In questa pagina è possibile trovare un fac simile richiesta copia concessione edilizia da scaricare e compilare.
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Richiesta Copia Concessione Edilizia
La richiesta di copia della concessione edilizia, o più in generale del titolo edilizio (oggi “permesso di costruire”), è un caso tipico di accesso agli atti comunali. Serve spesso per compravendite, condoni, cause civili o penali e nuove pratiche edilizie su immobili esistenti.
Storicamente la concessione edilizia è il titolo abilitativo introdotto dalla legge Bucalossi nel 1977, che ha sostituito la vecchia licenza edilizia e che a sua volta è stata rimpiazzata, nel 2001, dal permesso di costruire previsto dal Testo Unico Edilizia (d.P.R. 380/2001).
Nella pratica, però, ancora oggi si parla comunemente di “concessione edilizia” anche per vecchi titoli, specialmente quando si cercano pratiche degli anni ’70-’90. La copia di questo atto viene di solito richiesta per verificare la regolarità urbanistica di un immobile prima di un rogito, per presentare nuove pratiche edilizie (SCIA, CILA, permesso di costruire in variante), per condoni o sanatorie, oppure per difendersi in giudizio in presenza di presunti abusi edilizi.
Dal punto di vista legale, la richiesta di copia della concessione edilizia è una richiesta di accesso documentale ai sensi della legge 7 agosto 1990 n. 241, articoli 22 e seguenti. Questa legge riconosce ai privati il diritto di esaminare ed estrarre copia dei documenti amministrativi detenuti dalla pubblica amministrazione, se esiste un “interesse diretto, concreto e attuale” collegato a quel documento.
L’accesso si esercita di regola tramite un’istanza motivata al Comune che ha formato il titolo edilizio o che lo conserva stabilmente in archivio, cioè il Comune dove si trova l’immobile. Nel settore edilizio l’ufficio competente è di solito lo Sportello Unico per l’Edilizia (SUE) o l’ufficio urbanistica/edilizia privata, che gestisce le pratiche edilizie e l’archivio delle concessioni, permessi, DIA, SCIA e simili.
La Legge 241/1990 richiede che il richiedente abbia un interesse diretto, concreto e attuale, corrispondente a una situazione giuridicamente tutelata e collegata al documento chiesto.
Nella pratica edilizia, sono normalmente considerati legittimati a chiedere copia della concessione edilizia il proprietario dell’immobile, il comproprietario, il promissario acquirente o chi abbia un altro titolo giuridico (usufruttuario, erede, ecc.), ma anche il vicino che deve verificare la legittimità dell’opera confinante quando ciò è necessario per tutelare un proprio diritto (per esempio per impugnare un titolo o per agire contro un abuso). Spesso sono legittimati anche il tecnico incaricato (geometra, architetto, ingegnere) e il notaio, purché muniti di delega dell’avente diritto. Gli stessi Comuni, nelle loro schede servizio, chiariscono che il diritto di accesso alle pratiche edilizie spetta a “tutti i soggetti privati che abbiano un interesse diretto, concreto e attuale collegato al documento oggetto della richiesta”.
Per alcune categorie di soggetti pubblici, come le forze dell’ordine, la giurisprudenza ammette un accesso più ampio alle pratiche edilizie, anche senza il tipico interesse diretto del privato, quando l’accesso è funzionale ai loro compiti istituzionali.
Dal 2016 esistono anche l’accesso civico “semplice” e quello “generalizzato” (FOIA) disciplinati dal D.lgs. 33/2013, ma quando si tratta di pratiche edilizie nominative, piene di dati personali e grafici di dettaglio, la via corretta è quasi sempre l’accesso documentale ex legge 241/1990, proprio perché si basa su un interesse specifico e consente all’amministrazione di bilanciare trasparenza e riservatezza dei terzi.
Gli uffici comunali, infatti, devono valutare se nei fascicoli edilizi ci sono dati sensibili o informazioni coperte da riservatezza (per esempio dati sanitari, segreti industriali, informazioni di sicurezza) e, se necessario, possono oscurare alcune parti o avvisare i “controinteressati”, cioè i soggetti che potrebbero subire un pregiudizio dall’accesso. In materia edilizia la giurisprudenza tende comunque a riconoscere una forte prevalenza dell’interesse alla conoscenza dei titoli edilizi, proprio perché funzionale al controllo diffuso sul territorio e alla difesa in giudizio.
Quasi tutti i Comuni hanno oggi una procedura specifica per l’“accesso alle pratiche edilizie” o “richiesta copie concessioni edilizie”, con modulistica dedicata. La domanda si presenta di solito in carta semplice, usando il modello predisposto dall’ufficio o un fac simile, e può essere depositata a mano al protocollo, inviata per PEC o tramite servizi online dello Sportello Unico Edilizia, se attivi.
Il contenuto essenziale dell’istanza comprende l’identificazione del richiedente con i relativi recapiti, l’indicazione dell’immobile (indirizzo, eventuale dati catastali) e della pratica edilizia, se nota (numero e anno della concessione/permesso), la richiesta di estrazione copia e una motivazione che spieghi perché la concessione edilizia è rilevante per la situazione del richiedente, come ad esempio la verifica della regolarità urbanistica ai fini di una compravendita o la predisposizione di una nuova pratica edilizia.
Gli uffici comunali richiedono normalmente la copia di un documento di riconoscimento del richiedente, l’eventuale delega se la domanda è presentata da un tecnico o da altro soggetto incaricato, e un documento che dimostri il titolo di interesse, come un atto di proprietà, un preliminare di compravendita o una nomina a tecnico di fiducia.
