In questa pagina è possibile trovare un fac simile verbale rimborso finanziamento soci infruttifero da scaricare e compilare.
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Verbale Rimborso Finanziamento Soci Infruttifero
Il rimborso di un finanziamento soci infruttifero è lecito e fisiologico, ma richiede attenzione perché tocca confini sensibili del diritto societario, della contabilità e delle responsabilità degli amministratori. Il punto di partenza è qualificare correttamente l’apporto: un “finanziamento” è un credito che il socio vanta verso la società e che, in assenza di interessi, resta infruttifero; un versamento in conto capitale o “a fondo perduto” non è invece rimborsabile se non attraverso una formale riduzione del capitale con le tutele dei creditori. La differenza non dipende dal nome usato in modo estemporaneo, ma da come l’operazione è stata documentata e contabilizzata: contratto o delibera che stabilisce obbligo di restituzione, scadenze o rimborsabilità “a vista”, causali dei bonifici, iscrizione tra i “debiti verso soci per finanziamenti” e coerente rappresentazione in nota integrativa. In caso di contestazione, chi pretende il rimborso deve poter dimostrare che l’apporto è sorto come credito rimborsabile e non come rafforzamento patrimoniale irrestituibile.
Nelle S.r.l. opera la regola della postergazione legale: se il finanziamento è stato concesso in una situazione di squilibrio patrimoniale o finanziario, oppure quando sarebbe stato ragionevole effettuare un apporto di capitale, il credito del socio diventa subordinato rispetto agli altri creditori e la restituzione è vietata finché dura quello squilibrio. Se la società entra in liquidazione giudiziale o in procedura concorsuale, le somme rimborsate nell’anno precedente devono essere restituite alla massa senza bisogno di provare ulteriori presupposti. Lo stesso meccanismo, per le S.p.A., si applica ai finanziamenti erogati da chi esercita direzione e coordinamento sulla società. Questo significa che il “quando” è cruciale quanto il “se”: è possibile rimborsare il finanziamento solo quando la società è in condizioni di equilibrio e il pagamento non lede la par condicio dei creditori.
Sul piano operativo la decisione di rimborso dovrebbe poggiare su una base documentale solida. È buona prassi che l’organo amministrativo verifichi e verbalizzi l’assenza delle condizioni di postergazione alla data del pagamento, motivando con indicatori oggettivi (capitale integro, assenza di perdite pregresse non coperte, situazione di liquidità coerente con il budget e con gli impegni verso terzi). Se è presente un organo di controllo o un revisore, l’acquisizione di un loro riscontro formale rafforza la difendibilità della scelta. Il pagamento va eseguito con tracciabilità bancaria, causale chiara di “restituzione finanziamento soci infruttifero del …”, allineando contabilità generale e partitario debiti verso soci. Per importi significativi o rimborsi scaglionati, un piano di ammortamento interno aiuta a prevenire contestazioni di disparità di trattamento tra più soci finanziatori.
Il profilo fiscale, se il finanziamento è infruttifero, è semplice e va preservato tale. La restituzione del capitale non costituisce reddito per il socio né costo deducibile per la società; non si applicano ritenute perché non ci sono interessi; l’eventuale contratto di mutuo privato, se registrato, sconta l’imposta fissa di registro e la marca da bollo sui documenti, ma non ci sono imposte proporzionali. Tutto cambia se gli interessi sono pattuiti: in quel caso, per il socio persona fisica, gli interessi sono redditi di capitale soggetti a imposta sostitutiva e per la società sono costi con i limiti ordinari alla deducibilità. Anche l’Iva resta estranea, trattandosi di operazioni finanziarie fuori campo; l’attenzione va piuttosto alla corretta intestazione dei documenti e alla coerenza delle scritture contabili.
