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Indice
Scrittura Privata Per Utilizzo Pozzo
La scrittura privata per l’utilizzo di un pozzo serve a regolare, in modo chiaro e provabile, il rapporto tra chi detiene o gestisce il pozzo e chi intende attingere acqua, fissando oggetto, limiti e condizioni d’uso, accessi, oneri, responsabilità e durata. Il contratto non “crea” il diritto di prelievo sulla risorsa idrica, perché in Italia tutte le acque superficiali e sotterranee appartengono al demanio e il loro utilizzo è subordinato a titolo amministrativo: la scrittura privata funziona quindi come cornice civilistica che disciplina i rapporti tra le parti, ma deve essere coerente e subordinata alla concessione o alle regole semplificate che l’ordinamento prevede per taluni usi, pena l’inefficacia e il rischio di sanzioni. La base legale è nell’articolo 144 del Codice dell’Ambiente, che afferma la natura pubblica delle acque e rimette a concessione la derivazione, con procedimenti gestiti da Regioni e enti competenti; le stesse amministrazioni chiariscono che il prelievo richiede un provvedimento, salvo ipotesi particolari previste nei regolamenti regionali. In pratica, prima di firmare il contratto occorre indicare gli estremi della concessione di derivazione o la comunicazione/denuncia prevista per gli utilizzi domestici laddove ammessi, e richiamare espressamente che l’efficacia dell’accordo dipende dal mantenimento di quel titolo.
Quando l’utilizzo riguarda acqua destinata al consumo umano, il profilo sanitario non può restare implicito. Il contratto dovrebbe distinguere tra uso potabile e uso non potabile (irrigazione, usi tecnici), perché la prima ipotesi attiva gli obblighi del Decreto legislativo 18/2023 che recepisce la direttiva UE sulle acque destinate al consumo umano. Nel testo è prudente vincolare l’uso potabile al rispetto degli standard e alla gestione del rischio lungo la “filiera” dell’acqua, prevedendo piani di controllo e analisi a carico della parte che distribuisce o utilizza, con rinvio ai protocolli regionali e alla vigilanza delle autorità sanitarie competenti. La clausola di conformità sanitaria tutela entrambe le parti: il fornitore evita che l’acqua sia usata per scopi incompatibili senza controlli, l’utilizzatore sa quali verifiche rendono l’acqua conforme.
Il contratto deve descrivere con precisione l’oggetto e i limiti materiali dell’uso. È opportuno individuare il pozzo con riferimenti catastali, coordinate o planimetria, indicare profondità, portata autorizzata, quote massime di prelievo e usi consentiti, richiamare i limiti stagionali o le eventuali misure di emergenza per siccità emanate dall’autorità. Per evitare contenziosi, conviene legare il prelievo a dispositivi di misura, disciplinare chi sostiene l’energia per le pompe, chi fa manutenzione e come si ripartiscono i costi di riparazioni e adeguamenti, fissando un diritto di accesso ai luoghi e di ispezione preannunciata per controlli e manutenzioni, sempre nel rispetto della proprietà e della sicurezza del sito. Visto che i pozzi e le condotte sono manufatti “di confine” anche in senso tecnico, nel redigere la scrittura privata va ricordata la disciplina codicistica sulle distanze legali: i pozzi e le cisterne devono essere collocati ad almeno due metri dal confine; le tubazioni d’acqua, pure o luride, devono rispettare almeno un metro, fatti salvi regolamenti locali più restrittivi. Inserire nel contratto un richiamo a tali distanze, o la dichiarazione che le opere esistenti le rispettano, elimina una delle contestazioni più frequenti tra vicini.
Se per utilizzare il pozzo occorre far passare condotte o cavidotti nella proprietà di terzi, la scrittura privata tra “fornitore” e “utilizzatore” non basta a rendere quel passaggio opponibile ai proprietari confinanti e ai loro aventi causa: serve una servitù di acquedotto. Il codice prevede, persino coattivamente, l’obbligo del vicino di dare passaggio alle acque a chi ha diritto di utilizzarle; ma la costituzione volontaria di una servitù che incida stabilmente su un fondo richiede atto idoneo alla trascrizione nei registri immobiliari (atto pubblico o scrittura privata autenticata). In mancanza, l’accordo resta un vincolo personale tra le parti, efficace tra loro ma non verso terzi. Per questo è utile distinguere nel progetto contrattuale: scrittura privata semplice per regolare la fornitura e i costi se l’intero tracciato sta sulla proprietà del concedente; atto notarile con trascrizione se occorre gravare il fondo altrui con un diritto reale di passaggio dell’acqua o delle tubazioni.
