In questa pagina è possibile trovare un fac simile esposto per cane che abbaia da scaricare e compilare.
Indice
Esposto Per Cane Che Abbaia
Se possiedi un cane che condivide l’appartamento con te, è tua responsabilità garantire che il suo comportamento, incluso l’abbaiare, non causi disagio ai vicini che abitano nello stesso edificio. È particolarmente sconsigliato lasciare il cane solo in casa, sul balcone o in giardino, in quanto la probabilità che inizi ad abbaiare e perturbi i vicini è alta, specialmente se il cane si sente solo o ansioso.
Quando il livello di rumore generato dal cane rimane entro limiti generalmente accettabili, non vi sono solitamente basi per l’intervento legale. Se l’abbaiare diventa insopportabile e avviene durante orari in cui il silenzio è particolarmente valorizzato, come la notte, potrebbe essere motivo di denuncia. In assenza di una legislazione specifica che regola questo aspetto, la valutazione giuridica del caso diventa essenziale e si basa su un’analisi dettagliata delle circostanze specifiche.
Poniamo il caso che il cane di un tuo vicino emetta ululati persistenti e molesti durante le ore notturne, disturbando tutti gli abitanti del condominio. In questa situazione
-Non sarà necessariamente richiesta una misurazione tecnica, come l’uso di fonometri o la quantificazione dei decibel, per stabilire l’intollerabilità del rumore.
-Sarà invece sufficiente il testimone dei vicini che possano attestare il disagio provato e l’impossibilità di dormire a causa del livello eccessivo di rumore generato dall’animale.
-Bisogna ricordare che il reato di disturbo della quiete pubblica si configura solo quando coinvolge più individui contemporaneamente e non un singolo individuo.
La percezione del rumore può variare significativamente in base all’orario e al contesto ambientale. Ad esempio, un suono che durante il giorno potrebbe sembrare insignificante in una strada affollata potrebbe essere molto più invasivo e molesto se percepito durante la notte in una zona residenziale tranquilla.
In Italia, i limiti massimi di rumore sono regolamentati dal Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri (DPCM) datato 14 novembre 1997. Questo decreto stabilisce, tra l’altro, i limiti massimi di rumore percepiti all’interno di un’abitazione. Secondo l’articolo 4 del decreto
-Durante il giorno, compreso tra le 6 del mattino e le 22 della sera, il limite è di 5 decibel
-Durante la notte, il limite scende a 3 decibel.
Per quanto riguarda l’inquinamento acustico, esistono principalmente due criteri utilizzati per valutare la legittimità dei rumori emessi da un’abitazione
-Il criterio dell’accettabilità, applicabile in contesti amministrativi e pubblici. In questo caso, è possibile richiedere l’intervento dell’autorità locale, come il Comune, o dell’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente (ARPA).
-Il criterio della tollerabilità, che fa riferimento all’articolo 844 del Codice Civile. Questo criterio viene generalmente utilizzato per risolvere dispute di natura civile riguardanti il rumore.
Il reato di disturbo della quiete pubblica è un’infrazione che viene automaticamente perseguita dalle autorità una volta segnalata. Basta una semplice denuncia ai carabinieri o alla polizia da parte di qualsiasi individuo che abbia subito danni a causa del rumore fastidioso generato dall’animale per attivare l’intervento delle Forze dell’Ordine.
Dopo aver ottenuto l’autorizzazione dal Tribunale, le autorità possono procedere con il sequestro preventivo dell’animale se esiste un rischio di reiterazione del reato.
Se il caso non rientra nella categoria di disturbo della quiete pubblica, è possibile rivolgersi a un tribunale civile per chiedere la cessazione del rumore fastidioso. In tale contesto:
-È comune richiedere un’ingiunzione d’urgenza per eliminare il più rapidamente possibile i rumori provocati dall’animale.
-La richiesta dell’ingiunzione d’urgenza deve essere sostenuta da prove concrete e testimonianze affidabili.
Il giudice nominerà un consulente tecnico per esaminare accuratamente la situazione, sia nel contesto di un processo ordinario che in quello di un’ingiunzione d’urgenza.
Esempio di Esposto Per Cane Che Abbaia
Di seguito è possibile trovare un esempio di esposto per cane che abbaia.
Oggetto: Disturbo alla quiete pubblica da cani che abbaiano
Il/I sottoscritto/i [Nome e Cognome], nato a [luogo di nascita] il [data di nascita], residente in [indirizzo completo], codice fiscale [inserire codice fiscale], contattabile al numero [numero di telefono] e all’indirizzo mail [indirizzo mail], denunciaalla S.V. Illustrissima quanto segue:
In località [specificare la via o zona], appartenente al Comune di [nome del Comune], da diverso tempo si verifica un persistente disturbo alla quiete pubblica a causa dei continui latrati di cani provenienti da [indirizzo o descrizione dettagliata del luogo ove si trovano i cani, se noto]. Tale fastidio sonoro interrompe e limita la serenità quotidiana, impedendo al/ai sottoscritto/i e ai propri famigliari di svolgere le normali attività quotidiane e di riposare adeguatamente. Gli orari in cui si manifestano tali latrati sono principalmente [specificare orari e/o momenti della giornata, ad es. “dalle ore 22:00 alle ore 07:00”, “durante le ore pomeridiane”, ecc.].
Si richiede pertanto che il Comune intervenga al fine di effettuare gli opportuni accertamenti sulla situazione esposta, garantendo il diritto alla tranquillità e al riposo dei cittadini.
In attesa di un Vostro sollecito intervento, si porgono distinti saluti.
Data: [inserire data]
Firma: [firma manoscritta del/dei denunciante/i]
Modello Esposto Per Cane Che Abbaia Editabile da Scaricare
In questa sezione è presente un modello esposto per cane che abbaia da scaricare. Il modulo esposto per cane che abbaia compilabile messo a disposizione è in formato DOC, può quindi essere aperto e compilato utilizzando Word o un altro programma che supporta questo formato.
La compilazione è molto semplice, basta infatti inserire i dati mancanti negli spazi presenti nel documento.
Una volta compilato, il fac simile esposto per cane che abbaia può essere convertito in PDF o stampato.