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Dichiarazione Di Assenso Dei Terzi Titolari
Quando un atto, un intervento edilizio, una modifica contrattuale o una pratica amministrativa incide su diritti reali che non appartengono solo al proprietario, la strada corretta è ottenere una dichiarazione di assenso dai terzi che ne sono titolari. L’espressione “terzi titolari di altri diritti reali” richiama tutti i diritti di godimento o garanzia diversi dalla piena proprietà che gravano sull’immobile o su un suo diritto: usufrutto, uso e abitazione, superficie, enfiteusi e servitù, ma anche ipoteca quando l’operazione mira a limitare l’efficacia del vincolo. L’assenso serve perché l’atto o l’attività non produca effetti pregiudizievoli in assenza di chi detiene un diritto autonomo e opponibile, e perché il provvedimento amministrativo o il contratto non vengano poi contestati sul piano civilistico.
Il primo snodo è capire quando l’assenso è necessario, quando è solo opportuno e quando è irrilevante. Se l’operazione incide direttamente sul contenuto del diritto del terzo, il consenso è condizione sostanziale: la rinuncia o la modifica di una servitù richiede la volontà del titolare; la remissione di un usufrutto esige l’intervento dell’usufruttuario; la limitazione della garanzia ipotecaria non può essere disposta senza la banca. Se l’operazione riguarda invece la sfera del proprietario ma altera materialmente il bene al punto da sfiorare il diritto altrui, il consenso non è sempre richiesto dalla norma, ma diventa una cintura di sicurezza sia per la validità, sia per l’accesso a titoli amministrativi: un intervento edilizio promosso dall’usufruttuario che trasformi in modo non minimo la consistenza del bene è molto più solido se accompagnato dall’assenso del nudo proprietario; un permesso di costruire chiesto dal superficiario o dall’enfiteuta passa più agevolmente se l’ente acquisisce la dichiarazione del proprietario. Se, all’opposto, l’atto non tocca il diritto reale del terzo, il consenso non è presupposto di efficacia: la vendita della nuda proprietà non richiede l’assenso dell’usufruttuario, perché il suo diritto resta intatto; l’istituzione di una servitù dopo l’iscrizione di ipoteca è valida tra le parti ma inopponibile al creditore ipotecario, e dunque non invalida il contratto, anche se l’assenso del creditore la renderebbe pienamente opponibile.
La forma della dichiarazione cambia a seconda della sede in cui sarà utilizzata. Se deve entrare in un atto da trascrivere o iscrivere nei registri immobiliari, il consenso dev’essere raccolto con le stesse garanzie formali dell’atto principale, quindi come atto pubblico o scrittura privata autenticata, per poter essere a sua volta trascritto o menzionato con effetti verso i terzi. Se deve accompagnare un’istanza amministrativa, come un permesso di costruire, una sanatoria o un’istanza di accertamento di conformità, la prassi dell’ente accetta di regola una dichiarazione sottoscritta dal titolare del diritto, spesso resa come dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà, con copia del documento d’identità e puntuale indicazione del rapporto giuridico con l’immobile. Se la finalità è la liberatoria della banca rispetto a un’ipoteca o a un vincolo di gradazione, l’assenso deve rivestire la forma che consente l’annotazione o la cancellazione nei registri, quindi un atto notarile o una scrittura autenticata secondo le istruzioni dell’istituto.
Il contenuto non è mai rituale. La dichiarazione deve identificare senza ambiguità il dichiarante e il diritto reale di cui è titolare, individuare il bene con gli estremi catastali e descrivere con precisione l’operazione o il titolo a cui si presta assenso, specificando che la volontà è libera, informata e resa nell’interesse a definire la pratica. È utile chiarire se l’assenso comporta rinunce o limitazioni al diritto del dichiarante, perché in quel caso la dichiarazione non è un semplice nullaosta ma un negozio dispositivo, e richiede la forma idonea alla trascrizione. Quando l’assenso serve per ottenere un provvedimento amministrativo, è prudente indicare che la dichiarazione vale anche ai fini dell’esecuzione dei lavori o dell’attività autorizzata, così da evitare rilievi sull’efficacia nel tempo. Se l’operazione tocca un bene gravato da ipoteca, il consenso della banca deve dire espressamente che nulla osta a quella specifica limitazione o costituzione, per sottrarla all’inopponibilità tipica degli atti pregiudizievoli al creditore.
