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Indice
Dichiarazione Requisiti Acustici Passivi
La dichiarazione sui requisiti acustici passivi è l’atto con cui il professionista attesta che un edificio o una porzione di edificio rispetta le prestazioni minime fissate dal D.P.C.M. 5 dicembre 1997; in molte procedure edilizie questa attestazione accompagna la fine lavori e la segnalazione certificata per l’agibilità, con valore di asseverazione tecnica a supporto della pratica comunale. Il decreto del 1997 è ancora oggi il riferimento nazionale: definisce gli indici e i limiti di isolamento tra unità, di facciata, di rumore da calpestio e di emissione degli impianti, con valori diversi a seconda della destinazione d’uso; non introduce un obbligo generalizzato di collaudo in opera, ma pretende che, a lavori ultimati, le prestazioni dell’edificio siano conformi. Nella prassi, la conformità viene documentata con una dichiarazione firmata dal progettista, dal direttore dei lavori o da un tecnico competente in acustica, a seconda di come il Comune struttura la modulistica e di quanto richieda l’istruttoria dell’agibilità. La dichiarazione non sostituisce la norma, la rende opponibile alla procedura edilizia e assume rilievo anche in caso di contenzioso, perché individua chi si assume la responsabilità tecnica del risultato acustico dell’opera.
Il contenuto minimo non è lasciato alla fantasia: vanno identificati l’edificio e le unità oggetto di verifica, devono essere richiamati gli indici del decreto, potere fonoisolante apparente tra ambienti contigui, differenza di livello normalizzata di facciata, livello di rumore di calpestio normalizzato, livelli interni generati dagli impianti a funzionamento continuo o discontinuo, e deve essere dichiarato che i valori calcolati o misurati rispettano le soglie di legge per la specifica categoria edilizia. Il professionista deve chiarire se la verifica è stata svolta per progetto con metodo previsionale secondo la catena di calcolo oggi ricondotta alle EN ISO 12354 e, quando necessario o richiesto, con misure fonometriche in opera secondo la serie UNI EN ISO 16283; quando la verifica è mista, la dichiarazione deve spiegare che cosa è stato misurato, che cosa è stato stimato e con quali assunzioni, così da rendere trasparente il percorso che porta all’asseverazione. L’uso corretto delle norme di prova è decisivo per l’affidabilità del documento, perché gli indici del decreto sono definiti proprio nelle stesse norme tecniche che regolano misure e valutazioni.
Sul piano amministrativo la dichiarazione si inserisce dentro la filiera dell’agibilità. Il Testo Unico dell’edilizia, per la fase finale, impone che la segnalazione certificata attesti la sussistenza dei requisiti di sicurezza, igiene, salubrità e risparmio energetico; molte regioni hanno integrato i moduli standard con un campo dedicato all’acustica, rimettendo al professionista la responsabilità di dichiarare la conformità ai requisiti passivi e, dove previsto dai regolamenti locali, di allegare un collaudo acustico o una classificazione dell’unità immobiliare secondo la UNI 11367. In Lombardia, per esempio, la relazione tecnica di agibilità contiene un paragrafo specifico sui requisiti acustici passivi; altre amministrazioni chiedono la stessa asseverazione nella fine lavori e la richiamano nel rilascio dell’agibilità o nella sua annotazione, distinguendo tra semplice dichiarazione e documentazione di collaudo quando la regolazione comunale lo impone. La scelta se limitarsi all’asseverazione o richiedere anche misure in opera discende dunque dai regolamenti regionali e comunali e non da un nuovo quadro statale, che resta ancorato al decreto del 1997.
La classificazione acustica volontaria delle unità immobiliari, introdotta dalla UNI 11367 e aggiornata nel 2023, non sostituisce i limiti cogenti del decreto; è un’etichetta prestazionale che ordina l’unità in classi dalla peggiore alla migliore e che, se adottata, richiede la conformità alle relative procedure di misura e di calcolo. Molti Comuni la menzionano come opzione o la usano per rafforzare il controllo di qualità, ma sul piano legale la dichiarazione di conformità ai requisiti passivi resta ancorata al D.P.C.M. In ogni caso è buona pratica tecnica che la dichiarazione richiami, ove disponibile, l’eventuale classificazione dell’unità, perché questo facilita la lettura dei risultati e l’inquadramento dell’edificio sul mercato.
