In questa pagina è possibile trovare un fac simile dichiarazione di conformità caldaia Word e PDF da scaricare e compilare.
Indice
Dichiarazione Di Conformità Caldaia
Quando si parla di conformità, il primo livello è quello del generatore come apparecchio a gas. La caldaia arriva sul mercato con una dichiarazione UE di conformità redatta dal fabbricante ai sensi del Regolamento (UE) 2016/426 e con la relativa marcatura CE. Questa dichiarazione attesta che il prodotto, in quanto bene seriale, soddisfa i requisiti essenziali di sicurezza e prestazione previsti dal diritto europeo; è responsabilità del costruttore conservarla e metterla a disposizione delle autorità. È un documento “di fabbrica” e non prova nulla sull’impianto della singola abitazione.
Il secondo livello, del tutto distinto, riguarda l’impianto termico e la linea gas dell’edificio in cui la caldaia viene posata. Qui il riferimento è il D.M. 37/2008: al termine dei lavori di installazione, trasformazione o ampliamento, l’impresa abilitata che ha eseguito le opere deve rilasciare al committente la dichiarazione di conformità dell’impianto realizzato, redatta sul modello ministeriale e completa dei relativi allegati tecnici. La dichiarazione dell’installatore non certifica il prodotto, bensì la corretta esecuzione del sistema “impianto” secondo la regola dell’arte, le norme tecniche UNI/CEI applicabili e i titoli edilizi e impiantistici richiamati. È parte integrante dell’impianto: ne fotografa la configurazione, richiama gli elaborati progettuali quando il progetto è dovuto e segue la vita dell’impianto come documento da esibire a richiesta.
Il progetto entra in gioco ogni volta che si realizza un nuovo impianto o si interviene in modo sostanziale. La regola del decreto è chiara: in caso di nuova installazione, trasformazione o ampliamento occorre un progetto ai sensi dell’articolo 5; nei casi più “pesanti” il progetto è firmato da un professionista iscritto all’albo, negli altri può essere redatto dal responsabile tecnico dell’impresa installatrice. In entrambi gli scenari il progetto, con le eventuali varianti intervenute in corso d’opera, entra a far parte della documentazione allegata alla dichiarazione di conformità. Gli allegati non si esauriscono nel progetto: fanno parte del fascicolo lo schema dell’impianto come realizzato, la relazione con la tipologia dei materiali impiegati, la modulistica prevista dal modello ministeriale e la documentazione dei componenti significativa per la sicurezza e la funzionalità.
La dichiarazione di conformità ha anche una funzione amministrativa precisa. Oltre a essere consegnata in originale al committente, in molti Comuni deve essere depositata allo Sportello Unico per l’Edilizia entro trenta giorni dalla conclusione dei lavori; lo Sportello, a sua volta, provvede agli inoltri previsti verso la Camera di Commercio competente. Il deposito non sostituisce la responsabilità dell’installatore né quella del proprietario: serve a mettere in circolo l’informazione presso la pubblica amministrazione e a renderla reperibile in caso di controlli, ma resta essenziale che il proprietario conservi il proprio originale e lo tenga a portata di mano per tutta la vita dell’impianto.
La conformità dell’impianto è inoltre rilevante ai fini delle forniture. Per gli allacci o le riattivazioni, il quadro del D.M. 37/2008 prevede che il committente consegni, entro trenta giorni dall’attivazione, copia della dichiarazione di conformità o, se si tratta di impianti realizzati prima dell’entrata in vigore del decreto e privi di certificazione, della dichiarazione di rispondenza. Quest’ultima è uno strumento tipizzato: per gli impianti storici senza DICO un professionista, o in taluni casi il responsabile tecnico con adeguata esperienza, attesta la rispondenza dell’impianto alle regole tecniche vigenti all’epoca della realizzazione. Non equivale a una sanatoria indiscriminata, ma consente di ricostruire un titolo di sicurezza quando la documentazione originaria non esista più.
Una volta installata la caldaia, cambiano i riferimenti e inizia la fase di esercizio e manutenzione. Il D.P.R. 74/2013 disciplina conduzione, controlli e ispezioni degli impianti termici e introduce il libretto di impianto in formato unico nazionale e i rapporti di controllo di efficienza energetica. I modelli del libretto e dei rapporti non sono emanati dal Ministero dell’Ambiente, come talvolta si legge, ma sono stati approvati con il D.M. 10 febbraio 2014 del Ministero dello Sviluppo Economico (oggi MIMIT) e pubblicati in Gazzetta Ufficiale il 7 marzo 2014. Da quel momento, ogni intervento di manutenzione o controllo deve essere registrato secondo quei modelli: il manutentore compila il rapporto, indica esiti e prescrizioni, aggiorna il libretto e programma la successiva scadenza. È importante non confondere questi adempimenti dell’impianto con la dichiarazione di conformità: il libretto e i rapporti non sostituiscono la DICO e la DICO non esonera da libretto e rapporti.
