In questa pagina è possibile trovare un fac simile lettera al confinante per taglio siepe da scaricare e compilare.
Indice
Lettera Al Confinante Per Taglio Siepe
Quando l’espansione di una siepe oltre la linea di confine inizia a togliere luce, spazio o serenità al proprietario del fondo adiacente, la prima azione veramente utile non è l’intervento drastico con cesoie e motosega, bensì l’invio di una lettera formale, in gergo diffida bonaria, indirizzata al vicino. Questo atto scritto svolge la duplice funzione di interrompere l’inerzia del destinatario e di costituire prova certa del momento in cui è stata richiesta la rimessione in pristino. La diffida, infatti, è il passaggio preliminare che i tribunali esigono per verificare l’effettiva volontà conciliativa delle parti, requisito indispensabile prima di qualunque azione giudiziaria in materia di rapporti di vicinato.
Il quadro normativo di riferimento ruota soprattutto attorno agli articoli 892-896 del Codice civile, che fissano le distanze legali di piantagione e regolano il diritto a recidere rami o radici che oltrepassino il limite. L’articolo 892 impone, salvo diversa disciplina comunale, che arbusti e siepi non superino la fascia di cinquanta centimetri dal confine quando l’altezza della vegetazione sia contenuta entro due metri e mezzo; per piante più imponenti, le distanze aumentano sensibilmente. Se queste misure non sono rispettate, l’articolo 894 consente di pretendere l’estirpazione o la riduzione in altezza, mentre l’articolo 896 riconosce al proprietario invaso la facoltà di tagliare personalmente, ma a proprie spese, radici e rami che penetrano all’interno del suo fondo, purché lo faccia senza varcare la proprietà altrui e senza compromettere la stabilità della pianta.
La lettura combinata di tali norme mette in luce la centralità della lettera di diffida: finché il vicino non è formalmente messo a conoscenza della violazione e non gli viene concesso un termine congruo per rimediare, l’esercizio di autoatutela potrebbe risultare giuridicamente vulnerabile. Sul piano probatorio, la lettera costituisce la cosiddetta “messa in mora” e interrompe il decorso di eventuali termini di prescrizione, oltre a documentare buona fede e ragionevolezza dell’istante, elementi valorizzati in sede di ripartizione delle spese processuali.
Redigere la diffida significa innanzitutto identificare con precisione mittente e destinatario, indicare l’ubicazione del terreno invaso (magari citando foglio e particella catastale) e descrivere puntualmente la vegetazione oggetto di contestazione, corredata da fotografie datate. Non è sufficiente lamentare genericamente che la siepe “dà fastidio”; occorre specificare se la violazione consiste nel superamento della distanza legale, nell’ingombro di rami sporgenti, nell’ombreggiamento eccessivo o nel danneggiamento di recinzioni e grondaie. Il testo dovrebbe poi contenere l’esplicito richiamo agli articoli 892, 894 e 896 c.c., nonché – quando presenti – alle eventuali norme del regolamento comunale sul verde, assai spesso più restrittive di quelle codicistiche per ragioni di sicurezza stradale e igiene pubblica.
Un chiarimento si impone riguardo al rapporto tra siepi e diritto di veduta disciplinato dall’articolo 907 c.c. Quest’ultima disposizione riguarda le costruzioni che possono pregiudicare servitù di veduta o di prospetto; il suo ambito di applicazione non si estende automaticamente alle piante, perché il legislatore ha riservato alle vegetazioni una disciplina autonoma con gli articoli 892-896. Però, una siepe che raggiunga altezze tali da ostruire stabilmente una finestra o un balcone gravato da servitù di veduta può comunque integrare un comportamento illecito se, di fatto, vanifica il diritto reale del vicino: in simili casi la giurisprudenza ricorre in via analogica ai principi dell’articolo 907 oppure, più frequentemente, inquadra l’oscuramento nell’ambito della responsabilità extracontrattuale ex articolo 2043. Nella lettera di diffida è quindi preferibile evitare di invocare l’articolo 907 come norma diretta sulle piante; molto più corretto citare gli articoli specifici sulle distanze o, laddove la siepe impedisca l’esercizio di una servitù, richiamare il concetto di turbativa del diritto reale, lasciando al destinatario l’onere di valutare la soluzione più appropriata.
Dal punto di vista formale, la strada più sicura resta l’invio della missiva tramite raccomandata con avviso di ricevimento o posta elettronica certificata. Entrambi i mezzi assicurano la prova dell’avvenuta consegna: la raccomandata produce i suoi effetti anche in caso di rifiuto o di mancato ritiro, grazie alla presunzione di conoscenza sancita dall’articolo 1335 c.c.; la PEC, invece, garantisce marcatura temporale e integrità del testo, equiparando la comunicazione a un documento sottoscritto digitalmente. Conservare la ricevuta o la ricevuta di accettazione e consegna è essenziale, perché in giudizio spetterà al mittente dimostrare di aver svolto un tentativo effettivo di composizione bonaria.
