In questa pagina è possibile trovare un fac simile relazione del liquidatore al bilancio finale di liquidazione da scaricare e compilare.
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Relazione Del Liquidatore Al Bilancio Finale Di Liquidazione
La relazione del liquidatore al bilancio finale di liquidazione è l’atto che chiude il cerchio della fase liquidatoria e consente a soci, terzi e Registro delle Imprese di comprendere come l’organo abbia amministrato la società dopo lo scioglimento, con quali criteri abbia realizzato l’attivo e soddisfatto il passivo e perché i numeri del bilancio finale e del piano di riparto siano attendibili. Il suo fondamento è nel codice civile che, una volta intervenuta una causa di scioglimento e nominati i liquidatori, affida a questi ultimi la gestione della società per la sola finalità di liquidare il patrimonio, saldare i debiti, riscuotere i crediti e restituire l’eventuale residuo ai soci. Il bilancio finale che viene depositato con la relazione è un bilancio di realizzo, redatto con criteri liquidatori e non più di funzionamento, e va letto alla luce del principio contabile OIC 5 che disciplina il passaggio dalla gestione ordinaria alla liquidazione e governa la rappresentazione dei fatti tipici di questa fase.
Sul piano sostanziale la relazione deve spiegare perché la società è stata posta in liquidazione, come si è formato l’inventario iniziale e in che modo si è proceduto alla dismissione degli elementi dell’attivo e alla definizione dei rapporti passivi. L’attenzione non è rivolta alla sola aritmetica dei saldi, ma al metodo: il liquidatore deve chiarire i criteri adottati per la stima e la vendita dei cespiti, la riscossione dei crediti e l’eventuale transazione delle posizioni litigiose, illustrando le ragioni delle scelte e l’economicità delle operazioni rispetto alle alternative praticabili. Nella stessa logica è necessario dare conto dei contratti pendenti che sono stati risolti, di quelli mantenuti per esigenze di chiusura e dei rapporti di lavoro cessati, con l’indicazione della regolarizzazione delle spettanze e dei versamenti dovuti agli enti previdenziali. L’area fiscale merita un passaggio specifico, perché durante la liquidazione permangono obblighi dichiarativi e di versamento: la relazione dovrebbe attestare l’allineamento di IVA, imposte dirette e tributi locali, segnalare eventuali crediti tributari incassati o da incassare e motivare eventuali accantonamenti per rischi di accertamento o contenzioso.
La parte contabile non si esaurisce nella riproduzione dello stato patrimoniale finale. Chi redige deve raccontare i criteri liquidatori seguiti per la valutazione delle poste residue e per la quantificazione dei fondi, indicare se si è fatto ricorso a stime prudenziali per componenti di attivo non prontamente realizzabili, chiarire le motivazioni degli accantonamenti per oneri e per rischi connessi a giudizi pendenti o a garanzie ancora efficaci e illustrare l’eventuale differenza tra valore contabile e prezzo di realizzo dei beni ceduti. La stessa chiarezza va riservata alle forme di finanziamento dei soci: i rimborsi di prestiti infruttiferi o fruttiferi devono risultare compatibili con il divieto di pagamenti ai soci prima della soddisfazione dei creditori e con l’eventuale postergazione; la relazione, se vi sono stati rimborsi, deve spiegare i presupposti giuridici e finanziari della loro legittimità e le cautele adottate a tutela della par condicio creditorum. Quando esistono posizioni non ancora definite al momento della chiusura, la relazione motiva l’adeguatezza degli accantonamenti e la ragione per cui, nonostante tali incertezze, il bilancio può dirsi finale. Il centro operativo del documento è l’illustrazione del piano di riparto. Il liquidatore deve dimostrare che ogni debito sociale è stato pagato o accantonato, che eventuali garanzie per creditori non ancora soddisfatti sono idonee e che il patrimonio residuo, se positivo, è realmente distribuibile ai soci in proporzione ai rispettivi diritti o secondo le diverse disposizioni statutarie. La relazione spiega la struttura del riparto, l’eventuale presenza di somme vincolate per un periodo a tutela di posizioni incerte e le modalità concrete di erogazione ai soci dopo la scadenza dei termini di reclamo. A questo proposito è opportuno ricordare che l’approvazione del bilancio finale avviene con le regole fissate dal codice civile sulla pubblicità e sui reclami dei soci, che possono impugnare il documento nei limiti temporali previsti; la distribuzione ai soci, pur successiva a tale scadenza, resta subordinate alla condizione essenziale della piena tutela dei creditori, la cui insoddisfazione esporrebbe il liquidatore e i percipienti a responsabilità e azioni restitutorie.