Sul fronte della responsabilità conviene non equivocare. La firma del professionista vale come asseverazione e fa capo alle norme generali sulla veridicità delle dichiarazioni e sulla diligenza professionale; se la prestazione reale non corrisponde a quanto dichiarato, il committente e gli aventi causa possono agire sul piano contrattuale e aquiliano, e il Comune può attivare i rimedi amministrativi se l’asseverazione era presupposto dell’agibilità. Per mitigare il rischio, la dichiarazione dovrebbe essere accompagnata da una relazione tecnica che spieghi la soluzione progettuale, i materiali e i dettagli costruttivi adottati, e, quando si eseguono misure, dai rapporti di prova con indicazione della norma di riferimento, della strumentazione e dell’incertezza. La tracciabilità degli atti è particolarmente importante negli interventi di ristrutturazione, dove la discontinuità delle stratigrafie rende più probabile lo scostamento dai valori attesi; in questi casi, l’eventuale scelta di una classe acustica obiettivo secondo UNI 11367 può guidare il progetto e semplificare la verifica finale.
Esempio di Dichiarazione Requisiti Acustici Passivi
Di seguito è possibile trovare un esempio di dichiarazione requisiti acustici passivi.
DICHIARAZIONE REQUISITI ACUSTICI PASSIVI
ai sensi del D.P.C.M. 5 dicembre 1997
II sottoscritto ____________________________________________________________________________________
nato a ________________________________________________________________ il __________________________
codice fiscale n. |__|__|__|__|__|__|__|__|__|__|__|__|__|__|__|__|, iscritto albo degli __________________________
della Provincia di _____________________________________________ al n._______________________________
residente a _____________________________ Via _____________________________________ n.________________
CAP_______________, con studio professionale sito in ___________________________________________________
Via _____________________________ n. __________ CAP ________________ tel. ________________________
fax ____________________ e-mail___________________________ pec __________________________________
In qualità di tecnico abilitato con riferimento alle pratiche sotto indicate
permesso di costruire n. _____________ anno __________ rilasciato in data: ____________
D.I.A. n. _____________ anno ___________
varianti n./anno ___________________ intestate a: _________________________________________________
______________________________________________________________________________________________
relativamente all’immobile oggetto dell’intervento, ubicato in Via________________________________ n. _________
così individuato al Catasto:
NCTR : foglio __________________ mappali__________________________________________________________
NCEU : Sez. _______foglio____________ mappali ________________________________ sub_________________
in ottemperanza alle disposizioni di legge vigenti e consapevole della responsabilità che con la presente dichiarazione assume per quanto di competenza ai fini della legge penale in materia di falsità negli atti oltre alle conseguenze amministrative,
D i c h i a r a
sotto la propria personale responsabilità nell’ambito della domanda di agibilità per l’immobile suindicato in
Via/Piazza _________________________________________________________________ n. __________________
che sono state attuate tecniche costruttive ed impiegati materiali idonei a garantire i valori limite delle grandezze che determinano i requisiti acustici passivi dei componenti dell’edificio e delle sorgenti sonore interne per le parti interessate dal progetto, indicati nella tabella B del D.P.C.M. del 05 dicembre 1997 per: (barrare l’ipotesi interessata)
Categoria A: edifici a residenza o assimilabili;
Categoria B: edifici adibiti ad uffici e assimilabili;
Categoria C: edifici adibiti ad alberghi, pensioni ed attività assimilabili;
Categoria D: edifici adibiti ad ospedali, cliniche, case di cura e assimilabili;
Categoria E: edifici adibiti ad attività scolastiche a tutti i livelli e assimilabili;
Categoria F: edifici adibiti ad attività ricreative o di culto o assimilabili;
Categoria G: edifici adibiti ad attività commerciali o assimilabili;
Dichiara, inoltre, la corretta esecuzione dei lavori a regola d’arte, il collaudo dei requisiti acustici passivi e il rispetto degli indici stabiliti dal DPCM 5 dicembre 1997 e successive modifiche e/o integrazioni.
Data _________________________________
IL TECNICO DICHIARANTE
(timbro e firma)
__________________________________________
AVVERTENZA: Alla presente dichiarazione deve essere obbligatoriamente allegata la fotocopia di un documento di identità del dichiarante in corso di validità.
Fac Simile Dichiarazione Requisiti Acustici Passivi Word da Scaricare
In questa sezione è presente un modello dichiarazione requisiti acustici passivi da scaricare. Il modulo dichiarazione requisiti acustici passivi compilabile messo a disposizione è in formato DOC, può quindi essere aperto e compilato utilizzando Word o un altro programma che supporta questo formato.
La compilazione è molto semplice, basta infatti inserire i dati mancanti negli spazi presenti nel documento.
Una volta compilato, il fac simile dichiarazione requisiti acustici passivi può essere convertito in PDF o stampato.
Modulo Dichiarazione Requisiti Acustici Passivi PDF Editabile
Di seguito viene messo a disposizione un modulo dichiarazione requisiti acustici passivi PDF editabile.
