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Indice
Dichiarazione Di Conformità Impianto Elettrico
La dichiarazione di conformità dell’impianto elettrico, la DICO, deriva dall’articolo 7 del d.m. 37/2008 e rimane il documento cardine che trasforma un insieme di cavi, quadri e dispositivi in un impianto giuridicamente agibile. Il legislatore le attribuisce doppia funzione: attestare che l’installatore è abilitato e autocertificare che l’opera è stata realizzata a regola d’arte, cioè in linea con le norme tecniche CEI richiamate dall’articolo 6 della stessa disciplina. Per uniformare il contenuto, il Ministero dello Sviluppo economico ha imposto, con il decreto 19 maggio 2010, l’uso di due modelli standard, Allegato I per le imprese installatrici, Allegato II per gli uffici tecnici interni delle grandi aziende , che non possono essere alterati se non negli spazi destinati alle varianti progettuali.
La dichiarazione va consegnata in duplice originale al committente insieme al progetto, agli schemi di impianto, all’elenco dei materiali e ai certificati di collaudo dei dispositivi di protezione; una copia deve restare all’impresa per dieci anni, perché l’articolo 8 del decreto prevede controlli a campione da parte dei Comuni o delle ASL. Dal 2022 il formato elettronico con firma digitale è ammesso ovunque, purché il file riproduca il modello ministeriale e sia accompagnato da marcatura temporale, soluzione che le Camere di commercio hanno integrato nelle piattaforme SUAP per la CILA online. La DICO, una volta depositata, non scade” perde efficacia solo se l’impianto subisce modifiche sostanziali; in quel caso l’installatore che interviene deve rilasciare una nuova dichiarazione limitata alle parti trasformate.
Le norme CEI, aggiornate di continuo, rappresentano il parametro tecnico richiamato dalla DICO: l’ultima variante V2 2024-01 della CEI 0-21, per esempio, pretende che per gli impianti fotovoltaici connessi in bassa tensione la dichiarazione includa lo schema unifilare e l’asseverazione del tecnico sul funzionamento delle protezioni di interfaccia, pena il rifiuto della connessione da parte del distributore. Per impianti domestici standard resta centrale la CEI 64-8; chi redige la DICO deve indicare espressamente l’edizione di riferimento e l’eventuale sezione SeN (prestazioni eMobili) se ha applicato la classificazione per livelli di fruibilità.
Sul piano degli effetti, la dichiarazione vincola l’installatore sia civilmente che penalmente: se contiene informazioni false, scatta il reato di falso ideologico ex art. 481 c.p., mentre la mancata consegna espone a sanzione amministrativa da 100 a 1 000 euro e alla sospensione dell’attività imprenditoriale. Per il committente la DICO è condizione necessaria per l’agibilità dei locali (art. 24 T.U. edilizia) e, dall’ottobre 2023, per accedere agli incentivi fiscali sugli impianti fotovoltaici residenziali, perché l’Agenzia delle entrate ha ricondotto la detraibilità dei costi alla documentazione di conformità completa. Nei condomìni la dichiarazione viene consegnata all’amministratore, che deve conservarla nel fascicolo del fabbricato; se l’impianto serve parti comuni la DICO diventa oggetto di deliberazione assembleare e il suo protocollo con il Comune rientra tra le spese ripartibili. In ambito industriale, invece, la DICO si intreccia con il DVR aziendale: l’articolo 80 del d.lgs. 81/2008 impone di allegare la dichiarazione al capitolo “impianti elettrici”, perché senza la prova di conformità l’impianto è considerato non sicuro.
Esempio di Dichiarazione Di Conformità Impianto Elettrico
Di seguito è possibile trovare un esempio di Dichiarazione di Conformità Impianto Elettrico.
DICHIARAZIONE DI CONFORMITA’ DELL’IMPIANTO
ALLA REGOLA DELL’ARTE
Rilasciata al committente dall’impresa installatrice
(Art. 7, comma 1, D.M. 22 gennaio 2008, n. 37)
Il sottoscritto
titolare o legale rappresentante dell’impresa (ragione sociale)
operante nel settore con sede in via
n comune (prov ) tel.
part. IVA
- iscritta nel registro delle imprese (d.P.R. 7/12/1995, n. 581)
della Camera C.I.A.A. di n.
- iscritta all’albo Provinciale delle imprese artigiane (l. 8/8/1985, n. 443) di
n esecutrice dell’impianto (descrizione schematica)
inteso come:
nuovo impianto trasformazione ampliamento manutenzione straordinaria
altro (1)
Nota – Per gli impianti a gas specificare il tipo di gas distribuito: canalizzato della 1a – 2a – 3a famiglia; GPL da recipienti mobili; GPL da serbatoio fisso. Per gli impianti elettrici specificare la potenza massima impegnabile.
commissionato da: installato nei locali siti nel comune di
(prov ) via n
scala piano interno di proprietà di (nome, cognome o ragione
sociale e indirizzo)
in edificio adibito ad uso:
industriale civile commercio altri usi;
DICHIARA
sotto la propria personale responsabilità, che l’impianto è stato realizzato in modo conforme alla regola dell’arte, secondo quanto previsto dall’art. 6, tenuto conto delle condizioni di esercizio e degli usi a cui è destinato l’edificio, avendo in particolare:
- rispettato il progetto redatto ai sensi dell’art. 5 da (2) ;
- seguito la norma tecnica applicabile all’impiego (3) ;
- installato componenti e materiali adatti al luogo di installazione (artt. 5 e 6);
-
controllato l’impianto ai fini della sicurezza e della funzionalità con esito positivo, avendo eseguito le verifiche richieste dalle norme e dalle disposizioni di legge.