Molte incertezze pratiche nascono dal confine tra manutenzione e lavori che richiedono una nuova dichiarazione. La manutenzione ordinaria non genera DICO e non comporta la redazione di un progetto; resta però l’obbligo di annotare quanto fatto nei rapporti e nel libretto. Se invece si sostituisce la caldaia modificando l’impianto o si interviene con trasformazioni o ampliamenti, si rientra nel perimetro dell’articolo 7 del D.M. 37/2008: in questi casi l’impresa abilitata rilascia una nuova dichiarazione di conformità riferita alle opere effettivamente eseguite, richiamando il progetto quando necessario. Il discrimine non sta nel fatto che l’apparecchio sia nuovo, ma nella natura dell’intervento sull’impianto. Nei rapporti con il mercato immobiliare e con i notai, la dichiarazione di conformità dell’impianto termico è diventata un documento frequentemente richiesto. La compravendita in sé non è subordinata per legge alla presenza della DICO, ma una pratica ben istruita include normalmente la verifica della documentazione impiantistica insieme ai profili urbanistici e catastali; inoltre, i gestori di rete e i venditori di energia possono richiederla per le pratiche di allaccio e voltura. La disponibilità di una DICO corretta e completa, o di una DIRI ben redatta per gli impianti datati, riduce sensibilmente tempi e attriti in fase di trasferimento e scongiura sospensioni o contestazioni.
Sul piano della responsabilità professionale, è bene ricordare che la dichiarazione di conformità è firmata dal legale rappresentante dell’impresa o dal responsabile tecnico e impegna l’installatore sotto il profilo civile e amministrativo. Dichiarazioni mancanti, parziali o non veritiere espongono a sanzioni e, soprattutto, lasciano il committente privo di un presidio fondamentale in caso di incidenti o controlli. Proprio per questo, al termine dei lavori, oltre alla DICO e ai suoi allegati, il committente dovrebbe ricevere le istruzioni d’uso e manutenzione della caldaia e dei componenti principali, in modo da poter dimostrare di avere gestito l’impianto secondo le indicazioni del costruttore e della normativa.
Esempio di Dichiarazione Di Conformità Caldaia
Di seguito è possibile trovare un esempio di dichiarazione di conformità caldaia.
DICHIARAZIONE DI CONFORMITA’ DELL’IMPIANTO
ALLA REGOLA DELL’ARTE
Rilasciata al committente dall’impresa installatrice
(Art. 7, comma 1, D.M. 22 gennaio 2008, n. 37)
Il sottoscritto ____________________________________
titolare o legale rappresentante dell’impresa (ragione sociale) ____________________________________
operante nel settore ____________________________________
con sede in via _____________________________________________________________ n ____
comune____________________________________ tel.____________________________________
part. IVA ____________________________________
O iscritta nel registro delle imprese (d.P.R. 7/12/1995, n. 581)
della Camera C.I.A.A. Di ____________________________________ n. ________
O iscritta all’albo Provinciale delle imprese artigiane (l. 8/8/1985, n. 443) di ____________________________________ n ____
esecutrice dell’impianto (descrizione schematica)
___________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________
Nota – Per gli impianti a gas specificare il tipo di gas distribuito: canalizzato della 1a – 2a – 3a famiglia; GPL da recipienti mobili; GPL da serbatoio fisso.
commissionato da: ____________________________________ installato nei locali siti nel comune di
____________________________________ via____________________________________ n. __
scala ____ piano _____ interno _________ di proprietà di (nome, cognome o ragione
sociale e indirizzo) ________________________________________________________________________
in edificio adibito ad uso:
O industriale O civile O commercio O altri usi;
DICHIARA
sotto la propria personale responsabilità, che l’impianto è stato realizzato in modo conforme alla regola dell’arte, secondo quanto previsto dall’art. 6, tenuto conto delle condizioni di esercizio e degli usi a cui è destinato l’edificio, avendo in particolare:
rispettato il progetto redatto ai sensi dell’art. 5 da ____________________________________;
seguito la norma tecnica applicabile all’impiego ____________________________________;
installato componenti e materiali adatti al luogo di installazione (artt. 5 e 6);
controllato l’impianto ai fini della sicurezza e della funzionalità con esito positivo, avendo eseguito le verifiche richieste dalle norme e dalle disposizioni di legge.
Allegati obbligatori:
progetto ai sensi degli articoli 5 e 7;
relazione con tipologie dei materiali utilizzati;
schema di impianto realizzato;
riferimento a dichiarazioni di conformità precedenti o parziali, già esistenti;
copia del certificato di riconoscimento dei requisiti tecnico-professionali.
Allegati facoltativi:
DECLINA
ogni responsabilità per sinistri a persone o a cose derivanti da manomissione dell’impianto da parte di terzi ovvero da carenze di manutenzione o riparazione.
Data ____________________________________
Il responsabile tecnico____________________________________
Il dichiarante ____________________________________
Fac Simile Dichiarazione Di Conformità Caldaia Word da Scaricare
In questa sezione è presente un modello dichiarazione di conformità caldaia da scaricare. Il modulo dichiarazione di conformità caldaia compilabile messo a disposizione è in formato DOC, può quindi essere aperto e compilato utilizzando Word o un altro programma che supporta questo formato.
La compilazione è molto semplice, basta infatti inserire i dati mancanti negli spazi presenti nel documento.
Una volta compilato, il fac simile dichiarazione di conformità caldaia può essere convertito in PDF o stampato.
Modello Dichiarazione Di Conformità Caldaia PDF Editabile
Di seguito viene messo a disposizione un fac simile dichiarazione di conformità caldaia PDF editabile.