In questa pagina è possibile trovare un fac simile richiesta fido bancario da scaricare e compilare.
Indice
Richiesta di Fido Bancario
Il fido bancario, detto anche affidamento, rappresenta una forma di credito che un istituto bancario o finanziario mette a disposizione di un cliente, sia esso un privato, un’azienda o un professionista titolare di partita IVA. Si traduce in un’apertura di credito che consente al beneficiario di prelevare somme entro un tetto massimo prestabilito, mantenendo la libertà di utilizzare le somme solo quando se ne presenti la necessità. È un meccanismo flessibile e diverso dai prestiti tradizionali, perché gli interessi si calcolano solo sul denaro effettivamente usato e per il periodo in cui viene impiegato, mentre nel prestito personale o aziendale l’importo è erogato integralmente e gli interessi decorrono sull’intera somma sin dall’inizio.
I fidi bancari si distinguono principalmente in forme temporanee, vincolate a una scadenza, e in forme a revoca, che non sono subordinate a un termine prefissato ma possono essere interrotte da ognuna delle parti, previa comunicazione. L’avere a disposizione una linea di credito a revoca, come accade con lo scoperto di conto corrente, garantisce al cliente una certa elasticità nel gestire i flussi di cassa, coprendo eventuali scoperti temporanei. È tuttavia fondamentale tenere presente che l’istituto di credito mantiene il potere di chiedere il rientro della somma messa a disposizione, perciò non si può considerare questa soluzione come una risorsa assicurata in modo stabile. Inoltre, usufruire di un fido implica il pagamento di interessi calcolati periodicamente (in genere su base trimestrale, semestrale o annuale), oltre che, in taluni casi, di ulteriori oneri come le commissioni di massimo scoperto se si supera la somma convenuta.
Per ottenere un fido bancario, il cliente deve rivolgersi al proprio istituto di credito, presentando una domanda formale e compilando i moduli dedicati. L’ente avvia poi un’istruttoria, ovvero una valutazione che mira a stabilire l’affidabilità del richiedente. Questo procedimento, sebbene sia meno strutturato rispetto a quello di un finanziamento classico, comporta comunque un’analisi reddituale e patrimoniale per verificare la capacità del debitore di fare fronte ai rimborsi. Una volta conclusa la fase istruttoria, la banca delibera se accogliere o respingere la richiesta, definendo i limiti di utilizzo (massimale e durata nel caso dei fidi a tempo determinato). Se l’esito è positivo, il fido viene formalizzato in un contratto che specifica, tra l’altro, il tasso di interesse, l’importo concordato e i costi aggiuntivi.
La somma effettiva concessa e le condizioni applicate dal creditore dipendono da vari fattori, come la storia creditizia e la solidità economica del richiedente, nonché da eventuali garanzie personali o reali fornite. Soprattutto per i professionisti e le imprese, l’istruttoria può includere l’esame dei bilanci, lo storico della liquidità e la prevedibilità dei futuri ricavi, in modo da calcolare con prudenza l’entità del fido concedibile. Una volta aperto, il fido va gestito responsabilmente, poiché un uso improprio (ad esempio, sforamenti ripetuti e non autorizzati) può costare caro in termini di commissioni e potrebbe condurre la banca a revocare l’affidamento.
Chi intende servirsi di un fido bancario dovrebbe valutare con attenzione le condizioni di utilizzo, la frequenza di calcolo degli interessi e i possibili costi di sconfinamento, facendo un raffronto tra proposte di diversi istituti per individuare quella più vantaggiosa. È sempre buona norma chiedere chiarimenti su qualsiasi clausola contrattuale appaia poco chiara, così da evitare incomprensioni che potrebbero sfociare in oneri imprevisti o in una revoca anticipata del fido. Il confronto con il personale di filiale o con un consulente di fiducia può aiutare a comprendere il meccanismo di funzionamento dell’affidamento e a stabilire l’ammontare più adatto alle proprie necessità di liquidità, evitando così di pagare interessi inutili o di ritrovarsi in situazioni di potenziale esposizione finanziaria.
Esempio Lettera Richiesta Fido Bancario
Di seguito è possibile trovare un esempio di richiesta fido bancario.
Oggetto: apertura di conto corrente con fido
Spett. Banca,
la nostra azienda, ha necessità di aprire un conto corrente presso di Voi, con un fido di scoperto di conto e un castelletto per sconto tratte e cambiali, sia per l’Italia che per l’estero.
Alleghiamo una copia del bilancio al ….. , sicuri della sua utilità per la gestione della pratica.
A Vostra disposizione per ogni chiarimento, distintamente salutiamo.
Firma
oppure
Oggetto: apertura di conto corrente con fido Spett. Banca,
siamo interessati ad ottenere un fido per il valore di € ….. contro il deposito dei seguenti effetti/titoli:
tratte accettate, valore di € ….. valore di € …..
azioni ….. della società
titoli di Stato, valore € …..
In attesa di risposta, porgiamo distinti saluti.
Firma
Modello Richiesta Fido Bancario Editabile da Scaricare
In questa sezione è presente un modello richiesta fido bancario da scaricare. Il modulo richiesta fido bancario compilabile messo a disposizione è in formato DOC, può quindi essere aperto e compilato utilizzando Word o un altro programma che supporta questo formato.
La compilazione è molto semplice, basta infatti inserire i dati mancanti negli spazi presenti nel documento.
Una volta compilato, il fac simile richiesta fido bancario può essere convertito in PDF o stampato.