Allegati obbligatori:
- progetto ai sensi degli articoli 5 e 7 (4);
- relazione con tipologie dei materiali utilizzati (5);
- schema di impianto realizzato (6);
- riferimento a dichiarazioni di conformità precedenti o parziali, già esistenti (7);
- copia del certificato di riconoscimento dei requisiti tecnico-professionali.
Allegati facoltativi (8):
DECLINA
ogni responsabilità per sinistri a persone o a cose derivanti da manomissione dell’impianto da parte di terzi ovvero da carenze di manutenzione o riparazione.
data
Il responsabile tecnico Il dichiarante
(timbro e firma) (timbro e firma)
AVVERTENZE PER IL COMMITTENTE: responsabilità del committente o del proprietario, art. 8 (9)
Legenda:
-
Come esempio nel caso di impianti a gas, con “altro” si può intendere la sostituzione di un apparecchio installato in modo fisso.
-
Indicare: nome, cognome, qualifica e, quando ne ricorra l’obbligo ai sensi dell’articolo 5, comma 2, estremi di iscrizione nel relativo Albo professionale, del tecnico che ha redatto il progetto.
-
Citare la o le norme tecniche e di legge, distinguendo tra quelle riferite alla progettazione, all’esecuzione e alle verifiche.
-
Qualora l’impianto eseguito su progetto sia variato in opera, il progetto presentato alla fine dei lavori deve comprendere le varianti realizzate in corso d’opera. Fa parte del progetto la citazione della pratica prevenzione incendi (ove richiesta).
-
La relazione deve contenere, per i prodotti soggetti a norme, la dichiarazione di rispondenza alla stesse completata, ove esistente, con riferimenti a marchi, certificati di prova, ecc. rilasciati da istituti autorizzati.
Per gli altri prodotti (da elencare) il firmatario deve dichiarare che trattasi di materiali, prodotti e componenti conformi a quanto previsto dagli articoli 5 e 6. La relazione deve dichiarare l’idoneità rispetto all’ambiente di installazione.
Quando rilevante ai fini del buon funzionamento dell’impianto, si devono fornire indicazioni sul numero e caratteristiche degli apparecchi installati od installabili (ad esempio per il gas: 1) numero, tipo e potenza degli apparecchi; 2) caratteristiche dei componenti il sistema di ventilazione dei locali; 3) caratteristiche del sistema di scarico dei prodotti della combustione: 4) indicazioni sul collegamento elettrico degli apparecchi, ove previsto).
-
Per schema dell’impianto realizzato si intende la descrizione dell’opera come eseguita (si fa semplice rinvio al progetto quando questo è stato redatto da un professionista abilitato e non sono state apportate varianti in corso d’opera).
Nel caso di trasformazione, ampliamento e manutenzione straordinaria, l’intervento deve essere inquadrato, se possibile, nello schema dell’impianto preesistente. Lo schema citerà la pratica prevenzione incendi (ove richiesto).
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I riferimenti sono costituiti dal nome dell’impresa esecutrice e dalla data della dichiarazione. Per gli impianti o parti di impianti costruiti prima dell’entrata in vigore del presente decreto, il riferimento a dichiarazioni di conformità può essere sostituito dal rinvio a dichiarazioni di rispondenza (art. 7, comma 6). Nel caso che parte dell’impianto sia predisposto da altra impresa (ad esempio ventilazione e scarico fumi negli impianti a gas), la dichiarazione deve riportare gli analoghi riferimenti per dette parti.
-
Esempio: eventuali certificati dei risultati delle verifiche eseguite sull’impianto prima della messa in esercizio o trattamenti per pulizia, disinfezione, ecc.
- Al termine dei lavori l’impresa installatrice è tenuta a rilasciare al committente la dichiarazione di conformità degli impianti nel rispetto delle norme di cui all’art. 7. Il committente o il proprietario è tenuto ad affidare i lavori di installazione, di trasformazione, di ampliamento e di manutenzione degli impianti di cui all’art. 1 ad imprese abilitate ai sensi dell’art. 3.
Modello Dichiarazione Di Conformità Impianto Elettrico Word da Scaricare
In questa sezione è presente un modello Dichiarazione di Conformità Impianto Elettrico da scaricare. Il modulo Dichiarazione di Conformità Impianto Elettrico compilabile messo a disposizione è in formato DOC, può quindi essere aperto e compilato utilizzando Word o un altro programma che supporta questo formato.
La compilazione è molto semplice, basta infatti inserire i dati mancanti negli spazi presenti nel documento.
Una volta compilato, il fac simile Dichiarazione di Conformità Impianto Elettrico può essere convertito in PDF o stampato.
Modulo Dichiarazione Di Conformità Impianto Elettrico PDF Editabile
Di seguito viene messo a disposizione un modulo Dichiarazione di Conformità Impianto Elettrico PDF editabile.