Sul piano economico e tecnico la scrittura dovrebbe precisare corrispettivo, criteri di conteggio dei volumi, modalità e termini di pagamento, garanzie in caso di morosità, oltre all’allocazione dei rischi in caso di guasti, contaminazioni o siccità che riducano la portata. Una clausola di forza maggiore calibrata sugli eventi idrici anomali tutela il gestore del pozzo da responsabilità per inadempimenti non imputabili e consente di sospendere o ridurre l’erogazione entro parametri trasparenti; allo stesso modo, in caso di uso potabile, è opportuno disciplinare chi interrompe la distribuzione se i risultati analitici o le autorità sanitarie lo impongono, con obbligo di immediata comunicazione e piani di ripristino.
Il tema della responsabilità per danni ambientali e verso terzi merita una sezione dedicata. L’accordo può imporre all’utilizzatore di non reimmettere acque contaminate nelle strutture del pozzo o nell’area di captazione, di usare l’acqua solo per gli scopi autorizzati e di manlevare il proprietario da sanzioni derivanti da usi eccedenti il titolo amministrativo. Altrettanto, il gestore del pozzo può garantire la diligenza nella manutenzione, la custodia dell’area, la protezione delle testate e la conformità degli impianti elettrici, con coperture assicurative adeguate per responsabilità civile.
Quanto alla forma, la scrittura privata firmata identifica la provenienza delle dichiarazioni; per renderne opponibile la data a terzi è buona pratica attribuire “data certa” tramite registrazione, firma digitale con marcatura temporale o scambio via PEC che conservi integralmente atto e allegati. Se l’accordo integra o modifica il contenuto della concessione idrica, va previsto che le parti cooperino negli adempimenti verso l’ente rilasciante; se introduce un uso nuovo o aggiuntivo, è prudente subordinare l’efficacia alla preventiva autorizzazione dell’autorità competente, perché nella materia delle acque la priorità spetta sempre al titolo pubblico, non al contratto.
In contesti agricoli o tra fondi vicini la scrittura privata può funzionare come accordo di somministrazione idrica a tempo determinato, rinnovabile e revocabile per interesse pubblico, con clausole di revisione del prezzo legate ai costi energetici e con facoltà di sospensione in caso di limitazioni imposte dall’autorità idrica; nelle corti condominiali può disciplinare l’uso del pozzo per irrigazione o servizi comuni, chiarendo che l’acqua non è destinata al consumo umano salvo conformità al quadro sanitario e alle decisioni dell’assemblea. In tutti i casi, una buona allegazione tecnica (planimetria, profilo del pozzo, estremi del titolo amministrativo, schema dell’impianto, calendario dei controlli analitici, attestati di conformità elettrica) riduce i rischi e velocizza la gestione del rapporto. Per i manufatti nuovi o da regolarizzare è sempre opportuno verificare anche il rispetto delle distanze legali dal confine e dei regolamenti locali sul verde e sulle opere interrate, perché i limiti del codice civile si affiancano e non escludono regole comunali più severe.
Esempio di Scrittura Privata Per Utilizzo Pozzo
Di seguito è possibile trovare un esempio di scrittura privata per utilizzo pozzo.
Tra il Concedente (proprietario/gestore del pozzo): __________________________________________________________, C.F./P.IVA ____________________________, con sede/domicilio in __________________________________________, via __________________________________ n. ________, CAP __________, Comune ______________________ (________), PEC/e-mail ________________________________, in persona di ______________________________________, nato/a a __________________________ il ______________________, documento n. ______________________,
e l’Utilizzatore: __________________________________________________________, C.F./P.IVA ____________________________, con sede/domicilio in __________________________________________, via __________________________________ n. ________, CAP __________, Comune ______________________ (________), PEC/e-mail ________________________________, in persona di ______________________________________, nato/a a __________________________ il ______________________, documento n. ______________________,
congiuntamente “le Parti”, si conviene e si stipula quanto segue.
