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Indice
Dichiarazione Di Conformità Colonnina Elettrica
Quando si parla di dichiarazione di conformità per una colonnina elettrica di ricarica conviene distinguere con precisione tre piani che convivono nello stesso intervento: la conformità del prodotto immesso sul mercato con marcatura CE, la conformità dell’impianto elettrico che alimenta e protegge la colonnina secondo le regole italiane sugli impianti negli edifici, e la dichiarazione/attestazione richiesta quando si realizzano o si spostano condutture elettriche che possono interferire con linee di telecomunicazione. Sono documenti diversi, con soggetti e responsabilità differenti, che insieme chiudono il perimetro legale dell’infrastruttura di ricarica.
Sul versante “prodotto”, la colonnina è apparecchiatura elettrica ed elettronica che per essere commercializzata nell’UE deve essere conforme alla direttiva bassa tensione (LVD) per gli obiettivi di sicurezza, alla direttiva compatibilità elettromagnetica (EMC) per emissioni e immunità, e alla direttiva RoHS per la restrizione di sostanze pericolose; quando integra moduli radio, come Wi-Fi, LTE o BLE per telecontrollo e pagamento, rientra anche nel campo della Radio Equipment Directive (RED). In termini pratici, il fabbricante redige e firma la EU Declaration of Conformity secondo lo schema dell’allegato IV LVD, la conserva con il fascicolo tecnico per dieci anni e, se più atti UE sono applicabili, può rilasciare una dichiarazione unica che li elenca tutti. Per la parte radio sono in arrivo requisiti cyber obbligatori della RED da rispettare per i prodotti connessi immessi sul mercato a partire dal 1° agosto 2025. Tutto questo è il cuore della “conformità CE” del prodotto e precede qualsiasi posa in opera. La prova tecnica di conformità del prodotto fa riferimento a norme europee e internazionali riconosciute: per l’EVSE il quadro tipico comprende la serie IEC/EN 61851 sulle infrastrutture di ricarica conduttiva e le famiglie IEC/EN 62196 per spine, prese e connettori, oltre agli standard EMC pertinenti; la conformità a queste specifiche consente la presunzione di conformità ai requisiti essenziali. Sulle interfacce fisiche pubbliche, il regolamento europeo AFIR ha nel frattempo fissato l’interoperabilità: per i punti AC accessibili al pubblico l’interfaccia di riferimento è il Tipo 2, mentre per i punti DC pubblici è richiesto almeno il connettore CCS “Combo 2”, ferma restando la possibilità di offrire interfacce aggiuntive. Il messaggio per chi progetta o acquista è che la dichiarazione UE del fabbricante deve richiamare le direttive applicabili e, di norma, le norme della serie 61851/62196 adottate per le prove, mentre le scelte di connettore devono rispettare gli obblighi AFIR nei siti pubblici.
Il secondo pilastro è l’impianto elettrico che alimenta la colonnina, che in Italia ricade nel D.M. 37/2008: l’impresa abilitata esegue i lavori “a regola d’arte”, applica la Norma CEI 64-8 con la sezione 722 dedicata alla ricarica dei veicoli elettrici, e al termine rilascia al committente la Dichiarazione di Conformità dell’impianto elettrico sui modelli ministeriali con gli allegati di progetto e gli schemi. La “Di.Co.” è distinta dalla dichiarazione CE del prodotto e certifica che il sistema di alimentazione, protezione e connessione è stato realizzato correttamente nel luogo di installazione, secondo norme tecniche e progetto, come pretende anche la Legge 186/1968 sulla regola dell’arte. In assenza di questo documento l’impianto non si considera regolarmente messo in servizio, a prescindere dalla conformità CE della colonnina. Quando la colonnina è installata in un luogo di lavoro, scatta inoltre il regime delle verifiche di messa a terra ai sensi del D.P.R. 462/2001: il datore di lavoro deve denunciare l’impianto di terra tramite il portale CIVA dell’INAIL e sottoporlo a verifiche periodiche da parte di organismi abilitati o ASL/ARPA, con cadenze fissate dalla normativa. Questo adempimento non sostituisce la Dichiarazione di Conformità dell’impianto, ma la presuppone, perché la denuncia e le verifiche hanno proprio lo scopo di garantire nel tempo l’efficienza del sistema di protezione.
