contestazioni su dichiarazioni non veritiere. L’amministratore che attesti la prevalenza senza dati o con criteri non conformi si espone alle responsabilità proprie delle false comunicazioni sociali e, sul piano amministrativo, ai rilievi della vigilanza cooperativa; non è un caso che molte cooperative adottino procedure interne di “chiusura mutualistica” analoghe a quelle del bilancio, con riconciliazioni tra contabilità e database soci, validazioni incrociate tra ufficio commerciale, personale e amministrazione e conservazione delle evidenze in un fascicolo a disposizione del revisore. La stessa scelta di dare conto, in relazione, di eventuali criticità e del loro superamento rafforza la credibilità del documento e tutela l’ente in sede di revisione.
Esempio di Relazione Annuale Sul Carattere Mutualistico Di Una Cooperativa
Di seguito è possibile trovare un esempio di relazione annuale sul carattere mutualistico di una cooperativa.
Riportiamo [riporto] i criteri e le modalità operative seguite nella gestione sociale per il conseguimento dello scopo mutualistico, assoggettati ai nostri [miei] controlli e a verifiche di conformità:
-nell’attività di verifica della gestione amministrativa della Cooperativa, svolta anche attraverso la regolare partecipazione alle assemblee dei Soci e alle riunioni del Consiglio di amministrazione, il Collegio Sindacale [Sindaco Unico] ha potuto positivamente constatare il concreto rispetto della previsione contenuta nell’art. 2545 c.c. circa la conformità dei criteri seguiti nella gestione sociale, per il conseguimento dello scopo mutualistico. Si attesta inoltre che gli stessi criteri sono adeguatamente illustrati dagli Amministratori nella Relazione sulla gestione [Nota Integrativa ovvero in calce allo Stato Patrimoniale], allegata al bilancio [facente parte integrante del bilancio] sottoposto alla Vostra approvazione;
-ai sensi dell’art. 2528 c.c. il Collegio Sindacale [Sindaco Unico] dà atto che gli Amministratori, nella Nota Integrativa [ovvero in calce allo Stato Patrimoniale] facente parte integrante del bilancio sottoposto alla Vostra approvazione, hanno illustrato le ragioni delle determinazioni assunte con riguardo all’ammissione dei nuovi Soci;
-ai sensi dell’art. 2513 c.c. il Collegio [Sindaco Unico] dà atto che gli Amministratori hanno documentato e quantificato la condizione di scambio mutualistico con i Soci relativamente all’esercizio 202X, nella Nota Integrativa [ovvero in calce allo Stato Patrimoniale]. La percentuale di prevalenza documentata dagli Amministratori, così come le modalità seguite nella rilevazione della medesima, appaiono al Collegio Sindacale [Sindaco Unico] rispondenti alle norme di legge in materia ed alle interpretazioni sino ad oggi fornite dalle Amministrazioni competenti. In particolare, in relazione ai criteri con i quali viene determinata la prevalenza dello scambio mutualistico, Vi confermiamo [confermo] che la Cooperativa realizza detto scambio con i soci attraverso [… completare…].
Lo scambio mutualistico intrattenuto con i soci trova pertanto la sua espressione nel conto economico all’interno della voce X “Voce di bilancio”.
Vi diamo [do] atto che, conseguentemente, sono stati presi in considerazione i rapporti tra [inserire la tipologia di scambio] ed è risultata la seguente condizione di prevalenza:
dettagliare la % di prevalenza;
Si può pertanto affermare che la condizione oggettiva di prevalenza di cui all’art. 2513 c.c. è raggiunta [non è raggiunta], in quanto l’attività svolta con i soci rappresenta l’XX,XX% in termini di valore dell’attività complessiva, svolta con i soci e con i terzi.
-Il Collegio Sindacale [Sindaco Unico] informa dell’avvenuto recepimento degli esiti della vigilanza ai sensi del d.lgs. n. 220/2002 e dà atto che gli Amministratori hanno provveduto a informare i soci circa gli esiti della più recente revisione cooperativa o ispezione straordinaria nel rispetto dei modi e delle tempistiche previste dall’art. 15 l. n. 59/1992.
Fac Simile Relazione Annuale Sul Carattere Mutualistico della Cooperativa Editabile da Scaricare
In questa sezione è presente un modello relazione annuale sul carattere mutualistico di una cooperativa da scaricare. Il modulo relazione annuale sul carattere mutualistico di una cooperativa compilabile messo a disposizione è in formato DOC, può quindi essere aperto e compilato utilizzando Word o un altro programma che supporta questo formato.
La compilazione è molto semplice, basta infatti inserire i dati mancanti negli spazi presenti nel documento.
Una volta compilato, il fac simile relazione annuale sul carattere mutualistico di una cooperativa può essere convertito in PDF o stampato.