La relazione è anche lo spazio in cui si rende conto della governance della liquidazione. È utile indicare gli atti autorizzati dall’assemblea quando richiesto, i rapporti con l’organo di controllo o con il revisore se presenti, gli eventuali pareri acquisiti e le ragioni delle scelte gestionali più significative. In presenza di contenziosi, la narrazione non deve limitarsi a elencare procedimenti, ma deve spiegare le motivazioni delle transazioni, i criteri economici di convenienza che le hanno suggerite e gli effetti sul risultato di liquidazione. Un cenno alla trasparenza verso i soci e alla tenuta della documentazione durante la procedura, con l’indicazione del luogo dove le scritture contabili e i libri sociali saranno custoditi per il periodo legale, completa il quadro e consente a chi subentra di conoscere i riferimenti per eventuali consultazioni future.
Sul piano formale la relazione si lega strettamente al deposito del bilancio finale presso il Registro delle Imprese. Una volta depositati il bilancio e la relazione, decorrono i termini previsti per i reclami dei soci; se non vi sono impugnazioni, il documento si intende approvato e il liquidatore può procedere all’esecuzione del riparto e agli adempimenti conclusivi, fino alla domanda di cancellazione della società. La relazione dovrebbe anticipare queste mosse, indicando la tempistica stimata per la chiusura e le attività che saranno compiute tra l’approvazione e la cancellazione, dalla chiusura dei conti all’estinzione dei rapporti residuali con l’amministrazione finanziaria e gli enti previdenziali. L’estinzione della società non fa scomparire immediatamente le ragioni dei terzi insoddisfatti, che possono agire nei limiti consentiti contro i liquidatori e contro i soci nei limiti di quanto ricevuto; anche per questo il documento deve essere accurato e coerente con i numeri, perché diventa un riferimento in caso di contestazioni successive.
Esempio di Relazione Del Liquidatore Al Bilancio Finale Di Liquidazione
Di seguito è possibile trovare un esempio di relazione del liquidatore al bilancio finale di liquidazione.
RELAZIONE DEL LIQUIDATORE AL BILANCIO FINALE DI LIQUIDAZIONE
Società: [Denominazione completa] – [Forma giuridica] – in liquidazione
Sede legale: [Comune, indirizzo, CAP, Provincia] – C.F./P.IVA [] – Iscr. Reg. Imprese [sede] n. [] – R.E.A. []
Capitale sociale sottoscritto/versato: € [_______]
PEC della società: []
Liquidatore/i: [Nome/i, CF, data nomina, atto e notaio/verbale assembleare]
Organo di controllo (se esistente): [Collegio Sindacale/Sindaco unico/Revisore] – [nominativo/i]
Egregi Soci,
in esecuzione del mandato conferitomi ai sensi dell’art. 2487 c.c., sottopongo alla Vostra approvazione il bilancio finale di liquidazione della società [Denominazione] in liquidazione, corredato dal piano di riparto e dalla presente relazione illustrativa sull’attività svolta e sull’assetto finale della gestione.
