In questa pagina è possibile trovare un fac simile lettera di dimissioni membro consiglio direttivo associazione da scaricare e compilare.
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Lettera Di Dimissioni Membro Consiglio Direttivo Associazione
Le dimissioni di un membro del consiglio direttivo, e in particolare del presidente, sono un passaggio che incide in modo profondo sulla vita di un’associazione, perché tocca la continuità degli organi di amministrazione e la responsabilità patrimoniale verso terzi. Il punto di partenza è l’articolo 24 del codice civile, norma che riconosce a ciascun associato la libertà di recedere, salvo obbligo di permanenza per un tempo determinato previsto dallo statuto o dall’atto costitutivo. La stessa disposizione chiede che la dichiarazione di recesso, per produrre effetti alla fine dell’esercizio sociale, sia comunicata con almeno tre mesi di anticipo. Per i consiglieri si aggiunge però il dato che la carica non è un rapporto interno di semplice adesione, bensì un mandato con rappresentanza conferito dall’assemblea o dal consiglio. È quindi lo statuto, oltre alla legge, a qualificare modalità e tempi delle dimissioni.
Nella prassi il passaggio formale imprescindibile è la comunicazione scritta. La forma più sicura resta la raccomandata con ricevuta di ritorno indirizzata al presidente o, se è il presidente a recedere, al consiglio direttivo. L’inoltro via PEC costituisce equivalente quando lo statuto lo ammette o quando le parti dispongono di indirizzi certificati: la data di consegna della PEC assume la stessa efficacia probatoria della compiuta giacenza della raccomandata. Nel testo della lettera il dimissionario indica la propria volontà, richiama l’articolo statutario che disciplina la cessazione della carica e, se lo ritiene, specifica la data da cui intende far decorrere l’efficacia. Se la volontà di recedere coincide con la cessazione da socio, egli dovrà chiarirlo, poiché nulla vieta di restare socio benché non amministratore.
Una volta ricevute le dimissioni, l’organo cui la lettera è rivolta deve prenderne atto in una seduta regolarmente convocata: il verbale registrerà l’uscita dall’ufficio e farà decorrere gli effetti dall’avvenuta accettazione, salvo che lo statuto preveda l’efficacia immediata. Per il presidente, l’imperativo è assicurare la continuità legale della rappresentanza: pur cessando la volontà di esercitare la funzione, le obbligazioni verso i terzi contratte fino all’insediamento del successore restano in capo al dimissionario. Solo con la nomina del nuovo presidente si libera la responsabilità verso l’esterno per gli atti negoziali che il nuovo eletto compirà; per le obbligazioni pregresse, la responsabilità resta personale. Ecco perché la lettera di dimissioni dovrebbe sollecitare il consiglio a inserire nell’ordine del giorno la nomina del sostituto entro un congruo termine. Se lo statuto attribuisce all’assemblea l’elezione del presidente, il consiglio dovrà convocarla senza indugio; se, viceversa, è prevista la cooptazione interna, il consiglio potrà deliberare nella stessa seduta, integrando immediatamente l’organo.
La sostituzione di un consigliere semplice segue la regola indicata nello statuto. Alcuni atti costitutivi prevedono il subentro del primo dei non eletti, altri la cooptazione votata dal consiglio, altri ancora la convocazione immediata dell’assemblea dei soci. La cooptazione, cioè l’integrazione temporanea con delibera del consiglio,è ammessa quando il documento fondativo la contempla, ma resta provvisoria: la prassi associativa prevede che l’assemblea ratifichi la nomina alla prima riunione utile. Se il numero dei consiglieri scende al di sotto del minimo statutario, il consiglio perde il “quorum strutturale” e deve convocare l’assemblea in via d’urgenza per il reintegro.
Sul piano amministrativo le dimissioni definitive del presidente comportano alcune comunicazioni esterne. L’associazione dovrà aggiornare il certificato di attribuzione del codice fiscale (o della partita IVA) presso l’Agenzia delle Entrate, inviando il modello AA5/6 o AA7/10 con i dati del nuovo legale rappresentante. Entro sessanta giorni occorre inoltre trasmettere un nuovo modello EAS, perché la variazione degli organi è informazione rilevante ai fini fiscali. Va comunicata la modifica alla banca che gestisce il conto corrente sociale e agli enti cui l’associazione risulta iscritta: registro nazionale o regionale del terzo settore, anagrafe ONLUS, federazione sportiva, rete di promozione sociale. Finché la banca non annota la variazione, il presidente uscente mantiene la firma sul conto: un ritardo nell’informativa può generare problemi operativi e, sul piano della responsabilità, dar luogo a contestazioni.