La gestione dei rifiuti e delle assenze è il banco di prova del progetto. Se il titolare del diritto reale non presta il consenso e la legge non offre uno strumento sostitutivo, l’operazione non può pregiudicarlo e va ripensata. Diverso il caso della comunione: per gli atti che richiedono l’unanimità l’assenso di tutti è regola, ma per la gestione ordinaria la maggioranza può domandare l’autorizzazione giudiziale se un comproprietario si oppone senza motivo; in ambito edilizio, quando il titolo presuppone soltanto il “titolo legittimante” alla presentazione dell’istanza, l’ente può rilasciare il permesso lasciando ai privati la composizione del conflitto, ma la mancanza di assenso espone a contenzioso tra le parti. Nelle operazioni garantite da ipoteca, in assenza di liberatoria la tutela del creditore prevale e i terzi devono adeguarsi alla regola di inopponibilità.
Sul piano probatorio conviene trattare l’assenso come un documento contrattuale. Si acquisisce una copia del documento d’identità del dichiarante, si verifica il titolo da cui deriva il diritto reale, si conserva la dichiarazione in originale e, quando necessario, la si integra nel testo notarile o la si trascrive insieme all’atto. L’eventuale procura a favore di un rappresentante deve essere speciale e conferire con chiarezza il potere di prestare l’assenso a quell’operazione, con l’osservanza delle forme richieste per la trascrizione. Se sull’immobile esistono tutele particolari, come vincoli culturali o paesaggistici, la dichiarazione dei terzi non sostituisce i nulla osta pubblici, ma aiuta a tenere allineati i piani tra titoli privati e autorizzazioni amministrative.
Una clausola correttamente scritta evita gran parte delle controversie. In un atto notarile, ad esempio, la formula può essere integrata con poche righe che identifichino il diritto reale e il suo titolare, indichino che il dichiarante “presta espresso assenso” alla costituzione, modificazione o estinzione di quel diritto o all’esecuzione di una determinata opera, e specifichino che l’assenso è prestato “ai fini e per gli effetti di legge, anche ai fini della trascrizione e dell’opponibilità ai terzi”, con l’eventuale dichiarazione di rinuncia alle azioni incompatibili con l’operazione approvata. Quando l’uso è amministrativo, una breve dichiarazione sostitutiva con gli stessi elementi, allegata all’istanza e controfirmata per ricevuta dall’ufficio o inviata via PEC, mette al riparo sia l’ente sia il richiedente da contestazioni sulla legittimazione.
Esempio di Dichiarazione Di Assenso Dei Terzi Titolari
Di seguito è possibile trovare un esempio di dichiarazione di assenso dei terzi titolari.
Il/La sottoscritto/a _________________, nato/a a _________________ (_________________) il _________________
cod. fisc.: _________________, residente a _________________ (_________________) in Via _________________ n° _________________,
in relazione alla pratica edilizia SCIA e CCEA da presentare sull’immobile sito a _________________ (_________________)
in Via _________________ n. _________________, contraddistinto al catasto al foglio _________________ mapp. _________________ sub. _________________
consapevole della responsabilità penale, in caso di falsità in atti e di dichiarazione mendace,ai sensi degli articoli 48 e 76 del DPR 28/12/2000 n. 445,
DICHIARA
di essere titolare del seguente diritto reale, sull’immobile oggetto della richiesta/segnalazione:
(1) _________________
(1) Indicare se: com‑proprietario / Usufruttuario / Affittuario / Titolare di diritto d’uso o di abitazione / Enfiteuta / Affittuario agrario / Titolare di servitù prediale / Superficiario / Concessionario di terre incolte / Concessionario beni demaniali / Beneficiario di provvedimento giurisdizionale o amministrativo.