1. Premesse, provvedimenti societari e quadro di riferimento
La società è stata dichiarata sciolta ai sensi dell’art. 2484, comma 1, n. [] c.c. per la seguente causa: [descrizione sintetica: decorso del termine/statuto, impossibilità di conseguire l’oggetto sociale, delibera assembleare, altre]. Con delibera dell’assemblea straordinaria del [data], **rogito [Notaio], rep. n. []**, è stata posta in liquidazione e nominato/i il/i sottoscritto/i quale/i Liquidatore/i, conferendo i poteri di legge e quelli ulteriori indicati nella delibera medesima. Eventuali pregresse operazioni straordinarie (fusioni, scissioni, trasformazioni) e la situazione del capitale sociale sono riepilogate nella Sezione Documentale del bilancio finale; alla data di avvio della liquidazione la compagine sociale e la ripartizione del capitale risultavano come da Allegato A (tabella soci con percentuali e versamenti).
2. Criteri seguiti e attività di liquidazione
Con l’assunzione dell’incarico sono state eseguite le attività previste dagli artt. 2487-bis e 2489 c.c., con predisposizione dell’inventario iniziale di liquidazione, comunicazioni agli uffici competenti, apertura/gestione del conto dedicato, ricognizione dei rapporti giuridici in essere, pubblicità legale degli atti. È stata curata la realizzazione dell’attivo mediante riscossione dei crediti verso clienti e terzi, dismissione di cespiti e rientro di eventuali depositi e cauzioni; sono stati definiti i debiti e composti i rapporti pendenti con fornitori, locatori, istituti di credito, dipendenti e collaboratori, ivi compresi TFR e competenze di fine rapporto, nonché le posizioni fiscali e previdenziali fino alla data di cessazione. Sono stati risolti o fatti cessare i contratti pendenti incompatibili con la liquidazione; i rapporti necessari alla chiusura sono stati mantenuti fino all’ultimazione delle operazioni. Eventuali procedimenti contenziosi sono stati definiti o transatti; ove pendenti, sono stati accantonati fondi rischi coerenti con le migliori stime disponibili come da nota esplicativa al bilancio finale. Gli adempimenti fiscali e comunicativi (dichiarazioni periodiche, versamenti, comunicazioni ANPAL/INPS/INAIL/AE, chiusura posizioni) sono stati eseguiti nei termini di legge o pianificati per l’ultimazione contestuale al deposito del bilancio finale.
3. Situazione patrimoniale conclusiva e criteri di valutazione
Il bilancio finale di liquidazione alla data [data di chiusura] è stato redatto nel rispetto dell’art. 2490 c.c. e dei principi di redazione applicabili, tenendo conto della natura liquidatoria dell’esercizio, della prevalenza dei valori di realizzo e della congruità degli accantonamenti per oneri di chiusura e rischi residui. L’attivo è composto da [descrizione sintetica: cassa/banca, crediti residui, eventuali immobilizzazioni residue, altri valori], il passivo da [debiti residui, fondi rischi/oneri, imposte]. Il risultato complessivo delle operazioni di liquidazione è [avanzo/disavanzo] pari a € [________], come evidenziato nel prospetto economico allegato. I criteri di valutazione utilizzati per le poste residue (crediti incerti, immobilizzazioni da cedere, fondi rischi) sono specificati nella Nota esplicativa allegata al bilancio finale (Allegato B).
4. Rapporti con i soci e vantaggi/particolarità
Non risultano in essere richieste di recesso o pretese non definite tra soci e società; eventuali rimborsi di finanziamenti soci infruttiferi o fruttiferi sono stati regolati nel rispetto degli artt. 2467 e 2491 c.c., previa verifica della non pregiudizialità per i creditori e previa estinzione delle passività sociali. Non sussistono azioni di responsabilità pendenti verso amministratori o sindaci; qualora esistenti, sono illustrate le determinazioni assunte in ordine alla loro prosecuzione o eventuale rinuncia con motivazione di convenienza.