Le dimissioni devono essere raccolte nel libro verbali degli organi sociali, da numerare e bollare se lo statuto lo prescrive. Il verbale illustrerà le motivazioni, anche sintetiche, che le hanno determinate, la presa d’atto e la surroga. Nel caso di presidente dimissionario, il documento riporterà la data certa di passaggio delle consegne: un dettaglio essenziale in eventuali azioni di responsabilità.
Talvolta il dimissionario desidera restare in carica fino all’approvazione del bilancio o fino all’esaurimento di uno specifico progetto. In assenza di impedimenti statutari, ciò è possibile: le dimissioni “con effetto differito” non violano il principio di revocabilità delle cariche associative, purché l’assemblea sia informata e il termine ultimo sia fissato con chiarezza. Viceversa, le dimissioni “irrevocabili con efficacia immediata” sono valide ma, se presentate dal presidente, devono essere accompagnate dalla convocazione del consiglio per garantire la sostituzione, poiché l’associazione non può restare priva di rappresentante legale.
Un ultimo profilo riguarda le obbligazioni contratte durante il mandato. La riforma del terzo settore ha attenuato la responsabilità patrimoniale personale degli amministratori per i debiti tributari e previdenziali delle associazioni riconosciute, ma nelle organizzazioni prive di personalità giuridica la responsabilità sussiste ancora in via sussidiaria. Pertanto il consigliere dimissionario, e soprattutto il presidente, dovranno redigere un verbale di passaggio di consegne in cui indicare la situazione contabile, le scadenze fiscali e gli obblighi verso dipendenti o fornitori. Tale documento non è previsto da norme cogenti, ma costituisce presidio difensivo nella ricostruzione dei fatti se emergono debiti occulti o pendenze verso terzi dopo la cessazione della carica.
Esempio di Lettera Di Dimissioni Membro Consiglio Direttivo Associazione
Di seguito è possibile trovare un esempio di lettera di dimissioni membro consiglio direttivo associazione.
OGGETTO: Dimissioni dalla carica di Consigliere del Consiglio Direttivo
Spett.le Presidente,
con la presente rassegno le mie dimissioni irrevocabili dalla carica di membro del Consiglio Direttivo dell’Associazione _______________________________, conferitami in data ___/___/____, con le modalità statutarie.
Chiedo che il Consiglio Direttivo, preso atto della mia decisione, provveda a:
1. verbalizzare le dimissioni nella prima riunione utile;
2. attivare la procedura di sostituzione prevista dall’art. ___ dello Statuto (cooptazione / convocazione Assemblea dei soci);
3. comunicare la variazione agli enti presso i quali l’Associazione è iscritta o registrata, nonché agli istituti di credito.
Lascio alla Vostra discrezione fissare l’efficacia immediata oppure, qualora occorra garantire la continuità operativa, quella differita sino alla data di insediamento del nuovo Consigliere e comunque non oltre il ___/___/____.
Motivazioni (facoltativo)
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Dichiaro inoltre che:
☐ intendo mantenere la mia qualità di socio;
☐ intendo recedere anche dalla qualità di socio, ai sensi dell’art. 24 c.c., con effetto dallo scadere dell’esercizio sociale in corso, avendo rispettato il preavviso statutario.
Resto a disposizione per collaborare a un corretto passaggio di consegne, consegnando entro ___ giorni la documentazione e i beni associativi in mio possesso.
Autorizzo il trattamento dei miei dati personali ai sensi del Regolamento UE 2016/679 esclusivamente per le finalità connesse alla formalizzazione delle presenti dimissioni.
Con osservanza.
Firma ___________________________________________
(Allegare copia documento d’identità)
Fac Simile Lettera Di Dimissioni Membro Consiglio Direttivo Associazione Word da Scaricare
In questa sezione è presente un modello lettera di dimissioni membro consiglio direttivo associazione da scaricare. Il modulo lettera di dimissioni membro consiglio direttivo associazione compilabile messo a disposizione è in formato DOC, può quindi essere aperto e compilato utilizzando Word o un altro programma che supporta questo formato.
La compilazione è molto semplice, basta infatti inserire i dati mancanti negli spazi presenti nel documento.
Una volta compilato, il fac simile lettera di dimissioni membro consiglio direttivo associazione può essere convertito in PDF o stampato.