Quando si chiede una copia conforme all’originale, utile per atti notarili o per depositi in altre amministrazioni, può essere richiesta anche una dichiarazione sostitutiva che attesti lo smarrimento o il “non possesso” del titolo originario, proprio per documentare perché si sta chiedendo una nuova copia. Modelli di questo tipo sono previsti, per esempio, dal Comune di Roma per le concessioni edilizie e per i certificati di agibilità, come risulta dalla modulistica ufficiale per il rilascio di copie conformi.
In alcuni casi, se l’archivio è particolarmente complesso o i dati forniti sono incompleti, l’ufficio può chiedere integrazioni o chiarimenti, soprattutto quando non è immediato individuare la pratica edilizia in mezzo a fascicoli molto datati o con intestazioni diverse (ad esempio licenze edilizie ante 1977, concessioni edilizie, poi permessi di costruire).
La presentazione dell’istanza di accesso di solito è gratuita, ma quasi sempre sono dovuti i diritti di segreteria per la ricerca archivistica e per la riproduzione delle copie. Ogni Comune fissa il proprio tariffario: alcuni esempi pubblicati online prevedono un importo fisso per la ricerca delle pratiche edilizie fino a un certo numero di pratiche intestate allo stesso soggetto, con un costo aggiuntivo per le ulteriori pratiche, e un costo per pagina per la riproduzione cartacea o informatica dei documenti.
Dove l’archivio è digitalizzato, è sempre più frequente che le copie siano trasmesse in formato PDF via PEC, dopo il pagamento dei diritti richiesti; alcuni Comuni parlano espressamente di “richiesta copie digitali concessioni edilizie” con procedura telematica completa.
L’istanza di accesso avvia un procedimento amministrativo che deve concludersi, di regola, entro trenta giorni. La stessa legge 241/1990 e le linee guida di molte amministrazioni ricordano che, se l’amministrazione non risponde entro questo termine, il silenzio equivale a un diniego, contro cui è possibile attivare i rimedi previsti.
Nel corso dei trenta giorni l’ufficio può accogliere la richiesta, può differire l’accesso (per esempio se sono in corso procedimenti connessi o se servono comunicazioni ai controinteressati), oppure può negarlo, ma sempre con un provvedimento motivato che richiami i limiti di legge, in particolare quelli relativi alla tutela della riservatezza e alla sicurezza.
Se l’accesso è negato o limitato, o se si forma un diniego tacito per mancata risposta, il richiedente può chiedere il riesame al difensore civico competente oppure proporre ricorso al TAR entro 30 giorni, secondo le modalità dell’articolo 25 della legge 241/1990 e della giurisprudenza sul diritto di accesso.
Esempio di Richiesta Copia Concessione Edilizia
Di seguito è possibile trovare un esempio di richiesta copia concessione edilizia.
Il/La sottoscritto/a ____________________
nato/a a ____________________ il ____________________
residente in ____________________
via ____________________ n. ____________________
C.F. ____________________
tel. ____________________
e-mail ____________________
in qualità di ____________________ (proprietario/a, comproprietario/a, usufruttuario/a, promissario acquirente, tecnico incaricato, ecc.),
relativamente all’immobile sito in Comune di ____________________
via/piazza ____________________ n. ____________________
piano ____________________ interno ____________________
censito al Catasto al foglio ____________________ mappale/particella ____________________ sub ____________________,
CHIEDE
il rilascio di copia della seguente concessione edilizia / titolo edilizio:
– tipo di titolo (concessione edilizia / licenza edilizia / permesso di costruire / altro) ____________________
– numero ____________________
– anno ____________________
– intestata a ____________________
e, se esistente, di ogni eventuale variante collegata:
– n. variante ____________________ anno ____________________
– n. variante ____________________ anno ____________________
nonché, se presenti, degli elaborati progettuali e degli altri atti contenuti nel relativo fascicolo edilizio ____________________
Motivazione della richiesta (ai sensi della L. 241/1990): ________________________________________
Modalità di rilascio della copia:
– ritiro a mano presso l’Ufficio ____________________
– invio tramite e-mail / PEC all’indirizzo ____________________
Tipo di copia richiesta:
– copia semplice ____________________
– copia conforme all’originale ____________________
Dichiara inoltre di essere consapevole che:
– l’Amministrazione potrà richiedere il pagamento dei diritti di ricerca e di riproduzione, secondo il tariffario vigente ____________________
– l’accesso agli atti avverrà nel rispetto della normativa in materia di tutela dei dati personali e dei controinteressati ____________________
Allega:
– copia del documento di identità ____________________
– delega del titolare dell’interesse, se il/la richiedente è un incaricato/tecnico ____________________
– documentazione attestante il titolo di legittimazione (atto di proprietà, preliminare, incarico, ecc.) ____________________
Luogo ____________________
Data ____________________
Firma del/la richiedente ____________________
Modello Richiesta Copia Concessione Edilizia Word da Scaricare
In questa sezione è presente un modello richiesta copia concessione edilizia da scaricare. Il modulo richiesta copia concessione edilizia compilabile messo a disposizione è in formato DOC, può quindi essere aperto e compilato utilizzando Word o un altro programma che supporta questo formato.
La compilazione è molto semplice, basta infatti inserire i dati mancanti negli spazi presenti nel documento.
Una volta compilato, il fac simile richiesta copia concessione edilizia può essere convertito in PDF o stampato.
Modulo Richiesta Copia Concessione Edilizia PDF Editabile
Di seguito viene messo a disposizione un modulo richiesta copia concessione edilizia PDF editabile.