5. Piano di riparto dell’attivo e opposizioni dei creditori
Dalla situazione finale emerge la disponibilità di un attivo netto distribuibile ai soci pari a € [________], al netto di spese di liquidazione, oneri fiscali e accantonamenti residui. È stato predisposto il piano di riparto che prevede l’assegnazione pro-quota ai soci in proporzione alle rispettive partecipazioni risultanti dall’elenco soci aggiornato (Allegato A) ovvero secondo le diverse previsioni statutarie o deliberazioni assembleari intervenute. Ai sensi dell’art. 2493 c.c., il riparto potrà essere eseguito decorso il termine di legge per le eventuali opposizioni dei creditori, decorrente dall’iscrizione del bilancio finale presso il Registro delle Imprese; sino a tale scadenza le somme rimarranno vincolate. In caso di opposizione, si provvederà secondo le decisioni dell’autorità competente o, ove ammissibile, mediante prestazione di idonea garanzia.
6. Scritture contabili, libri sociali e conservazione
Terminate le operazioni, le scritture contabili, i libri sociali e la documentazione amministrativa e tecnica saranno custoditi per il termine legale presso [luogo di conservazione: studio del liquidatore/sede di terzi/notaio/altro], come comunicato al Registro delle Imprese ai sensi dell’art. 2496 c.c. Restano disponibili gli originali dei contratti, manuali e certificazioni impiantistiche, i registri di sicurezza e l’eventuale documentazione sanitaria/ambientale, a disposizione delle autorità competenti e degli aventi diritto.
7. Adempimenti conclusivi e cancellazione
Depositato il bilancio finale di liquidazione, la presente relazione e il piano di riparto presso il Registro delle Imprese, e decorso il termine per le opposizioni senza reclami ovvero definite le eventuali opposizioni, si procederà all’esecuzione del riparto, alla richiesta di cancellazione della società dal Registro ai sensi dell’art. 2495 c.c. e alla chiusura delle residue posizioni fiscali e previdenziali. Con l’approvazione del bilancio finale e del piano di riparto e con il decorso dei termini di cui all’art. 2493 c.c., il liquidatore si intenderà liberato per la propria gestione, salvo il caso di dolo o colpa grave.
8. Proposta deliberativa ai Soci
Alla luce di quanto precede propongo: di approvare il bilancio finale di liquidazione alla data [data], unitamente alla presente relazione e al piano di riparto; di approvare l’operato del Liquidatore per tutta la durata del mandato, con espressa liberatoria nei limiti di legge; di autorizzare l’esecuzione del riparto nei tempi e modi indicati, una volta decorsi i termini di legge e in mancanza di opposizioni; di confermare il luogo di conservazione delle scritture come sopra indicato e di autorizzare la cancellazione della società dal Registro delle Imprese una volta ultimati gli adempimenti.
Resto a disposizione per ogni ulteriore chiarimento e per l’esibizione della documentazione di supporto.
[Luogo], [data]
Il Liquidatore
[Nome e Cognome] – [eventuale qualifica]
[Firma autografa / Firma digitale]
Allegati
A) Elenco soci e riparto capitale alla data di messa in liquidazione (con percentuali e versamenti)
B) Bilancio finale di liquidazione (stato patrimoniale, conto economico delle operazioni di liquidazione, nota esplicativa)
C) Piano di riparto dell’attivo
D) Prospetto riepilogativo realizzi e pagamenti di liquidazione
E) Elenco contratti risolti e rapporti definiti; situazione contenziosi e relativi esiti/accantonamenti
F) Attestazioni impiantistiche e documentazione di conformità rilevante (se funzionali alla chiusura)
G) Eventuale parere dell’Organo di controllo/revisore sul bilancio finale (ove previsto dallo statuto o dalla legge)
Fac Simile Relazione Del Liquidatore Al Bilancio Finale Di Liquidazione Word da Scaricare
In questa sezione è presente un modello relazione del liquidatore al bilancio finale di liquidazione da scaricare. Il modulo relazione del liquidatore al bilancio finale di liquidazione compilabile messo a disposizione è in formato DOC, può quindi essere aperto e compilato utilizzando Word o un altro programma che supporta questo formato.
La compilazione è molto semplice, basta infatti inserire i dati mancanti negli spazi presenti nel documento.
Una volta compilato, il fac simile relazione del liquidatore al bilancio finale di liquidazione può essere convertito in PDF o stampato.