La disciplina contabile richiede di iscrivere correttamente il debito tra i “debiti verso soci per finanziamenti”, distinguendo tra componente esigibile entro dodici mesi e oltre; se il credito è postergato per legge o per clausola contrattuale, la nota integrativa deve darne conto. Quando il rimborso viene eseguito, la movimentazione deve riflettersi nel rendiconto finanziario e nella relazione sulla gestione se redatta, perché incide sulla struttura finanziaria e sulla distribuzione delle risorse tra soci e creditori. Un’attenzione particolare serve nei gruppi: i rimborsi infragruppo seguono le stesse regole e, in presenza di direzione e coordinamento, il finanziamento della capogruppo può essere postergato per legge; gli amministratori rispondono se privilegiano il rimborso al socio controllante a danno degli altri creditori.
Gli amministratori rispondono personalmente se effettuano rimborsi in violazione di legge o in pregiudizio evidente dei creditori. Se pagano un socio finanziatore in una fase di squilibrio, espongono la società al rischio di azioni restitutorie e se la società poi non onora i creditori possono essere chiamati a risarcire il danno; allo stesso modo, se qualificano come “rimborso di finanziamento” ciò che in realtà è restituzione di un versamento in conto capitale, violano le regole sulla tutela del capitale e mettono a rischio l’integrità patrimoniale. La chiarezza iniziale salva il finale: un contratto scritto che indichi l’importo, la natura infruttifera, la scadenza o l’esigibilità “a vista”, eventuali clausole di postergazione volontaria e la disciplina delle rimesse multiple consente di evitare riqualificazioni.
Quando esistono più finanziamenti soci, il criterio di rimborso deve essere neutro e non discriminatorio, salvo diverso accordo unanime tra i creditori-soci. Una ripartizione pro quota, o la regola “first in, first out” se pattuita, impediscono contenziosi per trattamento preferenziale. Se uno o più soci hanno anche altri rapporti economici con la società, la compensazione legale o volontaria tra crediti va maneggiata con cautela e documentata in modo da non alterare le priorità di pagamento verso i terzi.
Esempio di Verbale Rimborso Finanziamento Soci Infruttifero
Di seguito è possibile trovare un esempio di verbale rimborso finanziamento soci infruttifero.
[DENOMINAZIONE SOCIETÀ S.R.L.]
Sede legale: [__________] C.F./P.IVA [__________] REA [__________]
Capitale sociale € [__________] i.v. PEC: [__________]
VERBALE DELL’ORGANO AMMINISTRATIVO
(O.d.G.: Rimborso finanziamento soci infruttifero ex art. 2467 c.c.)
Data [__/__/____] Ora [__ : __] Luogo [__________] / videoconferenza ex Statuto art. [__]
Convocazione: [modalità e data]
PRESENTI
— [Consiglio di Amministrazione:] [Nome Cognome] (Presidente), [__________], [__________] – assenti giustificati: [__________]
— [Oppure: Amministratore Unico:] [Nome Cognome]
Partecipa, se presente, l’Organo di Controllo/[Revisore]: [__________].
Il Presidente/Amministratore Unico accerta la regolare costituzione dell’organo e dichiara aperta la seduta sul seguente
ORDINE DEL GIORNO: “Rimborso finanziamento soci infruttifero e determinazioni conseguenti”.
PREMESSE
— È documentato che in data [__/__/____] i soci [Nome/i] hanno erogato alla società un finanziamento infruttifero
per complessivi € [__________], come da contratto/delibera allegato/a sub A), con iscrizione in contabilità tra “Debiti
verso soci per finanziamenti”.
— Alla data odierna l’Organo amministrativo ha valutato la situazione economico-patrimoniale e finanziaria della società
(situazione gestionale al [data], budget di cassa, scadenziario fornitori/banche) e attesta l’insussistenza delle condizioni
di squilibrio di cui all’art. 2467 c.c. tali da comportare postergazione del credito: capitale integro, assenza di perdite
pregresse non coperte, continuità aziendale confermata per i 12 mesi successivi, rispetto degli impegni verso terzi e
dei covenant contrattuali. (Allegato sub B: attestazione amministrativa/CFO.)
— L’eventuale Organo di Controllo/[Revisore], esaminata la documentazione, esprime parere favorevole/non contrario
al rimborso (Allegato sub C).
