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Lettera Richiesta Dilazione Spese Condominiali
La richiesta di dilazione delle spese condominiali è una comunicazione formale con la quale il singolo proprietario, trovandosi in temporanea difficoltà economica, propone all’amministratore un piano di pagamento a rate prima che il ritardo sfoci in azioni giudiziali o nella sospensione dei servizi suscettibili di uso separato, misura che l’amministratore può disporre dopo sei mesi di mora secondo l’articolo 63 delle disposizioni di attuazione del codice civile.
Sul piano sostanziale l’obbligo di versare i contributi deriva dall’articolo 1130 del codice civile, che pone la riscossione tra le attribuzioni essenziali dell’amministratore e gli impone, salvo dispensa assembleare, di attivare il decreto ingiuntivo entro sei mesi dalla chiusura dell’esercizio in cui il credito è maturato. Offrire tempestivamente una dilazione consente quindi di dimostrare la volontà di adempiere, alleggerendo la posizione dell’amministratore nei confronti del condominio e riducendo il rischio di un contenzioso monitorio immediatamente esecutivo.
La lettera, in genere trasmessa con raccomandata o PEC per garantire la prova della data di ricezione, acquista efficacia se contiene tutti gli elementi idonei a farla valutare dall’assemblea o, laddove lo statuto lo consenta, a farla accettare direttamente dall’amministratore. È buona prassi identificare esattamente l’unità immobiliare, indicare il totale dei contributi scaduti e delle rate future oggetto di proposta, spiegare sommariamente la causa della temporanea insolvenza (per esempio perdita di lavoro, spese mediche impreviste, ritardi nel pagamento dello stipendio) e formulare un calendario di versamenti sostenibile ma credibile. Nella stessa sede si può riconoscere il debito, impegnandosi a corrispondere gli interessi maturandi nella misura legale aggiornata.
Non esiste una norma che obblighi il condominio ad accordare la dilazione, ma la giurisprudenza reputa legittima la deliberazione che approvi un piano di rientro purché non incida sull’importo dovuto dagli altri condomini. Di solito la maggioranza richiesta è la stessa prevista per la riscossione delle quote (articolo 1136, secondo comma, c.c.), perché la dilazione attiene soltanto alle modalità di pagamento, non alla misura del contributo. Quando la somma arretrata è cospicua, l’amministratore preferisce sottoporre la richiesta alla prima assemblea utile per evitare contestazioni di mandato; in casi di modesto importo o di urgenza può concedere la rateizzazione in via provvisoria, salvo ratifica. Il fac-simile pubblicato da Moduli.it mostra, a titolo esemplificativo, il tenore di una domanda che coniuga ammissione di debito e proposta di piano dettagliato.
Dal punto di vista pratico la lettera dovrebbe richiedere espressamente che l’eventuale approvazione del piano venga comunicata per scritto, poiché solo la risposta formale dell’amministratore consente al condomino di opporre il nuovo accordo nel caso in cui, nonostante la trattativa, venga promosso ricorso per decreto ingiuntivo. In assenza di risposta, il silenzio non equivale ad accettazione e l’amministratore resta tenuto ad agire nei termini di legge.
La proposta di dilazione non sospende automaticamente gli interessi e non esonera l’obbligato dal rimborso delle eventuali spese di sollecito già maturate (costi di raccomandata, parcelle legali per la diffida). Per non compromettere i rapporti condominiali, la lettera può prevedere il versamento immediato di una prima quota a titolo di buona fede, lasciando alle rate successive del piano di rientro la parte residua del debito. Una soluzione di questo tipo viene spesso preferita dall’assemblea perché dimostra concretezza e riduce l’esposizione del fondo cassa, particolarmente delicata se nello stabile vi sono altri morosi.
Se il credito del condominio è assistito da polizza tutela legale o se l’amministratore ha già incaricato un avvocato, è opportuno indirizzare la domanda anche al difensore costituito per evitare che la pratica prosegua verso l’ingiunzione mentre si negozia il rientro. D’altro canto, una volta arrivato il decreto, la rateizzazione potrà essere ancora concessa ma con l’aggravio delle spese processuali poste dal giudice a carico del debitore.
Esempio di Lettera Richiesta Dilazione Spese Condominiali
Modello 1 — Richiesta preventiva, prima della scadenza delle rate
Oggetto: Richiesta di dilazione del pagamento delle quote condominiali – scala ___, interno ___
Gentile Amministratore,
con la presente, consapevole dell’obbligo di contribuzione sancito dagli artt. 1123 e 1130 c.c., Le comunico che, per sopravvenute difficoltà di liquidità legate a ______________ (es. riduzione dell’orario di lavoro), non potrò corrispondere integralmente la rata in scadenza il ______ e le successive delibere assembleari.