Quanto al contenuto, la diffida deve accordare un lasso di tempo ragionevole per adempiere, di norma dieci o quindici giorni, salvo lavori complessi che richiedano la presenza di piattaforme aeree o la coordinazione con professionisti. Va tenuto conto anche delle finestre stagionali vietate: molti regolamenti urbani, nonché la normativa nazionale sulla tutela dell’avifauna (legge 157/1992), scoraggiano potature drastiche tra aprile e luglio, periodo di nidificazione. Indicare una scadenza compatibile con questi vincoli evita al vicino di sollevare eccezioni d’impossibilità temporanea.
La lettera, infine, può offrire un incontro di persona o la disponibilità a condividere costi e modalità dell’intervento, soprattutto quando la siepe è collocata esattamente sul confine e potrebbe essere qualificata come bene comune ai sensi dell’articolo 1102 c.c. Tale apertura concilia spesso interessi contrapposti e, se dovesse comunque aprirsi un contenzioso, pone il mittente in posizione favorevole ai fini della distribuzione delle spese giudiziali, perché dimostra il tentativo di cooperare.
Allo spirare del termine, se il vicino tace o rifiuta di intervenire, il proprietario potrà avvalersi dell’articolo 896 c.c. e tagliare i rami che invadono il proprio fondo, purché lo faccia senza accedere alla proprietà altrui. Se, invece, sussiste un pericolo imminente di caduta rami o di cedimento della pianta, si potrà ricorrere al giudice con un’istanza cautelare ex articolo 700 c.p.c. o, in alternativa, con l’azione di “danno temuto” prevista dall’articolo 1172 c.c. In ogni caso le controversie sui diritti reali e sulle distanze di piantagione rientrano tra quelle soggette a mediazione obbligatoria ex decreto legislativo 28/2010: l’organismo di mediazione valuterà la documentazione e tenterà la conciliazione; qualora questa fallisca, sarà possibile iniziare la causa allegando la diffida per dimostrare l’indisponibilità del destinatario a un accordo.
Bisogna ricordare che la giurisprudenza di Cassazione valuta con severità comportamenti autoconclusivi privi di previo avviso, ritenendoli talvolta atti di spoglio. Per questo, anche quando si ritenga legittimo procedere al taglio di rami invasivi, è prudente reiterare la comunicazione alla vigilia dell’intervento, magari informando l’altro proprietario sulle date e sulle misure di sicurezza adottate. Evitare sorprese riduce il rischio di denunce per danneggiamento o violazione di domicilio.
Esempio di Lettera Al Confinante Per Taglio Siepe
Modello 1 – Lettera generica (uso universale)
Oggetto: Richiesta di potatura siepe posta sul confine
Gentile Sig./Sig.ra [ Cognome ],
con la presente Le segnalo che la siepe ubicata lungo il confine tra le nostre proprietà, in corrispondenza del mappale [ nr. ], ha superato le distanze e le altezze fissate dagli articoli 892 e 896 del Codice civile nonché dal regolamento comunale del verde.
La crescita eccessiva provoca ombreggiamento dell’area adiacente e caduta di foglie/rami nel mio giardino. Ai sensi dell’art. 896 c.c. La invito pertanto a provvedere alla potatura entro [ gg ] giorni dal ricevimento della presente, concordando con me modalità e data dell’intervento.
Resto disponibile per un incontro o un sopralluogo congiunto. In mancanza di riscontro nel termine indicato, mi vedrò costretto ad adire gli strumenti previsti dalla legge per tutelare i miei diritti, ivi compresa la procedura di mediazione ex D.Lgs 28/2010.
Certo della Sua collaborazione, porgo cordiali saluti.
[Firma manoscritta]
Modello 2 – Siepe che invade con rami e radici (richiesta distinta per rami e radici)
Oggetto: Diffida a recidere rami e a rimuovere radici sporgenti sul mappale [ nr. ]
Egregio/a [ Cognome ],
in data [ gg/mm/aaaa ] ho rilevato, documentando con fotografie che allego, che la siepe di Sua proprietà confina con il mio terreno identificato al Foglio [ nr. ], Particella [ nr. ] e presenta:
– rami che sporgono per circa [ cm/m ] oltre il confine;
– radici che affiorano sul mio lato provocando sollevamento del vialetto.