1. Oggetto e identificazione del pozzo. Il Concedente concede all’Utilizzatore l’uso dell’acqua emunta dal pozzo sito in __________________________________________, mappale/i __________________, coordinate ____________________, profondità circa __________ m, con portata autorizzata pari a __________ l/s o __________ mc/anno. Il pozzo è identificato dalla concessione/denuncia n. ______________________ rilasciata da ______________________ in data ________. Planimetria e scheda tecnica sono allegate (Allegato A).
2. Titolo amministrativo e subordinazione. L’efficacia del presente contratto è subordinata al mantenimento/ottenimento del titolo di derivazione (concessione/denuncia/altro) n. ______________________; in mancanza o in caso di revoca/sospensione, l’erogazione è sospesa di diritto senza responsabilità del Concedente, salvo conguagli per i consumi già effettuati.
3. Destinazione d’uso dell’acqua. L’acqua è destinata a uso ______________________________________________ (es. irriguo/tecnico/antincendio/domestico non potabile/potabile). In caso di uso potabile, l’Utilizzatore si impegna a rispettare i requisiti igienico-sanitari vigenti, ad attuare i controlli analitici secondo il Piano di controllo allegato (Allegato D) e a sospendere immediatamente l’uso potabile in presenza di non conformità.
4. Limiti quantitativi e priorità. Il prelievo massimo consentito è fissato in __________ mc/anno e __________ l/s di punta, nel rispetto della concessione e di eventuali ordinanze di limitazione; in caso di siccità o riduzioni imposte dall’autorità competente, l’erogazione potrà essere ridotta proporzionalmente previa comunicazione scritta.
5. Punti di consegna, misurazione e perdite. La consegna avviene al punto ______________________ (valvola/pozzetto), come da schema Allegato C. I volumi sono misurati da contatore marca ______________________ matricola ______________________, installato a cura e spese di ______________________; le letture di inizio e fine periodo saranno verbalizzate (Allegato E). Le perdite a valle del punto di consegna sono a carico dell’Utilizzatore.
6. Condotte e accessi. Le tubazioni di adduzione passano/non passano su fondi di terzi. Se è necessario il passaggio su fondo altrui, le Parti dichiarano che è stata costituita/si costituirà apposita servitù con atto idoneo alla trascrizione; fino ad allora il presente accordo ha efficacia meramente obbligatoria tra le Parti. L’Utilizzatore consente l’accesso con preavviso di __________ ore per letture, manutenzioni e verifiche di sicurezza.
7. Manutenzione e responsabilità impiantistica. Il Concedente cura la manutenzione del pozzo, pompe e quadro fino al punto di consegna; l’Utilizzatore cura la manutenzione della rete a valle. Eventuali guasti a valle non legittimano sospensione dei pagamenti se non per la quota documentata di acqua non erogata. Il Concedente mantiene presidi di sicurezza e protezione dell’area di captazione.
8. Corrispettivi, fatturazione e pagamenti. L’Utilizzatore corrisponderà: quota fissa annua € ______________________ oltre/compresa IVA __%, e corrispettivo variabile € ______/mc sui volumi misurati. Fatturazione mensile/trimestrale/annuale con scadenza pagamento a ________ giorni data fattura su IBAN ______________________. In caso di ritardo, interessi moratori al tasso ______________________ e addebito spese di sollecito € ______________________.
9. Garanzie e morosità. A garanzia degli obblighi di pagamento, l’Utilizzatore presta deposito cauzionale di € ______________________ / fideiussione n. ______________________ rilasciata da ______________________. Decorso inutilmente il termine di __ giorni dalla diffida, il Concedente potrà sospendere l’erogazione e/o risolvere il contratto ai sensi della clausola n. 14.
