In questa pagina è possibile trovare un fac simile richiesta di riemissione assegno scaduto Word e PDF da scaricare e compilare.
Indice
Richiesta Di Riemissione Assegno Scaduto
Riemissione di un assegno scaduto significa, molto concretamente, chiedere al soggetto che ha emesso il titolo di sostituirlo con un nuovo mezzo di pagamento quando il vecchio assegno non è più incassabile senza frizioni. Prima di scrivere la richiesta conviene capire perché quell’assegno è “scaduto”: per l’assegno bancario la scadenza riguarda il termine entro cui dev’essere presentato all’incasso, che è di otto giorni se pagabile nello stesso comune di emissione e di quindici giorni se pagabile in altro comune; i termini più ampi previsti per pagamenti in territori diversi derivano ancora dalla legge assegni e servono solo a marcare il perimetro della tempestività. Se il termine decorre senza presentazione, il titolo non diventa automaticamente “carta straccia”: semplicemente il portatore perde alcune tutele di regresso, mentre sul rapporto banca–traente interviene la regola della revoca, cioè la facoltà del traente di ordinare alla banca di non pagare dopo che il termine è scaduto. In assenza di revoca, la banca può pagare anche oltre i termini, perciò in alcuni casi vale ancora la pena tentare l’incasso prima di chiedere la riemissione.
Quando l’assegno bancario non viene pagato perché il termine è decorso e il traente ha disposto la revoca, la riemissione non è un atto che si chiede alla banca, ma al traente stesso: solo lui può sostituire il titolo con un nuovo assegno o, meglio, con un bonifico che chiuda definitivamente il debito sottostante. La banca non ha un obbligo legale di rinnovare un assegno bancario a favore del portatore e non potrebbe farlo senza un nuovo ordine del proprio cliente; per questo la richiesta va indirizzata al traente, indicando gli estremi del titolo, dichiarando di non averlo presentato nei termini e allegando, quando possibile, l’originale inutilizzato per evitare ogni rischio di doppia circolazione. Il quadro normativo di riferimento è l’articolo 35 della legge assegni, che rende efficace l’ordine di non pagare solo dopo la scadenza del termine di presentazione e legittima il pagamento oltre termine in mancanza di revoca; su questa linea si è posta anche la Cassazione, chiarendo che l’onorato pagamento oltre termine, se non è intervenuta revoca, non è illecito o negligente.
Il discorso è diverso se il titolo è un assegno circolare. Qui non c’è un traente privato ma la banca emittente, e la regola cardine è la prescrizione triennale dell’azione del beneficiario contro la banca: trascorsi tre anni dalla data di emissione, l’assegno circolare non è più pagabile al beneficiario e la “riemissione” dipende dall’iniziativa dell’ordinante, cioè di chi lo ha chiesto e finanziato presso la banca. La giurisprudenza ha precisato che, se il beneficiario non ha incassato in tempo, l’ordinante può chiedere la restituzione della provvista entro dieci anni che decorrono dallo spirare del triennio; decorso anche questo termine, la somma confluisce nel Fondo dei rapporti dormienti e l’ordinante può rivolgersi a CONSAP per il rimborso nei limiti e con le modalità previste. In pratica, se hai in mano un assegno circolare oltre i tre anni, la strada più efficace è contattare chi lo ha emesso (non la banca) e farti emettere un nuovo pagamento dopo che la banca avrà riaccreditato o svincolato la provvista a favore dell’ordinante.
La richiesta di riemissione funziona meglio se scioglie tre nodi in poche righe: perché il titolo non è stato presentato nei termini, come si intende chiudere il pagamento sostitutivo e quali garanzie si offrono al soggetto che deve riemettere (restituzione dell’originale, quietanza al saldo, indicazione di un IBAN per il bonifico). Sul piano dei diritti, ricordati che l’assegno è solo uno strumento di pagamento: se non è andato a buon fine per ragioni di termine, resta in piedi il credito “causale” derivante dal contratto o dalla fattura, che puoi far valere direttamente contro il debitore se la riemissione non arriva. Se invece l’assegno è stato smarrito o distrutto, non serve una riemissione “a fiducia” ma la procedura giudiziale di ammortamento; per il semplice “scaduto”, però, la via ordinaria resta l’accordo con il traente o, per il circolare, con l’ordinante, perché la banca non sostituisce d’ufficio titoli prescritti al portatore.
Esempio di Richiesta Di Riemissione Assegno Scaduto
Di seguito è possibile trovare un esempio di richiesta di riemissione assegno scaduto.
Oggetto: Richiesta di riemissione assegno
Il sottoscritto ____________________________________________, in qualità di beneficiario, espone che l’assegno
☐ bancario ☐ circolare n. _____________________, tratto/emesso da ____________________________________________,
banca ____________________________________________ filiale ____________________________, dell’importo di €
__________________________ (euro ____________________________________________), recante data ____/____/________
e intestato a ____________________________________________, non è più incassabile per decorso dei termini di
presentazione ☐ e intervenuta revoca del pagamento ☐ / per intervenuta prescrizione triennale ☐.
Per definire correttamente il rapporto sottostante, chiede la riemissione del pagamento in suo favore, preferibilmente
mediante bonifico bancario alle seguenti coordinate:
Intestatario ____________________________________________
IBAN ____________________________________________ BIC (se estero) ________________________
Causale: “Sostituzione assegno n. __________ del ____/____/________ – saldo a ogni effetto”.
L’originale del titolo è allegato alla presente ☐ / sarà restituito contestualmente al ricevimento del nuovo pagamento ☐,
con impegno a non porlo più all’incasso né a trasferirlo a terzi. A pagamento eseguito, verrà rilasciata quietanza liberatoria.
Ai fini dell’allineamento contabile, si chiede cortese riscontro scritto con indicazione della data prevista per il pagamento
sostitutivo e delle eventuali istruzioni operative. In mancanza di alternative concordate, la presente varrà anche come
formale messa in mora ai sensi di legge per il soddisfacimento del credito causale.
Luogo e data _______________________________
Firma del richiedente _________________________________
(Allegare copia documento di identità)
Allegati: copia dell’assegno (fronte/retro) ☐ originale assegno ☐ altra documentazione utile ☐ ______________________
Fac Simile Richiesta Di Riemissione Assegno Scaduto Word da Scaricare
In questa sezione è presente un modello richiesta di riemissione assegno scaduto da scaricare. Il modulo richiesta di riemissione assegno scaduto compilabile messo a disposizione è in formato DOC, può quindi essere aperto e compilato utilizzando Word o un altro programma che supporta questo formato.
La compilazione è molto semplice, basta infatti inserire i dati mancanti negli spazi presenti nel documento.
Una volta compilato, il fac simile richiesta di riemissione assegno scaduto può essere convertito in PDF o stampato.
Modulo Richiesta Di Riemissione Assegno Scaduto PDF Editabile
Di seguito viene messo a disposizione un modulo richiesta riemissione assegno scaduto PDF editabile.