AUTORIZZA
come previsto dalla modulistica regionale, approvata dalla DGR n. 993/2014, sezione “titolarità dell’intervento”,
Il/La Sig./Sig.ra _________________, nato/a a _________________ (_________________) il _________________
cod. fisc.: _________________, residente a _________________ (_________________) in Via _________________ n° _________________,
titolare del seguente diritto _________________ sull’immobile oggetto della Richiesta/Segnalazione,
a presentare la pratica edilizia relativa all’immobile come sopra identificato, che dichiara di aver visionato e di condividere nel contenuto.
Firma
_________________
Ai sensi dell’art. 38, comma 3, del DPR 28/12/2000 n. 445, alla presente dichiarazione viene allegata la copia di un documento d’identità valido del sottoscrittore.
Nel caso di inoltro di pratica digitale, questa dichiarazione deve essere firmata con firma autografa, scansionata e firmata digitalmente dal procuratore, per attestarne la conformità all’originale cartaceo.
PROCURA SPECIALE
Il/La sottoscritto/a _________________, nato/a a _________________ (_________________) il _________________
cod. fisc.: _________________, residente a _________________ (_________________) in Via _________________ n° _________________,
in relazione alla pratica edilizia da presentare sull’immobile sito a _________________ (_________________)
in Via _________________ n. _________________, contraddistinto al catasto al foglio _________________ mapp. _________________ sub. _________________
consapevole della responsabilità penale, in caso di falsità in atti e di dichiarazione mendace,
ai sensi degli articoli 48 e 76 del DPR 28/12/2000 n. 445,
DICHIARA
di essere titolare del seguente diritto reale, sull’immobile oggetto della richiesta/segnalazione:
(1) _______________________________________________________________________________________________________________________
(1) Indicare se: Com‑proprietario / Usufruttuario / Affittuario / Titolare di diritto d’uso o di abitazione / Enfiteuta / Affittuario agrario / Titolare di servitù prediale / Superficiario / Concessionario di terre incolte / Concessionario beni demaniali / Beneficiario di provvedimento giurisdizionale o amministrativo.
CONFERISCE PROCURA SPECIALE AL RAPPRESENTANTE COSÌ INDIVIDUATO
Cognome e nome _________________, nato/a a _________________ (_________________) il _________________
cod. fisc./P.IVA: _________________, con studio/residenza a _________________ (_________________) in Via _________________ n° _________________,
Iscritto all’ordine/collegio _________________ di _________________ (_________________) al n° _________________
Mail _________________ PEC _________________
• per ricevere e compiere tutti gli atti successivi alla presentazione (questa compresa), inerenti il procedimento avviato, sollevandolo contestualmente da qualunque responsabilità sulla conformità edilizia/urbanistica dell’opera che rimane in capo alla proprietà.
Firma
_________________
Fac Simile Dichiarazione Di Assenso Dei Terzi Titolari Word da Scaricare
In questa sezione è presente un modello dichiarazione di assenso dei terzi titolari da scaricare. Il modulo dichiarazione di assenso dei terzi titolari compilabile messo a disposizione è in formato DOC, può quindi essere aperto e compilato utilizzando Word o un altro programma che supporta questo formato.
La compilazione è molto semplice, basta infatti inserire i dati mancanti negli spazi presenti nel documento.
Una volta compilato, il fac simile dichiarazione di assenso dei terzi titolari può essere convertito in PDF o stampato.
Modulo Dichiarazione Di Assenso Dei Terzi Titolari PDF Editabile
Di seguito viene messo a disposizione un modello dichiarazione di assenso dei terzi titolari PDF editabili.