In questa pagina è possibile trovare un fac simile esposto per cane che abbaia Word e PDF da scaricare e compilare.
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Esposto Per Cane Che Abbaia
Presentare un esposto per segnalare i latrati di un cane richiede di muoversi lungo un sentiero che intreccia regole penali, principi civilistici sul vicinato e nozioni elementari di procedura. Prima di tutto è necessario verificare che l’abbaiare configuri effettivamente un illecito: il punto di svolta è l’ampiezza della platea disturbata. La Corte di cassazione spiega che il reato di disturbo della quiete pubblica si materializza solo quando il rumore travolge un numero indeterminato di persone, vale a dire l’intero condominio o il circondario e non soltanto gli appartamenti confinanti. Basta, però, la denuncia di uno solo di questi soggetti perché l’Autorità possa attivarsi, purché la portata dei latrati sia realmente percepibile da tutti gli altri potenziali destinatari.
Quando gli abbai sono tanto insistenti da raggiungere un pubblico diffuso, il proprietario dell’animale risponde penalmente e la vittima può sporgere querela presso una stazione di polizia, una caserma dei carabinieri o direttamente in Procura. Non è sufficiente una segnalazione generica: dal 2020, la lesione della quiete pubblica non è più procedibile d’ufficio, perciò l’esposto deve assumere la forma di querela, nella quale il denunciante dichiara espressamente di voler perseguire il fatto. In questa fase iniziale non servono prove tecniche; sarà sufficiente dichiarare che il rumore è udibile nell’intero stabile o nelle vie adiacenti. Una volta registrata la querela, gli agenti possono svolgere accertamenti fonometrici, raccogliere testimonianze e riferire alla Procura, che valuterà se aprire il fascicolo penale. Durante il processo, il giudice potrà disporre anche il sequestro preventivo dell’animale quando ritenga che i latrati proseguirebbero in maniera tale da reiterare il reato, soprattutto se il cane viene lasciato solo per lunghi periodi o se il proprietario ignora ripetuti richiami.
Se, invece, il fastidio colpisce solo qualche appartamento circostante, non si entra nel territorio del disturbo della quiete pubblica: si resta nell’ambito delle immissioni intollerabili disciplinate dall’articolo 844 del codice civile. Il cane, come ogni creatura, ha diritto di emettere suoni, e la legge impone un dovere di tolleranza reciproca fra vicini; la soglia di illiceità si supera soltanto quando il rumore è continuo, avviene in orari sensibili, di notte o all’alba, o potrebbe essere evitato con un minimo di diligenza, ad esempio portando l’animale a passeggiare o affidandolo a un educatore cinofilo. In questi casi non si può ricorrere alle forze dell’ordine; occorre rivolgersi a un avvocato che, in prima battuta, invierà una diffida formale al proprietario del cane, chiedendogli di eliminare la causa del disturbo. Se la diffida non sortisce effetti, si apre la via del processo civile: il giudice potrà ordinare di insonorizzare l’alloggio, di spostare il cane in un’altra zona dell’appartamento, di impedirne la permanenza notturna sul balcone e, se necessario, imporre una sanzione pecuniaria per ogni giorno di inadempimento. Il risarcimento del danno non è automatico: bisogna dimostrare un pregiudizio concreto, per esempio il peggioramento dello stato di salute dovuto alla perdita di sonno, documentato da certificati medici.
Molti pensano di coinvolgere l’amministratore di condominio, ma l’amministratore può intervenire solo se il regolamento proibisce la detenzione di animali o prevede orari di silenzio inderogabili. La maggioranza dei regolamenti, però, si limita a raccomandare il buon senso; di conseguenza, l’amministratore non ha titolo per intimare al proprietario del cane di farlo tacere. D’altra parte, cercare di zittire l’animale alzando la voce, sbattendo tapparelle o lanciando oggetti dalla finestra non è la soluzione: la Cassazione ha condannato chi, nel tentativo di far cessare un abbaiare notturno, ha a sua volta disturbato l’intero condominio.
Il procedimento comincia quasi sempre con un esposto informale inviato ai vigili urbani locale: l’esposto non ha valore di querela ma serve a registrare la situazione perché gli agenti possano effettuare un sopralluogo. Se, dopo il sopralluogo, emerge che il rumore è effettivamente diffuso, il passo successivo è formalizzare la querela. Durante l’indagine la testimonianza di altri residenti diventa la prova più incisiva: la corrispondenza tra le loro dichiarazioni e la misurazione dei decibel rafforza l’ipotesi di reato. Quando il cane abbaia soprattutto nelle ore notturne, la soglia di tollerabilità è più bassa, perché la giurisprudenza considera il riposo un bene primario della persona. In questi casi si riconosce alle vittime un danno non patrimoniale da insonnia, a patto che venga certificato.
Può accadere che il pubblico ministero ritenga il fatto di lieve entità e proponga al proprietario dell’animale la messa alla prova o l’oblazione, con pagamento di una somma e adozione di misure correttive, come frequentare corsi di addestramento. Se l’imputato si adegua, il procedimento si estingue. In caso contrario, il processo penale prosegue e può concludersi con ammenda e risarcimento del danno, oltre alle spese di giustizia. Parallelamente, la parte civile può chiedere al tribunale un provvedimento d’urgenza, il cosiddetto “articolo 700”, quando i latrati siano tanto intensi da mettere a repentaglio la salute degli abitanti.