C’è infine un tassello spesso trascurato nelle opere su suolo pubblico o nelle pertinenze stradali: se per alimentare le colonnine si costruiscono, si spostano o si modificano condutture elettriche che interferiscono con reti di comunicazione elettronica, il Codice delle comunicazioni (art. 56 del D.Lgs. 259/2003) chiede una dichiarazione/attestazione da presentare all’Ispettorato territoriale competente prima dell’avvio dei lavori, con relazione e elaborati progettuali, e impone di comunicare avvio e fine lavori per i controlli a campione. La prassi ministeriale e la modulistica degli Ispettorati chiariscono che, per le infrastrutture di ricarica, il parere preventivo è sostituito da un’attestazione di conformità del gestore corredata dagli allegati tecnici. Questo flusso autorizzativo è distinto e aggiuntivo rispetto agli adempimenti edilizi locali e alla “Di.Co.” impiantistica.
Mettere insieme i tre piani significa, in concreto, conservare a fascicolo la dichiarazione UE del fabbricante della colonnina con le direttive applicabili, far firmare all’installatore abilitato la Dichiarazione di Conformità dell’impianto ai sensi del D.M. 37/2008 facendo riferimento alla CEI 64-8 sezione 722 e agli schemi di protezione adottati, e, ove si realizzino linee che incrociano reti TLC, depositare la dichiarazione ex art. 56 al MIMIT prima dell’apertura del cantiere, curando poi la comunicazione di inizio e fine lavori. Se l’area è un luogo di lavoro, la messa a terra va denunciata sul portale CIVA e mantenuta in efficienza con le verifiche DPR 462/2001. Questa sequenza di atti separa correttamente responsabilità e tempi: il fabbricante risponde della conformità del prodotto e della sua dichiarazione CE, l’impresa installatrice risponde dell’impianto e della “Di.Co.”, il titolare del sito assolve gli obblighi verso INAIL e, quando necessario, verso gli Ispettorati ministeriali per le interferenze con le reti di comunicazione.
Un’ultima attenzione riguarda l’interoperabilità e gli aggiornamenti normativi: la scelta dei connettori e dei protocolli va verificata alla luce dell’AFIR e degli atti delegati che, dal 2025 in avanti, precisano requisiti minimi per le interfacce pubbliche e la reportistica, mentre per i dispositivi connessi l’allineamento ai requisiti di cybersecurity della RED dal 1° agosto 2025 diventa parte della conformità CE del prodotto. L’evoluzione è rapida e conviene che l’operatore conservi nel fascicolo impianto l’ultima versione della dichiarazione UE della colonnina e la matrice di applicabilità delle norme tecniche utilizzate dal fabbricante, così da essere pronto a esibirle in caso di controlli.
Esempio di Dichiarazione Di Conformità Colonnina Elettrica
Di seguito è possibile trovare un esempio di dichiarazione di conformità colonnina elettrica.
DICHIARAZIONE PER INFRASTRUTTURE DI RICARICA DI VEICOLI ELETTRICI
(Art. 56, comma 4, D.Lgs. 01.08.2003 n. 259 e s.m.i.)
Il/La sottoscritto/a (1) ________________________________________________________________________________________
in qualità di (2) ______________________________________________________________________________________________
C.F. ________________________________________ in nome e per conto di (ragione sociale) ____________________________
C.F./P.IVA ___________________________________ con sede/residenza nel Comune di _______________________ (____) CAP _______
in Via/Piazza ____________________________________ n. ______ Tel. _________________________________________________
PEC / e-mail __________________________________________________________________________________________________
in relazione alla __ costruzione __ spostamento __ modifica di condutture elettriche per infrastrutture di ricarica di veicoli elettrici (3),
in posa __ sotterranea __ aerea __ altra modalità: _______________________________________________________________,
aventi tensione d’esercizio di ______ kV,
da realizzarsi in (via/piazza/strada/area) ________________________________________________________________________
nel Comune di ____________________________________________ (eventuali Comuni interessati: ___________________________)
coordinate/localizzazione (se disponibili) __________________________________________________________________________
DICHIARA
— ai sensi e per gli effetti dell’articolo 56, comma 4, D.Lgs. 259/2003 e s.m.i., che le condutture elettriche di cui sopra sono
destinate ad alimentare infrastrutture di ricarica per veicoli elettrici;
— che le stesse sono state progettate secondo gli elaborati allegati, che costituiscono parte integrante della presente dichiarazione;
— che, nei tratti in coesistenza per attraversamento o parallelismo con linee di telecomunicazione, la sezione costruttiva è stata
progettata/ sarà adeguata in fase esecutiva in modo da assicurare il rispetto delle prescrizioni vigenti in materia di distanze di
rispetto e protezioni reciproche;
— che la progettazione ha rispettato, ove applicabili in base alla tipologia di conduttura, le seguenti norme tecniche:
• D.M. LL.PP. 21.03.1988, n. 449 – “Approvazione norme tecniche per la progettazione, esecuzione ed esercizio linee elettriche esterne”;
• D.M. LL.PP. 16.01.1991, n. 1260 – “Aggiornamento norme tecniche per la progettazione, esecuzione, esercizio linee elettriche esterne”;
• D.M. LL.PP. 05.08.1998 – “Aggiornamento norme tecniche per la progettazione, esecuzione ed esercizio delle linee elettriche esterne”;
• Circolare Ministero P.T. 25.05.1972, n. LCI/67842/Fa – “Distanze di rispetto tra cavi TT e dispersori di terra di impianti con V < 100 kV”;
• Norma CEI 11-17 (ed. vigente) – “Impianti di produzione, trasporto e distribuzione di energia elettrica – Linee in cavo”;
• Norma CEI 103-6 (ed. vigente) – “Protezione delle linee di telecomunicazione dagli effetti di induzione elettromagnetica”.