— Risulta parimenti l’assenza di situazioni di direzione e coordinamento idonee a rendere applicabile la postergazione
legale per finanziamenti del soggetto che la esercita, ovvero se presenti se ne dà atto e si conferma l’insussistenza
delle condizioni ostative al rimborso.
DIBATTITO
Si esamina lo scadenzario delle passività, la liquidità disponibile e il piano dei fabbisogni. Si prende atto che il rimborso
non pregiudica la par condicio dei creditori né gli impegni correnti e programmati.
DELIBERA
L’Organo amministrativo, all’unanimità/a maggioranza, DELIBERA:
1) di procedere al rimborso del finanziamento soci infruttifero per complessivi € [__________], secondo il quadro
riepilogativo in Allegato D (socio, data erogazione, importo residuo), con i seguenti criteri:
— [opzione A] rimborso pro-quota tra i soci in proporzione ai residui;
— [opzione B] rimborso secondo criterio FIFO (prima le erogazioni più antiche);
— [eventuale criterio diverso] ________________________________________________;
2) di disporre un pagamento immediato di € [__________] in data [__/__/____] e saldo in n. [__] rate mensili da € [____]
ciascuna con valuta [giorno mese], mediante bonifico ai seguenti IBAN dei soci (Allegato D/1);
3) di autorizzare il Presidente/Amministratore Unico a eseguire i bonifici con causale: “Rimborso finanziamento soci
infruttifero del [data erogazione] – [Nome socio]” e a sottoscrivere ogni documento strumentale (quietanze);
4) di aggiornare la contabilità (chiusura/abbattimento dei “Debiti verso soci per finanziamenti”), il libro inventari e,
se dovuto, la nota integrativa con informativa su natura e movimentazione del debito; in presenza di parte correlata,
di curare le annotazioni/archiviazioni richieste dalla policy operazioni con parti correlate;
5) di conservare agli atti la documentazione probatoria (contratto finanziamento, estratti conto con entrata originaria,
pareri/attestazioni, copia bonifici) a supporto della tracciabilità dell’operazione;
6) di dare atto che restano applicabili le norme inderogabili (art. 2467 c.c. e correlati): qualora sopravvengano condizioni
di squilibrio, ulteriori rimborsi saranno sospesi; restano ferme le azioni restitutorie in caso di procedure concorsuali
nei termini di legge.
[Eventuale clausola per conflitto d’interessi]
Si dà atto che l’amministratore [Nome], anche socio finanziatore, ha reso dichiarazione di interesse ai sensi dell’art. 2391 c.c.
/art. 2475-ter c.c. e si è astenuto dalla votazione; il Consiglio/Amministratore Unico ha motivato l’operazione nell’interesse
della società.
[Eventuali ulteriori determinazioni]
— calendarizzazione dei pagamenti; — comunicazioni interne; — aggiornamento piani di tesoreria.
Null’altro essendovi da deliberare, la seduta è tolta alle ore [__ : __].
Allegati:
A) Contratto/delibera di finanziamento infruttifero e causali di versamento originarie
B) Attestazione amministrativa/CFO su equilibrio finanziario e going concern
C) Parere Organo di Controllo/Revisore (se presente)
D) Prospetto residui finanziamenti soci (per socio/data/importo) e IBAN di rimborso
E) Copia bonifici/quietanze (a consuntivo)
[Luogo], [data]
Il Presidente del C.d.A. / L’Amministratore Unico ________________________________
Il/La Segretario/a verbalizzante (se nominato) ___________________________________
Fac Simile Verbale Rimborso Finanziamento Soci Infruttifero Word da Scaricare
In questa sezione è presente un modello verbale rimborso finanziamento soci infruttifero da scaricare. Il modulo verbale rimborso finanziamento soci infruttifero compilabile messo a disposizione è in formato DOC, può quindi essere aperto e compilato utilizzando Word o un altro programma che supporta questo formato.
La compilazione è molto semplice, basta infatti inserire i dati mancanti negli spazi presenti nel documento.
Una volta compilato, il fac simile verbale rimborso finanziamento soci infruttifero può essere convertito in PDF o stampato.