Spesso il proprietario del cane sottovaluta la portata giuridica della questione, convinto che l’animale abbia pieno diritto di esprimersi. La legge lo conferma, ma pretende che l’espressione non superi la soglia del lecito. La Cassazione ha più volte ribadito che tenere un cane in un contesto urbano comporta l’obbligo di adottare le cautele necessarie a salvaguardare la tranquillità di chi vive intorno. Alimentazione corretta, passeggiate regolari e stimoli adeguati riducono l’ansia dell’animale e, con essa, il bisogno di abbaiare in modo reiterato. Dove queste cure mancano, il diritto dell’animale cede al diritto delle persone di vivere in un ambiente sereno.
Per quanto riguarda il sequestro dell’animale, il giudice vi ricorre soltanto in casi estremi, quando esiste il rischio concreto che il reato si ripeta e il proprietario non collabori. Il sequestro non è definitivo: il cane viene affidato a un custode giudiziario o a un’associazione, e rientrerà alla sua abitazione se il problema sarà risolto. L’intervento più frequente rimane l’imposizione di prescrizioni, alla cui violazione si collega una multa giornaliera.
Esempio di Esposto Per Cane Che Abbaia
Di seguito è possibile trovare un esempio di esposto ai vigili urbano per cane che abbaia.
Al Comando di Polizia Locale del Comune di ____________________________
Via ____________________________________
CAP ________
PEC / e-mail _______________________________________
Io sottoscritto/a
Nome e cognome: ________________________________________________
Nato/a a __________________________ (___) il ___ / ___ / ________
Residente in ____________________________________ n. ___ CAP ________
Telefono __________________________ e-mail __________________________________
nella mia qualità di residente/proprietario dell’unità immobiliare sita in __________________________, espongo quanto segue.
Descrizione del disturbo
A far data dal ___ / ___ / _____, con frequenza pressoché quotidiana, un cane di proprietà/di detenzione del Sig./Sig.ra _____________________________________, residente in _________________________________, abbaia in modo continuativo e ad alto volume.
Fasce orarie e durata
Il latrato risulta percepibile
• nelle ore diurne indicativamente dalle ______ alle ______;
• nelle ore notturne indicativamente dalle ______ alle ______;
con punte di durata continuativa che superano i ______ minuti senza interruzione.
Ambito del disturbo
Il rumore prodotto è udibile non solo all’interno della mia abitazione ma anche nei locali comuni del condominio e nelle abitazioni dei vicini collocati ai piani ________________________.
Ulteriori residenti che hanno confermato la medesima percezione acustica:
______________________________
Conseguenze personali
A causa dei latrati subisco disturbo del sonno, difficoltà di concentrazione e peggioramento della qualità della vita domestica. Ho riportato episodi di insonnia documentati da _____________________________________ (eventuali allegati).
Precedenti tentativi bonari
In data ___ / ___ / _____ ho già provveduto a contattare verbalmente il proprietario dell’animale, invitandolo a prendere provvedimenti; tuttavia, ad oggi, la situazione permane immutata. In data ___ / ___ / _____ ho trasmesso anche diffida scritta (copia allegata).
Normativa richiamata
Si richiama l’art. 659 c.p. (Disturbo delle occupazioni o del riposo delle persone) e l’art. 844 c.c., ritenendo integrato il presupposto del disturbo alla quiete pubblica, essendo il latrato percepibile da un numero indeterminato di persone.
Richiesta
Con il presente esposto chiedo che codesto Comando voglia:
• effettuare un sopralluogo e le opportune verifiche fonometriche;
• intimare al proprietario dell’animale di adottare le misure necessarie a eliminare la molestia;
• informarmi sugli esiti dell’accertamento e sulle eventuali ulteriori azioni da intraprendere, incluso l’eventuale deposito di querela nei termini di legge.
Allegati
• Copia documento di identità del dichiarante;
• Eventuale registrazione audio/video dei latrati;
• Dichiarazioni/testimonianze di altri residenti;
• Copia della diffida del ___ / ___ / _____;
• Altra documentazione utile.
Dichiaro che quanto sopra corrisponde al vero ai sensi e per gli effetti dell’art. 76 del D.P.R. 445/2000.
Data ____________________
Firma ______________________________________
Modello Esposto Per Cane Che Abbaia Word da Scaricare
In questa sezione è presente un modello esposto per cane che abbaia da scaricare. Il modulo esposto per cane che abbaia compilabile messo a disposizione è in formato DOC, può quindi essere aperto e compilato utilizzando Word o un altro programma che supporta questo formato.
La compilazione è molto semplice, basta infatti inserire i dati mancanti negli spazi presenti nel documento.
Una volta compilato, il fac simile esposto per cane che abbaia può essere convertito in PDF o stampato.
Modulo Esposto Per Cane Che Abbaia PDF Editabile
Di seguito viene messo a disposizione un modulo esposto per cane che abbaia PDF editabile.