ALLEGA (documentazione obbligatoria)
a) Relazione tecnica descrittiva (4): ______________________________________________________________________________
prot. ___________________________ data ____/____/________ redatta da ___________________________________________
b) Tavole/elaborati grafici (5): n. ________ elaborati; scala ____________; identificativi ___________________________________
tracciato, sezioni tipo, particolari costruttivi, attraversamenti e parallelismi ____________________________________________
c) __ Segnalazione dei cavi di telecomunicazioni rilasciata dalla/e società di gestione presente/i sul territorio
__ Dichiarazione sostitutiva di atto notorio su presenza/assenza di interferenze (6)
estremi/denominazioni: _______________________________________________________________________________________
d) Copia documento di identità del dichiarante in corso di validità (7): __ Carta d’identità __ Passaporto __ Patente n. ___________
e) Altra documentazione (facoltativa): _____________________________________________________________________________
Il/La sottoscritto/a inoltre
— è consapevole che il Ministero competente (già MISE, oggi MIMIT) può svolgere attività di vigilanza e controllo sugli impianti e che,
per tali attività, sono dovuti i compensi per prestazioni in conto terzi ai sensi dell’art. 56, comma 11, D.Lgs. 259/2003;
— si impegna a comunicare tempestivamente l’avvio e la conclusione dei lavori concernenti la realizzazione degli impianti, nonché
ogni aggiornamento sull’eventuale stato interferenziale con le linee di comunicazione elettronica (8);
— dichiara, ai sensi degli artt. 46 e 47 del D.P.R. 445/2000, di essere consapevole delle responsabilità penali in caso di dichiarazioni
mendaci e falsità negli atti.
Luogo ________________________________, lì ____/____/________
Firma digitale del dichiarante ___________________________________________________________________________________
(oppure firma autografa con allegato documento di identità in corso di validità)
Recapito per comunicazioni: ______________________________________________________________________________________
Note per la compilazione (da non inviare se non richiesto dall’ente):
(1) Indicare il nominativo del dichiarante.
(2) Specificare la qualifica: es. legale rappresentante del gestore/della società committente, progettista incaricato, impresa esecutrice, direttore lavori.
(3) Descrivere sinteticamente l’intervento e l’infrastruttura EV da alimentare (numero punti di ricarica, potenze nominali, eventuale cabina/quadri).
(4) La relazione deve illustrare criteri progettuali, sezioni tipo, protezioni, messa a terra, verifiche e compatibilità con reti terze.
(5) Allegare planimetrie con tracciato, profili, sezioni, particolari attraversamenti, eventuali autorizzazioni e pareri già acquisiti.
(6) Se non vi sono gestori che segnalano cavi in interferenza, allegare dichiarazione sostitutiva con esito delle richieste inviate.
(7) Allegare fronte/retro del documento.
(8) Indicare fin da ora l’indirizzo PEC/e-mail a cui saranno trasmesse le comunicazioni di inizio e fine lavori.
Modello Dichiarazione Di Conformità Colonnina Elettrica Word da Scaricare
In questa sezione è presente un modello dichiarazione di conformità colonnina elettrica da scaricare. Il modulo dichiarazione di conformità colonnina elettrica compilabile messo a disposizione è in formato DOC, può quindi essere aperto e compilato utilizzando Word o un altro programma che supporta questo formato.
La compilazione è molto semplice, basta infatti inserire i dati mancanti negli spazi presenti nel documento.
Una volta compilato, il fac simile dichiarazione di conformità colonnina elettrica può essere convertito in PDF o stampato.
Modulo Dichiarazione Di Conformità Colonnina Elettrica PDF Editabile
Di seguito viene messo a disposizione un modulo dichiarazione di conformità colonnina elettrica PDF editabile.