Propongo pertanto il seguente piano di rientro, da computarsi senza oneri aggiuntivi oltre agli interessi legali vigenti:
€ _________ entro il ________ (versamento immediato a titolo di acconto);
€ _________ entro il ________;
€ _________ entro il ________.
Mi impegno a rispettare puntualmente le date sopra indicate e resto a disposizione per eventuali ulteriori chiarimenti. Chiedo cortese conferma scritta di accettazione da parte Sua o dell’assemblea.
In attesa di riscontro, porgo cordiali saluti.
Data ________ Firma _________________________
Modello 2 — Richiesta via PEC dopo ricezione di sollecito bonario
Oggetto PEC: Piano di rientro quote condominiali – Condominio [Via/Piazza, n. civico]
Spett.le Amministratore,
faccio seguito al Suo avviso di sollecito prot. n. ___ del ________. Confermo di riconoscere il debito pari a € _________, maturato sino alla chiusura dell’esercizio _____.
Propongo di regolare l’intero importo mediante n. ___ rate mensili di pari importo € _________ ciascuna, con scadenza il 5 di ogni mese a decorrere da _____, mediante bonifico su IBAN condominiale ___________. Riconosco gli interessi legali dal // sino all’effettivo saldo.
Qualora l’assemblea ritenga idoneo il piano, resto disponibile a firmare apposita scrittura privata. In difetto di riscontro entro 15 giorni, mi atterrò a eventuali diverse indicazioni.
Distinti saluti.
[Nome e Cognome]
Cod. Fisc. ________________ PEC mittente: ____________________
Data _______
Modello 3 — Richiesta con erogazione immediata di quota e garanzia post datata
Gent.mo [Nome Amministratore],
a causa di spese impreviste relative a _______________, mi trovo momentaneamente nell’impossibilità di onorare la totalità dei contributi deliberati. Per dimostrare la mia volontà di adempiere, Le consegno contestualmente assegno bancario n. _____ di € _______ (data odierna) quale versamento immediato e Le chiedo di rateizzare il saldo residuo di € _______ in tre tranche:
– € _______ (assegno post-datato 30 giorni);
– € _______ (assegno post-datato 60 giorni);
– € _______ (assegno post-datato 90 giorni).
Gli assegni restano depositati presso il Suo studio a titolo di garanzia, con facoltà d’incasso nelle rispettive date. Riconosco eventuali spese di notifica già sostenute dal condominio e gli interessi al tasso legale.
Confido nella comprensione dell’assemblea e resto reperibile per ulteriori adempimenti.
Cordiali saluti.
Data ______ Firma _________________________
Modello 4 — Richiesta successiva a decreto ingiuntivo non opposto
Oggetto: Proposta di transazione rateale su decreto ingiuntivo n. /_ R.G. Trib. ______________
Egregio Avvocato,
pur non avendo proposto opposizione al decreto ingiuntivo notificatomi in data ________, per evitare procedure esecutive propongo di estinguere il debito complessivo di € _________ (quota capitale € ______, interessi € ______, spese legali € ______) mediante:
versamento immediato di € _______ entro sette giorni dall’accettazione;
n. ____ rate mensili di € _______ ciascuna, da corrispondere il giorno 10 di ogni mese a partire da __________, con accredito su IBAN __________________.
Autorizzo sin d’ora la sospensione delle misure esecutive in pendenza di regolare adempimento e riconosco la clausola risolutiva espressa in caso di ritardo superiore a 10 giorni.
Resto in attesa di Suo cortese riscontro scritto da sottoporre all’assemblea per ratifica.
Distinti saluti.
Data ___________ Firma _________________________
Fac Simile Lettera Richiesta Dilazione Spese Condominiali Word da Scaricare
In questa sezione è presente un modello lettera richiesta dilazione spese condominiali da scaricare. Il modulo lettera richiesta dilazione spese condominiali compilabile messo a disposizione è in formato DOC, può quindi essere aperto e compilato utilizzando Word o un altro programma che supporta questo formato.
La compilazione è molto semplice, basta infatti inserire i dati mancanti negli spazi presenti nel documento.
Una volta compilato, il fac simile lettera richiesta dilazione spese condominiali può essere convertito in PDF o stampato.