10. Qualità dell’acqua e controlli. Il Concedente mette a disposizione gli esiti analitici disponibili relativi al pozzo; l’Utilizzatore esegue, con frequenza ____________________, le analisi previste dal Piano di controllo per l’uso dichiarato. In caso di non conformità o sospetto di contaminazione, l’Utilizzatore interrompe l’uso per gli scopi vietati e informa entro ** ore** il Concedente; quest’ultimo collabora agli accertamenti e agli eventuali interventi di ripristino.
11. Divieti e uso corretto. È vietato utilizzare l’acqua per scopi diversi da quelli autorizzati, nonché cederla a terzi senza consenso scritto del Concedente. Sono vietati allacci abusivi, manomissioni dei sigilli e qualsiasi reimmissione nelle strutture del pozzo o nell’area di captazione di acque contaminate o di ritorno.
12. Oneri energetici e ripartizione costi. I consumi elettrici per il sollevamento sono a carico di ______________________; in alternativa, si conviene un corrispettivo forfettario pari a € ______________________/mc che include i costi energetici. Manutenzioni straordinarie del pozzo sono a carico di ______________________, salvo danni imputabili a colpa dell’Utilizzatore.
13. Distanze legali e conformità opere. Le Parti danno atto che pozzo e condotte rispettano le distanze legali e i regolamenti locali; eventuali adeguamenti necessari saranno realizzati da ______________________ entro il _____________ a spese di ______________________.
14. Durata, recesso e risoluzione. Il contratto ha durata dal ____________ al _____________ con rinnovo tacito espresso/silenzio per periodi di ________, salvo disdetta con preavviso scritto di ________ giorni. Costituisce grave inadempimento: uso non autorizzato, morosità oltre __ giorni, manomissione misuratori, violazione obblighi sanitari. In tali casi la parte non inadempiente potrà risolvere di diritto previa diffida di __ giorni.
15. Forza maggiore e limitazioni. Eventi di siccità, provvedimenti dell’autorità, guasti non imputabili, contaminazioni imprevedibili o cause di forza maggiore legittimano la riduzione/sospensione temporanea dell’erogazione, senza penali; resta dovuto l’eventuale conguaglio per i volumi effettivamente forniti.
16. Danni e assicurazioni. Ciascuna Parte risponde dei danni direttamente imputabili alla propria sfera; l’Utilizzatore manleva il Concedente da sanzioni o pretese derivanti da usi eccedenti il titolo amministrativo o da violazioni a valle del punto di consegna. Ove previsto, l’Utilizzatore mantiene polizza R.C. n. ______________________ massimale € ______________________ (Allegato F).
17. Trattamento dati e ispezioni. I dati personali saranno trattati per finalità connesse all’esecuzione del contratto; l’Utilizzatore consente ispezioni documentate per verificare il rispetto dell’uso e la corretta contabilizzazione dei volumi, previo preavviso di __ ore.
18. Data certa, spese e legge applicabile. Le Parti convengono di attribuire data certa mediante ______________________ (registrazione/PEC con marca temporale/firma digitale). Le spese di registrazione sono a carico di ______________________. Legge applicabile: italiana. Foro competente: ______________________ / mediazione presso ______________________.
Luogo ____________________, data ___________.
Il Concedente __________________________________________
L’Utilizzatore __________________________________________
Allegati
Allegato A — Scheda tecnica del pozzo e planimetria del sito
Allegato B — Copia del titolo amministrativo (concessione/denuncia)
Allegato C — Schema del punto di consegna e tracciato condotte
Allegato D — Piano di controllo analitico per l’uso dichiarato
Allegato E — Verbale letture contatore (modello)
Allegato F — Coperture assicurative e, se necessario, atto di servitù/transito
Fac Simile Scrittura Privata Per Utilizzo Pozzo Word da Scaricare
In questa sezione è presente un modello scrittura privata per utilizzo pozzo da scaricare. Il modulo scrittura privata per utilizzo pozzo compilabile messo a disposizione è in formato DOC, può quindi essere aperto e compilato utilizzando Word o un altro programma che supporta questo formato.
La compilazione è molto semplice, basta infatti inserire i dati mancanti negli spazi presenti nel documento.
Una volta compilato, il fac simile scrittura privata per utilizzo pozzo può essere convertito in PDF o stampato.
Modello Scrittura Privata Per Utilizzo Pozzo PDF Editabile
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