Le ricordo che l’art. 896 c.c. mi attribuisce il diritto di pretendere l’immediata recisione dei rami sporgenti e di rimuovere le radici che invadono il mio fondo. La invito pertanto a tagliare i rami e a provvedere alla rimozione o contenimento delle radici entro [ 15 ] giorni dal ricevimento. Decorso inutilmente tale termine eserciterò il diritto di estirpare le radici sul mio terreno e richiederò al Giudice l’autorizzazione a far potare i rami a Sue spese.
Resto a disposizione per concordare un sopralluogo tecnico.
Distinti saluti.
[Firma]
Modello 3 – Richiamo a pericolo imminente (rami instabili o rischio caduta)
Oggetto: Segnalazione di pericolo e richiesta urgente di messa in sicurezza della siepe
Spett.le [ Cognome ],
la presente per informarLa che la siepe posta tra le nostre abitazioni, in particolare nel tratto adiacente al civico [ nr. ], evidenzia rami pesanti e secchi in stato di instabilità, come da relazione agronomica allegata. Persiste il concreto rischio che tali rami si stacchino arrecando danni a persone, veicoli e manufatti.
In virtù dell’art. 2043 c.c. e dell’art. 896 c.c. La diffido a eseguire, con carattere d’urgenza, un intervento di potatura e messa in sicurezza entro e non oltre [ 7 ] giorni dalla presente, riservandomi di avvisare le autorità comunali per l’emissione di ordinanza contingibile e urgente qualora il pericolo non venga tempestivamente rimosso.
La invito a comunicarmi per iscritto la data prevista per l’intervento e il nominativo dell’impresa incaricata. In mancanza darò corso alle azioni necessarie a tutela della mia incolumità e del mio patrimonio.
Confidando in un Suo rapido riscontro, porgo cordiali saluti.
[Firma]
Modello 4 – Richiesta conforme a regolamento condominiale (siepe su area comune)
Oggetto: Invito al rispetto del regolamento condominiale – potatura siepe area comune scala [ identificativo ]
Gentile [ Cognome ],
come previsto dall’art. [ nr. ] del nostro regolamento condominiale, la manutenzione delle siepi sulle aiuole comuni spetta al proprietario dell’unità confinante. La siepe che costeggia il vialetto di accesso alla scala [ sigla ] supera attualmente l’altezza massima di [ h ] m ammessa, con conseguente riduzione della luce sul vano scala e ostacolo al passaggio.
In ottemperanza al regolamento e agli artt. 892‑896 c.c., La invito a disporre la potatura entro [ 20 ] giorni dal ricevimento, segnalando alla portineria la data di esecuzione per consentire eventuali chiusure temporanee del passaggio.
In caso di mancato intervento, l’amministratore potrà incaricare un giardiniere addebitandoLe le spese, come deliberato dall’assemblea del [ data ].
Ringraziando per l’attenzione, resto a disposizione.
Cordialmente.
[Firma]
Modello 5 – Lettera con proposta di intervento condiviso e ripartizione costi
Oggetto: Proposta di potatura congiunta siepe confinaria e riparto spese
Cara/o [ Cognome ],
nell’intento di mantenere la siepe di confine in buono stato e prevenire future controversie, Le propongo un intervento di potatura da eseguire indicativamente la settimana del [ gg/mm/aaaa ]. Ho già richiesto un preventivo all’impresa [ nome ] pari a € [ importo ] complessivi, iva inclusa.
Considerato che la siepe apporta benefici estetici e di privacy ad entrambe le proprietà, Le chiedo di condividere i costi in parti uguali. L’impresa provvederà a tagliare i rami a un’altezza di [ h ] m dal suolo, rimuovere il verde di risulta e ripristinare la linea di confine nel rispetto dell’art. 892 c.c.
Se la proposta incontra il Suo gradimento, La prego di confermare per iscritto entro il [ termine ]. In mancanza, sarò costretto a procedere autonomamente e a richiedere successivamente la potatura dei Suoi rami sporgenti, come previsto dall’art. 896 c.c.
Convinto che un accordo amichevole sia la via migliore, resto in attesa di un Suo cortese riscontro.
Un saluto cordiale.
[Firma]
Fac Simile Lettera Al Confinante Per Taglio Siepe Word da Scaricare
In questa sezione è presente un modello lettera al confinante per taglio siepe da scaricare. Il modulo lettera al confinante per taglio siepe compilabile messo a disposizione è in formato DOC, può quindi essere aperto e compilato utilizzando Word o un altro programma che supporta questo formato.
La compilazione è molto semplice, basta infatti inserire i dati mancanti negli spazi presenti nel documento.
Una volta compilato, il fac simile lettera al confinante per taglio siepe può essere convertito in PDF o stampato.